Vediamo
un po' se i nostri Exploders godono di una buona memoria
ebbene sì, ancora nostra ospite, dopo essere
stata una delle prime rock girls (Febbraio 2004) e dopo
aver lasciato gli Swindle A Go Go, Jennyfer Star ha
dato vita agli Starlet Suicide in compagnia di alcuni
elementi di altre band svedesi. Dopo aver ascoltato
il loro primo demo, titolato "Broken Doll"
ho contattato Jennyfer per realizzare questa intervista
che fa luce sul suo nuovo progetto, sulle sue ambizioni
e piani futuri, non senza qualche domanda tipicamente
oltraggiosa. Poco dopo è arrivata la notizia
che Karl Thunder ha lasciato la band per dedicarsi esclusivamente
ai Paradice ed è stato rimpiazzato da Sammy Sparks.
In ogni caso, eccovi il resoconto della chiacchierata.
Ciao Jennyfer, penso che il 2004
sia stato un anno clou per te. Penso non sia stato semplice
prendere la decisione di lasciare la tua precedente
band. Dunque, cominciamo: perché hai deciso di
lasciare gli Swindle A Go Go?
Jennyfer Star: Non è
mai semplice lasciare una band. E' come un divorzio
da amici con i quali sei stata veramente legata. Ma
ho sentito come se fosse tempo per me di fare ciò
che veramente volevo fare
scrivere mie proprie
canzoni e testi.
Ciao ragazzi, presentatevi ai
nostri lettori, e diteci come,quando e dove vi siete
incontrati e avete deciso di formare gli Starlet Suicide.
So che qualche membro degli Starlet Suicide sta anche
suonando in altre sleaze bands svedesi come i Paradice
(e anche altre)...
Rikki Riot: Avevo incontrato
Jennyfer ad una festa a casa sua e abbiamo parlato un
po' della musica che facevamo. Dopo un paio di mesi
lei mi ha telefonato e mi ha detto che aveva lasciato
la sua band e che voleva formarne un'altra. Mi chiese
se ero interessato e naturalmente ho risposto di sì.
Theodor Paine: Jennyfer
venne a uno degli show dei Paradice e mi chiese se volevo
unirmi alla sua nuova band. Mi sembrava interessante,
e poi stavamo per avere una pausa estiva con i Paradice,
così abbiamo iniziato a frequentarci e tutto
ha cominciato a funzionare abbastanza bene, e quindi
eccoci qua.
Devo considerare gli Starlet Suicide come un progetto
solista di Jannyfer o come una band in cui ogni membro
ha diritto di prendere decisioni riguardo la stesura
di canzoni? Diteci in quale modo ogni canzone inclusa
in "Broken Doll" ha preso forma:
Jennyfer Star: Ho scritto
tutte le canzoni molto tempo fa. Ma le arrangiamo tutti
insime. Gli Starlet Suicide non sono esattamente un
progetto solista. Le opinioni di ciascuno sono importanti.
Rikki Riot: Ci è
veramente piaciuta la roba che Jennyfer ha creato, dunque
tutto sta funzionando bene. Naturalmente tutti noi esprimiamo
i nostri pareri riguardo le canzoni e come deve procedere
l'arrangiamento.
Jennyfer Star: Riguardo
le canzoni posso dirti che "It's a Desease"
era qualcosa che avevo scritto dopo aver avuto un forte
fottuto esaurimento. Ne avevo semplicemente buttato
giù il testo che si è subito rivelato
veramente buono. "You Make My Heart Go" ha
preso forma un po' più lentamente ma sotto la
magia del vero amore. "Steal My Pride" è
stata scritta per alcune persone
riguarda quel
genere di cotta che prendi per qualcuno che ti annienta
totalmente dopo alcuni round. Infine "Waste Me
Away" è un altro tipo di canzone d'amore.
Per prima cosa ho creato il testo del ritornello anni
fa, ma poi ne ho cambiate alcune parti che mi sembravano
ormai sorpassate negli anni successivi.
Jennyfer, sinceramente penso che
il sound degli Starlet Suicide non sia poi così
differente da quello della tua band precedente. Pensi
che nel prossimo futuro la tua musica mostrerà
più personalità, o pensi che non cambierà
e sarà il tuo marchio definitivo?
Jennyfer Star: Penso che
quello che faccio adesso abbia poco a che fare con quello
che facevo negli Swindle A Go Go. Penso che la mia personalità
(insieme a quella degli altri membri naturalmente) modelli
le canzoni in un modo completamente differente. Ma probabilmente
svilupperemo il sound a un altro livello col passare
del tempo.
Ho notato che hai una sorta di
duplice personalità musicale. Hai un atteggiamento
glamour mischiato a una decadenza grunge. Posso riscontrarlo
nel titolo del tuo demo o nel monicker della tua band.
Broken mi da un senso di dolore e violenza e allo stesso
tempo Doll mi rimanda a un dolce ricordo degli New York
Dolls (o al sapore di una bagnata notte di sesso). Sei
d'accordo con me? Le tue composizioni sono davvero ispirate
da una lotta dell'anima tra questi due elementi? Perché
hai deciso di adottare Starlet Suicide come nome della
tua nuova creatura?
Jennyfer Star: E' abbastanza
ovvio che il nostro sound sia un misto tra glam e grunge,
ma ha anche un tocco di punk. Per me "Broken Doll"
è tutto agghindato solo in apparenza, mentre
dentro è ridotto a pezzi. Riguardo al nome della
band, bè, volevamo avere qualcosa che stesse
bene con la parola Starlet e Suicide suonava bene insieme.
