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The Bulls Eye Dirt Official Website | |||||||||||||||
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I Bulls Eye Dirt riappaiono
nel Marzo del presente anno con 6 nuove songs e Legends rappresenta
senza dubbio la punta di diamante della loro produzione. La formazione è
rimasta invariata rispetto al precedente demo e laffiatamento fra
i componenti della band è senzaltro sensibilmente aumentato.
La scelta dello studio ove registrare e masterizzare il dischetto in questione
ricade sulloramai fidato Offbeat nei paraggi di Stoccolma, così
non mi serve capire lidioma svedese per intuire che Linus lavori da
quelle parti! La band ha ormai raggiunto unampia maturità artistica
consentendo ai nostri di risultare più eterogenei. Infatti il qui
presente demo, oltre a presentarci i Bull Eye Dirt in una versione inedita
ed atmosferica tramite Blue si conclude addirittura con la ballata
acustica di grande impatto emozionale a titolo Wild Rose. Le
rimanenti songs tendono a mantenere la solita verve grintosa e veloce avvalendosi
comunque di arrangiamenti più curati rispetto al passato come evidenziato
dalla titletrack iniziale. La song si muove su territori molto vicini agli
ultimi The Hellacopters, garanzia quindi di elevata qualità ma ahimè
di originalità claudicante. Questo è probabilmente lunico
appunto che mi sento di fare a Legends ed il piccolo plagio
viene presto rimosso dalle nostre menti con Hang on: una song
veramente ottima che miscela cori facilmente memorizzabili con un guitar
work inspirato e propenso alla melodia ricordandomi un ipotetico incontro
fra ultimi Nomads, i Kiss dei 70s e primi Motley Crue. Do you
know? colpisce ancora una volta nel segno con i suoi pregevoli incroci
chitarristici, tanti watts e certe melodie riconducibili agli Hanoi Rocks.
Questultima caratteristica ricorre pure nella più rilassata
I wont let you go.Un demo che ci mette di fronte ad una
band oramai pronta per lesordio sulla lunga distanza. Dopo la bella
e recente sorpresa fattaci dai The Sweetbacks, con il loro Wild child,
tocca ora ai The Bulls Eye Dirt essere promossi come una delle più
fulgenti speranze scandinave per i giorni a venire. Lasciate che la leggenda
cominci
Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
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