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Mark Manning, nato a Leeds
nel 1958, assume il soprannome di Zodiac Mindwarp, nel 1985 i The Love Reaction
si uniscono a lui. La bestia è nata, giusto per mettere il mondo
a soqquadro tramite la propria carica sessuale, degenere ed oltraggiosa.
Oggi questi eroi sono ancora fra di noi ed il 2004 gli permetterà
di esibirsi al Waken Open Air Festival e di immettere sul mercato la nuova
fatica a titolo "Savage", schedulata per Marzo. A Boston, la Sleazegrinder
Records, dopo avere dato alle stampe "Cock'n'Roll"('03), compilation
che si è accaparrata in fretta e furia il mio apprezzamento, rigioca
la stessa carta arruolando un nutrito manipolo di bands per dare vita a
"Snake Oil Supercharm", tributo agli Zodiac Mindwarp and The Love
Reaction. 23 inni per più di 70 minuti di pura vibrante energia ed
una produzione di elevatissimo livello che permette all'insieme di girare
a tutto tondo, evitando la sensazione di disomogeneità fra un episodio
e l'altro. Come ovvio, la maggior parte delle songs viene ripescata da "Tattooed
Beat Messiah" (1988, Vertigo/PolyGram). L'apertura del lavoro viene
affidata ai Bostoniani Cracktorch
capaci di donarci una adrenalinica versione di "Backseat Education".
Gli Svedesi Generous
Maria, rispondono con la loro versione stoneggiante di "Wild Child"
('86). "Skull Spark Joker" viene ripresa dai Dirty
Power e suggellata dal lavoro pressoché perfetto delle chitarre
elettriche. L'hit "Prime Mover", ed il suo riff che richiama "Living
After Midnight" dei Judas Priest, esplode furibonda grazie alla sporca
interpretazione degli Isabelle's
Gift. Dopo i Lanternjack
e "High Heel Heaven", tratta da "High Priest Of Love"
('86), ci viene proposto un salto temporale di quasi 15 anni passando a
"Fucked By Rock", micidiale anthem song tratta dall'ultimo "I
Am Rock" ('02) e rivisitata dai The
Divine Brown. Ritorno agli esordi con "Kickstart Me For Love"
ed i The
Snakecharmers per poi aprire a territori alternativi con i francesi
cyber punk Punish
Yourself capaci di trasformare "Elvis Died For You", proveniente
da Hoodlum Thunder ('91), in una ribollente space-dance song in stile Rammstein.
Il sesso femminile fa la sua apparizione con la regina di Detroit, ovvero
Karen Neal meglio conosciuta come Queen
Bee. "Untamed Star" è una rasoiata di ritmi pulsanti
sparati a 150 Km/h, ed anche se poco resta dell'originale, questo nuovo
arrangiamento è capace di colpire nel segno. I grezzissimi uruguaiani
Motorsierra trasformano
l'ipnotico incedere di "Let's Break The Law" in un serrato attacco
sonoro in stile Red Hot Lovers. I The Humanoids ci propinano "Bad Girl
City" mentre la tossica voce di Andi Alien dei Nixon Now http://www.nixonnow.net
sprizza efferati crimini sulle note di "Dangerous", sempre estratta
da "High Priest Of Love". Le reminescenze country dell'acustica
"Lager Woman From Hell" sono affidate agli Sweet Justice prima
della tempesta scatenata dagli Speedfreaks
sulle note di "Tattoed Beat Messiah". Le chitarre trita ossa e
la voce al vetriolo di Tomas Modig sono da sempre il trademark della band
scandinava che in questa occasione mi ha ricordato, a tratti, i teutonici
Grave Digger. La sessuale "Spasm gang" viene tributata in maniera
egregia dai Rat Daddy
di Ian Hardwick. I Superdeformed attualizzano "High Priest Of Lover"
mentre i Turbo Lover si cimentano con il rifacimento della recente "King
Of Love". I Lofreq
contribuiscono con "Chainsaw", marchiata dalle background vocals
al femminile, prima di passare la palla ai The
Dollyrots e alla front girl Kelly Odgen. E' puro fun con "There's
A Barbarian In The Back Of My Car", song che avevo già avuto
il piacere di ascoltare sul demo di esordio della band di Los Angeles. E
sul chiudere vi sono ancora tre episodi da favola con "Driving On Holy
Gasoline", "Planet Girl" suonata a tutta birra dagli australiani
Muscle Car e la
sconvolgente "Hangovers From Hell", che nelle mani degli svedesi
Rickshaw diventa
più veloce di un fulmine. La fine è solo poesia, ritornano
le chitarre acustiche e i Gideon Smith ci lasciano con "Meanstreak".
Snake Oil Supercharm si merita il vostro acquisto, un ottimo modo per avvicinare
i più giovani alla storia del rock, un' occasione per i collezionisti
ed i fans di Mark Manning di riascoltare vecchi classici messi in una nuova
veste ma soprattutto la grande possibilità di avvicinarsi ad un manipolo
di bands, più o meno underground, che giorno dopo giorno conquistano
qualche nuovo rocker! Fatelo vostro, già dalla copertina è
chiaro che la soddisfazione sarà garantita
Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
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