Ma dietro il nome c'è nascosto un significato
più intenso.
Rikki Riot: New York Dolls
e sesso bagnato è proprio tutto ciò di
cui si parla!
Nel demo "Broken Doll"
c'è qualche canzone che ti piace particolarmente
o alla quale sei legata? Se si, perché?
Theodor Paine: La mia canzone
preferita non è ancora nel demo, ma si chiama
"God Bless This Mess". "You Make My Heart
Go" è stata la prima canzone che ho sentito
e mi è rimasta nella testa come un bel singolo
da hit parade!
Rikki Riot: Nel demo quella
che mi piace di più è "It's A Desease".
"Songwise" penso che sia la migliore.
Jennyfer Star: Mi sento legata a tutte le canzoni, visto
che sono così personali. Ma penso che "Steal
My Pride" sia quella che più di tutte è
cresciuta dentro di me.
Raccontami della
tua prima esibizione e di quali sono le canzoni che
suonate di solito sul palco? Com' è stato il
responso del pubblico durante il primo show?
Rikki Riot: Ho sentito solo cose positive finora!
Jennyfer Star: Wow! La
gente sembrava apprezzarci molto per essere una nuova
band. E' davvero forte. Il nostro primo show è
stato fatto di recente. Abbiamo suonato sette canzoni.
Tutte e quattro i pezzi inclusi nel demo, più
due nuove. E poi c'era anche una cover di Joan Jett
"I Hate Myself For Lovin' You".
Ok, avete qualche anticipazione
per i nostri lettori? Cosa ci dobbiamo aspettare dal
futuro degli Starlet Suicide?
Rikki Riot: Registreremo
altre nuove canzoni prossimamente e vedremo di fare
qualcosa in più che suonare e suonare!
Jennyfer Star: Si, infatti.
Per il futuro abbiamo piani più ambiziosi di
questi, ma per ora ciò su cui ci stiamo concentrando
principalmente è suonare molto dal vivo e registrare
altre nuove canzoni.
Jennyfer sei giovane ma hai già
suonato in molte bands, e la tua carriera è abbastanza
lunga da permettermi di farti le seguenti domande. Eccetto
gli Starlet Suicide, in quale band ti sei divertita
di più e hai avuto le migliori soddisfazioni
artistiche? Viceversa, in quale band hai passato i periodi
peggiori? Guardandoti alle spalle, hai rimorsi per qualche
decisione presa nel passato?
Jennyfer Star: Non ho nessun
rimorso o rimpianto. La strada che ho scelto è
quella che mi ha portata dove sono oggi e sono soddisfatta
con gli Starlet Suicide, quindi devo solo ringraziare
tutte le altre band in cui ho suonato. Mi sono divertita
molto nei Miss Cocaine e la peggior cosa è stato
sciogliere la band. La migliore soddisfazione artistica
devono essere gli Starlet Suicide. Ma mi sono divertita
molto anche negli Swindle A Go Go.
Jennyfer, siamo stati una delle prime webzine italiane
che ha deciso di dedicare un'intera sezione del sito
alle artiste femminili. Sei l'editore di Cherryfuck,
quindi sono sicuro che conosci perfettamente la scena
rock femminile di oggi. Quali sono le bands attuali
con delle front ladies che ti piacciono veramente e
con le quali saresti onorata di condividere il palcoscenico?
Puoi anche presentarci l'ultima compilation di Cherryfuck.
Jennyfer Star: Mi piacerebbe
suonare con Betty Blowtorch se fossero ancora insieme
come band. Altrimenti direi le Fabulous Disaster. Cherryfuck
sta pianificando una nuova compilation ma non abbiamo
ancora le bands pronte. Per aggiornamenti, controllate
su www.cherryfuck.rocks.it.
Ragazzi, cercate di immaginare
voi stessi come una rock band italiana inserita nel
panorama musicale del mio paese. Descrivetemi il viaggio
della vostra immaginazione. Per favore cercate di non
usate qualche acido!
Rikki Riot: Non conosco
molto bene la scena italiana, quindi non saprei davvero
come rispondere. Ho sentito di alcune buone band e di
alcune mediocri, ma probabilmente è la stessa
merda che succede da tutte le parti.
Ok, secondo me, sogni e viaggi
mentali sono sulla stessa lunghezza d'onda. Dunque,
rivelateci i vostri sogni erotici più ricorrenti
e i vostri incubi più frequenti:
Rikki Riot: Ma non sono
la stessa cosa?
Jennyfer Star: Hehe...
So che Courtney Love, durante
i primi anni di carriera, era solita suonare senza biancheria
intima, precisamente senza mutandine. Jennyfer, pensi
di farlo anche tu prima o poi? Credo che questo metodo
funzioni: un look sexy e accattivante, mescolato a buona
musica è sicuramente il miglior modo per riscuotere
fama e soldi. Sei d'accordo con me?
Jennyfer Star: Non ho nulla
da dire eccetto che preferirei vendere la mia musica
perché è buona e non perché mostro
il culo!
Ok ragazzi, l'intervista è finita, grazie per
le risposte, e rock on! Avete qualcos'altro da dire
ai nostri Exploders?
Rikki Riot: Kiss kiss,
bang bang...
Jennyfer Star: Wow! Visitate
il nostro website e scaricate pure i nostri pezzi su
www.startletsuicide.com!
Intervista realizzata da Bruno Rossi
Traduzione realizzata da Martina Benedetti
Supervisione di Margherita Realmonte
Fotografie di Candy Dollheart
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