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I bergamaschi
Fuori Uso, nati attorno al 1995, giungono con questo 6 tracks cd alla prova
del fuoco. Ed i ragazzi con il fuoco oramai ci scherzano, hanno imparato
a danzarci in mezzo senza scottarsi, e possono dirci senza problemi che
linferno è il miglior luogo ove praticare questo temerario
sport. Ce lo dimostrano con 6 songs eterogenee che mettono sempre
in mostra un songwriting maturo, ed un sound che riesce ad essere originale
traendo, nella maggior parte dei casi, spunto sia dalla vecchia scena 80s
Glam di Motley Crue, L.A.Guns, etc., che dallo scan-rock più attuale
di Backyard Babies, amalgamando il tutto tramite una produzione e sonorità
hard rock non troppo distanti da quelle dei sottovalutati Pink Cream 69
del buon Elecrified(98). I Fuori Uso sono riusciti, grazie
ad una vasta gamma di influenze più o meno marcate, nella dura impresa
di creare un certo trademark sonoro che li rende facilmente
distinguibili e difficilmente etichettabili! Il loro conturbante hardnheavy:
si tinge per lo più di lampi glamnfun ma anche di parti
dominate da un riffing pesantee squadrato a volte dal mood quasi
oscuro. Fatto sta che la opener Big shot Tokyo, gironzolava
sul mio lettore da mesi grazie ad un advance cd ed ovviamente
non ci poteva essere modo migliore per fare decollare Hell is better
than all! Tuttora rimane la mia fav song, grazie al suo ritmo sostenuto,
ad un dannato e cantabilissimo refrain e allincursione solista a cura
Van Toxic che impreziosisce il tutto grazie ad una verve melodica davvero
ottima. Probabilmente si tratta della song dove le influenze Backyard Babies
sono più visibili ed esplicite. Dancin in my fire
ha una breve e tetra apertura che viene spezzata da un improvviso assalto
sonoro: una song che vede, nel suo sviluppo, materializzarsi un ipotetico
incontro tra lultimo Ozzy Osbourne solista e i Pink Cream 69. Goin
fast si apre in maniera sofferta per vedere il suo punto di forza
nel continuo crescendo elettrico e nella stupenda linea melodica sulla quale
poggia loperato di Holly e di Van Toxic, davvero in grande spolvero!
Con sorpresa The ritual è un mid tempo spaccaossa che
si avvale di un riffing molto pesante di matrice Black Sabbath/Zakk Wylde.
Sticky man apre con tinte elettroniche ed è la song dove
si possono apprezzare alcune contaminazioni dellAlice Cooper più
modernista. Da sottolineare il prezioso lavoro di chitarra sempre ad opera
di Van Toxic, con il suo riffing martellante e le divagazioni soliste sempre
tremendamente melodiche e dimpatto. Si chiude con la ciliegina sulla
torta e la sparata No Rock Zone nella quale gli L.A.Guns delle
song più tirate quali Psycopathic eyes o Im
the one (tratte rispettivamente da Waking the dead del
2002 e Vicious circle del 1995) vengono rivisti e attualizzati
tramite lottica e le sonorità made in Fuori Uso. Ottimo il
lavoro di confezionamento: libretto professionale riportante i testi delle
songs e un gran bel artwork dal gran bel vedere, riassaporando
la cover del primo omonimo Buckcherry (per la serie w la gnocca!).
Il cd contiene anche il video di Dancin in my fire (che
nonostante il low budget è registrato e prodotto ottimamente), dove
potrete vedere i nostri praticare il loro sport preferito! Buttate
via le etichette ed aprite le vostre menti prima di andare in Fuori
Uso. Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
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