Gli Hollywood Vampires puzzano di Whiskey e di colossali sbronze come la più tossica delle rockstar che abbandona all'alba la propria tana dentro al Rainbow; club posto sul Sunset Strip di Los Angeles. "Luv Criminals" è composto da 3 songs proprie della band e da 2 covers, fra le quali brilla "Kick Out" dei Beautiful Creatures, song che ha fatto da colonna sonora alle strambe nottate del sottoscritto per circa un anno intero. "Nice Boys" ed i Rose Tattoo sono un'altra vera e propria icona del rock'n'roll e gli Hollywood Vampires non si lasciano scappare l'occasione per dare la loro interpretazione al brano in questione. Mentre la prima cover è da considerarsi del tutto riuscita con Matt Tennent che si riprende in pieno la voce al vetriolo di Joe Leste e la chitarra di Marcus Young impegnata a girare nel miglior DJ Ashba style, la seconda non riesce a trasmettermi tutta la carica originaria, così Peter Wells e la sua esplosiva slide guitar risultano ancora duri da emulare. Passando alle songs scritte da questi 5 pericolosi soggetti si incontra altra dannazione e tanto amore per la scena street rock degli 80's. La opener "She Love So Good!!!" esordisce come se i Cinderella di "Night Songs"('86) e di "Long Cold Winter"('88) non se ne fossero mai andati. Matt Tennent ricorda un indemoniato Tom Keifer e il brano ha tutte le carte in regola per scatenare il giusto chaos durante ogni esibizione live. La title track è una song rocciosa e ben strutturata, meno inflazionata da influenze ben precise e nella quale l'anima scorretta dei nostri esce in tutto il suo splendore. E' poi il tempo di "Ten Methods To Die" che gode della buona prova solista di Marcus Young; un personaggio che sa come trasformare una semplice song in una composizione di rilievo. La produzione non è di altissimo livello e alcuni suoni necessiterebbero di una maggior potenza, tuttavia gli Hollywood Vampires hanno tutte le qualità per diventare una nuova e succosa "kick ass reality" italiana. Ed ora tutti con la "mano cornuda" in bella mostra!

Recensione Realizzata da Bruno Rossi.