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Dalla Francia fra qualche
lacrimuccia e tanto divertimento ecco arrivare gli Sparkling Bombs, quintetto
che ci propone una mistura ampiamente personalizzata di vigoroso glam rock
dalle tinte 70s e di punk-pop oriented, velato da lievi tinte oscure
e vagamente decadenti. Potrei dirvi che gli Sparkling Bombs riprendono quellattitudine
scanzonata al glitter fun degli scatenati Toilet Boys e la rivestono con
suoni più cupi e potenti e con atmosfere più malate. Ci troviamo
davanti a 5 tracks che prendono forma sospese fra tentazioni opposte ben
incastonate in un particolare ed attraente mosaico. Si parte con una breve
digressione spaziale, ma ben presto lattacco è
quello giusto, ed Hellbent loser arriva a farci scatenare con
le sue chitarre belle potenti dalle quali spunta lottimo lavoro solista
della lead guitar-heroine Lady Bittersweet (
ma quanto è carina
sta ragazza!). La seguente It hurts me si candida come probabile
hit di questo dischetto girando su un flavour molto 70s persa fra
coretti alla mano ed atmosfere simili ai Toilet Boys di Future is
now! Starryeyed Space Boys parte con chitarre incisive
che debordano in una song sparata e grintosamente interpretata dalla voce
sensuale di Alice, singer capace di riverniciare con grazia la sboccata
attitudine del punk dautore! Con I confess spunta la vena
più notturna degli Sparkling Bombs, mentre Take two bites at
the cherry chiude lottima prova dei nostri indirizzandoci verso
territori tipicamente rocknroll e mettendo in evidenza unaccelerazione
finale davvero trascinante, ottima per creare sfracelli in sede live. Latwork
del lavoro è ben curato nella sua impostazione dolce e allo stesso
tempo oscura, profumata di fragranze cinematografiche! La registrazione
realizzata presso il Downtown Studio di Strasburgo risulta buona, anche
se il suono, ed in particolar modo quello delle chitarre, tende leggermente
ad impastarsi nei passaggi più pesanti e complessi (ma ho sentito
cose molto, molto peggiori e non erano autoprodotte!). Un lavoro che mette
daccordo gli estimatori del divertimento sfrenato con quelli persi
nei meandri di una nebbiosa oscurità, ampiamente consigliato ai glam-glitter
Kids della penisola! Non ci resta che aspettare la prova sulla lunga distanza
di questi coraggiosi ragazzi (
letichetta arriva, arriva!), capaci
di crearsi già allesordio un proprio e ben definito trademark
sonoro. From bubblegum fun to glittered depression, emozionante
decadent-fun! Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
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