Home | Latest
Reviews | Latest Interviews
| Archive | Biographies
| Live Events | Live
Reports | Rock Girls | Hell
Links | Guestbook
| Forum
| Chat
| Audio Files | Explosion
Team | Contacts
|
|||||||||||||||
The Pythons Official Website | |||||||||||||||
|
|
||||||||||||||
I The Pythons sono un quintetto
milanese nato nel 2000 e dedito a riportare in auge lo spirito hard rock
melodico degli 80's. I vari componenti della band provengono da background
musicali differenti: Luca Minichiello e Nicolò Donati fuoriescono
dal panorama rock blues melodico, Luca Umidi ha prestato la sua opera ai
Thy Sirma (prog metal band meneghina) mentre Francesco Castoldi e Giorgio
Costa hanno militato negli Emisfear (band impegnata su territori power/prog
metal). Dopo il promo di 5 songs del 2001 e la partecipazione alla Saturday
Live Compilation, edita da Sony Music del 2003, i Pitoni sfornano il qui
presente "Four Stones". Come spesso accade per le bands guidate
da membri con alle spalle esperienze in diverse scene musicali, la proposta
dei nostri hard rockers tende ad abbracciare una spiccata personalità
ed originalità, supportate da buone doti tecniche e da un raffinato
gusto per le melodia. E' così che parte l'iniziale "Black Stones",
fra soluzioni d'atmosfera, un refrain scolpito nella roccia e cambi di tempo
di stampo prog. Da notare la particolare duttilità del singer Francesco
Castoldi che si disimpegna con grande classe sia nelle parti più
dure che in quelle più lente e soft. "Shadows" mistura
parti darkeggianti, che pobabilmente escono dal presente di Giorgio, anche
impegnato con la dark wave band Bloody Mary, con chorus dal grande tiro
orecchiabile. La ballad "Texas Queen" è una song dalle
grandi potenzialità e richiama i migliori Bon Jovi. A chiudere ci
pensa "Hide", che rispetto alle altre composizioni, mette in mostra
una prestanza più sporca e più legata a stilemi street. E'
bellissimo sapere che nella nostra penisola esiste una band di questo livello
quanto è sconcertante constatare che nessuna label ha ancora avuto
il coraggio di metterla sotto contratto. Non voglio alimentare inutili polemiche,
ma se i The Pythons riescono ad ottenere questi risultati auto producendosi,
non oso pensare a ciò che tirerebbero fuori dal cilindro, con alle
spalle un budget decente. Exploders, tutti noi abbiamo bisogno della nostra
texas queen! Recensione realizzata da Bruno Rossi. |
|||||||||||||||
Vote: 8 |