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Lost Sounds Official Website | |||||||||||||||
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Trattasi del terzo album per
questi 4 pazzi indemoniati provenienti da Menphis. Grazie all'apporto del
basso del nuovo entrato Jonas Garland, i Lost Sounds, stupiscono ancora
una volta per la facilità con cui riescono a sparare pezzi mozzafiato
l'uno dietro l'altro, senza mai cadere nella ripetitività. Anche
in questo caso la tensione rimane altissima per tutti i 13 brani, un cocktail
killer di follia sperimentale alla Pere Ubu, furia quasi hardcore e litanie
sataniche. Difficile citare un episodio piuttosto che un altro, tuttavia
appare evidente come "Blackcoats - Whitefear" e "I Think
I'm Dead" si ergono un gradino sopra il resto del lavoro, sia per intensità
che ispirazione. I testi del combo statunitense si sviluppano attorno a
tematiche tecnologiche care ai Devo; sprizzano rabbia di stampo garage 60's
e dipingono spaventose immagini biblico-apocalittiche. Grazie, al loro potenziale,
i Lost Sounds potrebbero consacrarsi a trascinatori e punto di riferimento
della scena rock'n'roll degli anni a venire, dando il via ad una nuova schiera
di sperimentatori. E' quanto spero si concretizzi, con l' imminente approdo
su In The Red Records, label proprietà di Larry Hardy, con la quale
andranno a fare compagnia ad altri terroristi sonici quali Dirtbombs, Pirhanas
e Hunches. "Rat's Brains and Microchips" suona come un ulteriore
conferma delle doti dei Lost Sounds, una band come poche, che spacca veramente.
Chi li ha visti dal vivo, durante la loro calata italica, sa cosa intendo!!! Recensione Realizzata da Roberto Barisone. |
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