Sono da un po' di tempo sulle
orme degli svedesi Bulls Eye Dirt, band di Stoccolma che esordisce, nel
Febbraio 2002, con il primo demo a titolo “I’m dirty” registrato al Cold
Gin Studio e masterizzato all’Offbeat Studio nel marzo dello stesso anno.
In questo periodo i Bulls Eye Dirt sono ancora un trio che vede i suoi punti
di forza nel chitarrista ritmico, cantante e bassista Linus Nirbrant (attualmente
anche nei The Dead) e nel chitarrista solista Martin “Sweet” Hosselton (ora
impegnato anche con i CrashDiet), coadiuvati dal batterista Night Erick
Mission. I nostri definiscono la loro proposta come punk glam rock ed in
effetti il loro sound si basa su elementi orientati a Motley Crue, Kiss,
Hanoi Rocks, New York Dolls e Turbonegro riveduti tramite 6 songs quasi
sempre sorrette da ritmiche veloci e da grandi squarci di chitarra solista.
A volte il cantato sembra ancora acerbo ma le melodie vocali non ne risentono
più di tanto ed i chorus risultano spesso determinanti come ad esempio nella
buonissima cover della Kissiana “Strutter” (da “Kiss” del ’74). Bella la
loro versione rivitalizzata, più grezza e metallica. Vi segnalerei inoltre
la seguente e spedita “Yes i’m ready” con il suo irresistibile refrain.
L’esordio è davvero convincente, 6 songs che non vedono cali qualitativi
e capaci di risultare “fresche” nonostante i riferimenti sopraccitati e
qualche ovvia e sporadica somiglianza ai connazionali The Hellacopters.
Una band che già con il primo lavoro dimostra di avere una personalità propria…
Recensione Realizzata da Bruno
Rossi. |
