Maryslim Official Website
Maryslim S-t  Cover
Artist: Maryslim
Location: Sweden
Line-up: Mats MF Olsson (vocals, guitar), Kent Axen (guitar, vocals), Urrke Thunman (bass, vocals), Patrik Jansoon (drums)
Album: Maryslim
Label & Pubblication Year: White Jazz, 2002
Tracklist: Rock’n’roll action hero / Quite intoxicated / Plugged in / Breakdown / Red Room Lover / Livin’ for the minute / You got an attitude / Blow your mind / Saints from hell / Bothing in common / Everything you wanna be
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Questo Provenienti dal ribollente calderone rock’n’roll svedese ecco farci visita con il loro omonimo full-length di debutto targato ’02 gli ottimi Maryslim. Band formatasi attorno al ’99 e costituita dal lead vocalist e guitarplayer Mats MF Olsson (ex-Dummies, ex-Spiritual Guide), dal bass player Urrke T (ex-Fosgen, ex-King Size), dal drummer Patrik Jansson (ex-Swingin Dixx, ex-Mats Klyka) e dal talentuoso guitarplayer Kent Axèn (ex-Gunfight Saloon, ex-The 45'ers) impegnato anche con i Diamond Dogs di Boba Lee Fett (all’anagrafe Anders Lindstrom e dai più conosciuto come membro dei The Hellacopters). La discografia dei nostri li vede alle prese con alcuni 7” (tra cui “Quite intoxicated” e “Nothing in common” targati 2001 su White Jazz Records ed il tributo ai Kiss in compagnia degli Adam West), alcune compilations (tra le quali i tributi a Turbonegro, Hanoi Rocks e Ramones), ed alcuni 10” (tra i quali citerei “Saints from hell” del 2000 su Safety Pin Records). Questo dischetto, prodotto da Tomas Skogsberg (The Nomads, The Hellacopters e Backyard Babies) ci mostra i Maryslim alle prese con un pregevole mix fra New York Dolls, Ac/Dc, Kiss, Hanoi Rocks, The Nomads, The Hellacopters e Backyard Babies. Si parte alla grande con gli stop and go di “Rock’n’roll action hero”, seguiti dalla scalciante “Quite intoxicated” fra ritmiche da brivido, catchy chorus ed un uso magistrale delle guitars. “Plugged in” si avvicina a soluzioni che ripercorrono la lunga strada dei The Nomads, mentre “Breakdown” ci porta fra atmosfere care ai migliori Hanoi Rocks, con la voce di Mats MF Olsson spaventosamente simile, per certe introflessioni melodiche, a quella del superbo Michael Monroe. Alla carica di “Red Room Lover” non posso proprio resistere: stilisticamente orientata ai The Hellacopters dell’era di mezzo, questa song viene ulteriormente sostenuta da un maledetto coro Kiss-style recitante: “Do you wanna, do you wanna go, to the midnight show!”, capace di perseguitarmi in ogni dove. Con “Livin’ for the minute” si va ancora a parare fra i meandri degli Hellacopters di “High Visibility” e, per quanto derivativo, il risultato è ancora una volta di assoluto rilievo. “You got an attitude” viene pervasa da un feeling decadente non distante da quello dei Dogs d’Amour ma a correre è il 2002 e Tomas Skogsberg sa a memoria come mettere le mani sulla consolle di regia per dare ai suoni enfasi e qualità moderna senza perderne la sporca attitudine dei tempi che furono. Si riparte così verso il pregevole chitarrismo di “Saints from hell” per arrivare al tripudio sonoro a titolo “Nothing in common”, perso fra un attitudine punk, scaglie di Backyard Babies ed il chorus di turno che più fiero non può essere: “Getaway, stay away, get away, stay away!”. E la ricetta viene ripercorsa, in maniera meno esplosiva, con la conclusiva “Everything you wanna be” con Kent che sembra non volere dare tregua alle corde della sua Gibson. I Maryslim non sono dei mostri di originalità ma alcuni episodi presenti su questo debut album sono davvero chicche impedibili per tutti gli amanti dello scan-rock. I wanna go, i wanna go to the Maryslim show!!!

Recensione Realizzata da Bruno Rossi.
Vote: 7,5