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Maryslim Split Vision Cover
Artist: Maryslim
Location: Sweden
Line-up: Mats Mf Olsson (vocals, guitar, keyboard), Kent Axèn, Urrke T (bass,vocals), Patrik Jansson (drums, percussion, vocals)
Album: Split Vision
Label & Pubblication Year: Wild Kingdom, 2004
Tracklist: Walk Alone / All I Want / B.T.L. / Princess Without A Crown / I Don't Mind / Something To Rise / Reason To Live / Shake It Mama / My Time / Just Maybe / Another Day / Bring It On
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Dopo i Gemini Five, la Wild Kingdom ritorna sui Maryslim, che con "Split Vision" giungono al loro secondo full-lenght, dopo l'omonimo album d'esordio uscito per White Jazz. I ragazzi si sono affidati alla produzione di Peter Tagtgren (Hypocrisy, Pain, Dark Funeral, Wolf) ed ai suoi Abyss Studios, dai quali esce, per la prima volta in assoluto, una produzione rock'n'roll. I suoni di questo nuovo lavoro risultano più puliti e curati rispetto al passato, senza per questo rendere l'esito complessivo freddo e distante. I Maryslim devono essere stati in parte colpiti dalla sindrome di Stoccolma poichè, seguendo la direzione artistica dei loro conpatrioti Backyard Babies, hanno decisamente strizzato l'occhio a soluzioni meno rozze e più commerciali. Tuttavia se l'ultimo lavoro di Dregen e soci non mi ha assolutamente convinto, non si può dire la stessa cosa per questo "Split Vision". I Maryslim non hanno abbandonato del tutto la proposta che li ha fin dagli esordi contraddistinti, ma hanno rafforzato, nel migliori dei modi le parti melodiche, dando alle varie composizioni un onta più platinata e meno grezza. Ne scaturiscono composizioni convolgenti, immediate ed eterogenee che possono essere apprezzate da un'ampia rosa di ascoltatori. "Walk Alone" apre con arpeggi sinistri, ma bastano 28 secondi e lo stacco dettato da Mr.Patrik Jansson, per farci capire che i Maryslim sono tornati per conquistare l'universo. Potrete trovare echi dei The Hellacopters dell'ultimo periodo, grandi squarci melodici insiti nei tracinanti chorus e chitarre che contagiano nel loro lieve timbro moderno. Se "All I Want" prosegue sui medesimi territori di apertura, "B.T.L.", scelta come singolo, è la mezza sorpresa del lavoro. Aperta da soluzioni acustiche, la song evolve verso un cantato a tratti profondo ed oscuro per poi sviluppare componenti più tipicamente rock'n'roll. In "Princess Without A Crown", Mats Mf Olsson gioca con timbriche petulanti, per poi cedere a tentazioni assimilabili ad un riuscito mix fra The Hellacopters ed Hardcore Superstar. E' venuto tempo di cantare e questa song vi indurrà a procurare più di un trauma alle vostre corde vocali. "I Don't Mind" e "My Time" sfoderano una verve punk violata da rapide e pesanti sfuriate e vengono successivamente incoronate, quali mie songs preferite, dall'anthemica prestanze dei chorus di turno. E' a questo punto che l'album raggiunge il suo stato di grazia, confermato dalle irresistibili linee melodiche di "Something To Rise". I vecchi Maryslim tornano a prenderci a legnate con "Reason To Live" e con "Shake It Mama" e si lasciano andare alla fin troppo inflazionata formula scandinava con "Just Maybe". Dopo l'iniezione di energia a cura di "Another Day", arriva la chiusura affidata al lento acustico di "Bring It On"; una dolce song per rubacuori, nella quale Peter Tagtgren si cimenta alle tastiere. Aggiungo lode per l'ottimo artwork realizzato da Charlie Granberg. I Maryslim hanno fatto centro e "Split Vision" è assolutamente protetto dalla garanzia di The Rock Explosion!

Recensione realizzata da Bruno Rossi.
Vote: 8