The Pythons Official Website
The Pythons Four Stones Cover
Artist: The Pythons
Location: Italy
Line-up: Francesco Castoldi (vocals), Luca Umidi (guitar, vocals), Nicolò Donati (guitar), Luca Minichiello (bass), Giorgio Costa (drums)
Album: Four Stones
Label & Pubblication Year: Self-Produced, 2003
Tracklist: Black Stone / Shadows / Texas Queen / Hide
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I The Pythons sono un quintetto milanese nato nel 2000 e dedito a riportare in auge lo spirito hard rock melodico degli 80's. I vari componenti della band provengono da background musicali differenti: Luca Minichiello e Nicolò Donati fuoriescono dal panorama rock blues melodico, Luca Umidi ha prestato la sua opera ai Thy Sirma (prog metal band meneghina) mentre Francesco Castoldi e Giorgio Costa hanno militato negli Emisfear (band impegnata su territori power/prog metal). Dopo il promo di 5 songs del 2001 e la partecipazione alla Saturday Live Compilation, edita da Sony Music del 2003, i Pitoni sfornano il qui presente "Four Stones". Come spesso accade per le bands guidate da membri con alle spalle esperienze in diverse scene musicali, la proposta dei nostri hard rockers tende ad abbracciare una spiccata personalità ed originalità, supportate da buone doti tecniche e da un raffinato gusto per le melodia. E' così che parte l'iniziale "Black Stones", fra soluzioni d'atmosfera, un refrain scolpito nella roccia e cambi di tempo di stampo prog. Da notare la particolare duttilità del singer Francesco Castoldi che si disimpegna con grande classe sia nelle parti più dure che in quelle più lente e soft. "Shadows" mistura parti darkeggianti, che pobabilmente escono dal presente di Giorgio, anche impegnato con la dark wave band Bloody Mary, con chorus dal grande tiro orecchiabile. La ballad "Texas Queen" è una song dalle grandi potenzialità e richiama i migliori Bon Jovi. A chiudere ci pensa "Hide", che rispetto alle altre composizioni, mette in mostra una prestanza più sporca e più legata a stilemi street. E' bellissimo sapere che nella nostra penisola esiste una band di questo livello quanto è sconcertante constatare che nessuna label ha ancora avuto il coraggio di metterla sotto contratto. Non voglio alimentare inutili polemiche, ma se i The Pythons riescono ad ottenere questi risultati auto producendosi, non oso pensare a ciò che tirerebbero fuori dal cilindro, con alle spalle un budget decente. Exploders, tutti noi abbiamo bisogno della nostra texas queen!

Recensione realizzata da Bruno Rossi.
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