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Hellroute 16 Official Website | |||||||||||||||
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Ecco ritornare
in pista i danesi Hellroute 16, band nata nel 1997 con alle spalle apparizioni
in varie compilations, uno split con i punk rockers The Headfall Attitudes
e la prova sulla lunga distanza a titolo Movers, shakers and masturbators.
I nostri si presentano allappello con il nuovo singer Steff Houlberg,
coadiuvato da Tom Hell (Bass, ex-powergrill), Mr. T (guitars) e Low Cash
(Drums). Gli Hellroute 16 ci assalgono con il loro high energy rocknroll,
sudicio e pesante, ampiamente influenzato da Motorhead, Nashville Pussy
e Zeke. Così in 10 minuti scarsi i rockers danesi ci portano a spasso
per i meandri di tutti i clichè del genere, fra poderose rasoiate
di elettricità e grezzi ed incisivi cori. Shortcut to shitsville
apre con la batteria subito sugli scudi e un riffing trita ossa dozzinale
sul quale Houlberg si fa istrionico padrone delle situazione mediante la
sua voce roca, corposa e sguaiata che per certi versi potrebbe ricordare
un mix fra Mr.Lemmy ed il teatrale Handsome Dick Manitoba. Non cè
un attimo di respiro e si ritorna a far salire ladrenalina con Con
my way che viaggia imperturbabile sugli stessi territori della titletrack.
Kitten With a Whip è sostenuta dal buon guitar work ad
opera di Mr.T e riesce a colpire nel segno grazie al suo coro basilare e
scontato ma sicuramente deffetto. Da segnalare inoltre il break centrale
dal sapore quasi lisergico che prelude ad una nuova colata di potenza. E
proprio con la finale e dalleloquente titolo Satan in high heels
che i nostri danno il massimo, riportandoci alla mente qualcosa dei primissimi
Nashville Pussy. Lattitudine è il motore e la linfa vitale
di questa band, probabilmente una maggiore varietà a livello di songwriting
non guasterebbe, ma la storia del rocknroll insegna pure a suonare
per un numero illimitato di volte lo stesso giro mettendoci
sempre passione e grinta (Ac/Dc, Motorhead docet!). Gli Hellroute 16 saranno
fin troppo intransigenti, ma sicuramente hanno dalla loro il tiro
giusto per mettere a ferro e fuoco qualsiasi live stage. Se linnovazione
non fa per voi mettete in moto i pistoni della vostra scalcinata rocknroll
machine e andatevi a fare un giro allinferno con gli Hellroute
16 sparati a palla nelle vostre orecchie. Non mi resta che concludere, ancora
una volta, con una delle più abusate citazioni: its only (loudnnasty)
rocknroll but i like it!!! Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
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