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Nel mio continuo peregrinare tra gli angoli di Los Angeles, in cerca di
nuove e vecchie glorie da portare alla vostra attenzione, mi sono imbattuto
negli Hollywoodiani Silver Needle. Originalmente formatisi nel 1999 e giunti
alla soluzione full-lenght auto prodotto nel 2001. La loro proposta musicale
definita da loro stessi power-pop nasconde un approccio originalissimo,
al passo con i tempi e assai variegato che riesce a disorientarci in un
labirinto di sensazioni, traghettandoci dalla solare allegria alla elegante
oscurità. La iniziale Till U are mine mette subito di
buon umore e potrebbe essere vista come un incrocio fra ritmiche Poison
oriented e melodie EnuffzNuff riviste tramite unottica
leggermente modernista. La camaleontica e particolarissima voce di Daniel
Allen (impegnato anche alla chitarra) si fa subito più roca e spettrale
nella successiva Shame. Lo stesso vale per songs quali Brood
e Messianic dove lintero sound si fa più pesante,
decadente ed oscuro. Rockit Jane e gli altri brani più
glamour e viziosi quali Scatterbrain e Misery (on the
22 Filmore) ci fanno ancora una volta assaporare ottime melodie mentre
lo spettro di Cheap Trick e EnuffzNuff si aggira dietro langolo.
Lacustica Anissa Jones prelude alla grintosa Gangstar
Girl dove la dose di elettricità si fa ben più elevata.
Le mielose Glad youre here e Say a longer goodbye
sono ancora una volta episodi marchiati a fuoco Silver Needle, dove Daniel
Allen si cimenta con un curioso falsetto donandoci quellespressività
che solo i grandi possiedono. Il risveglio è affidato a Diesel
dove la struttura ritmica delle strofe strizza locchiolino ai Motorhead!
Un lavoro maturo ed eterogeneo capace di abbandonare stereotipi e facili
etichettature. 12 songs di spessore e mai banali, delle quali riesco ad
innamorarmi sempre più ad ogni ascolto anche grazie alle buone doti
tecniche messe in mostra da John Arakaki (Bass-ex White Trash Debutants),
Andrè Paul (Guitar) e Jonas Mannon (Drums).Inoltre il presente lavoro
vede nelle vesti di guest il batterista Chad Stewart (Motochrist, Faster
Pussycat, The Newlydeads).Quando una semplice song diventa arte fine a creare
o a richiudere le ferite inferte alle nostre anime così umane e vulnerabili,
quando non riesci a staccare la spina a quel riconoscibilissimo morboso
sound capace di inebriare per giorni interi la tua mente allora dentro di
te è nata una nuova e brillantissima stella, chiamata Silver Needle. Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
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