Turbonegro Official Website | Burning Heart Records Official Website
Turbonegro Scandinavian Leather Cover
Artist: Turbonegro
Location: Norway
Line-up: Hank Von Helvete (vocals), Euroboy (guitar), Rune Rebellion (guitar), Happy Tom (bass) Pal Pot Pamparius (keyboards), Chris Summers (drums)
Album: Scandinavian Leather
Label & Pubblication Year: Burning Heart Records, 2003
Tracklist: Blizzard of Flames / Wipe it till it Bleeds / Gimme some / Turbonegro must be Destroyed / Sell your Body to the Night / Remain Untamed / Train of Flesh / Fuck the World / Locked Down / I Want Everything / Drenched in Blood / Le Saboteur / Ride with Us
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"A volte ritornano”. Ed è proprio il caso di dirlo quando finalmente, dopo tanta attesa, ci si ritrova davanti la grinta e il panzone da birra di Hank von Helvete e dei suoi Turbonegro. Rieccoli, dunque in gran forma e con tanta voglia di dimostrare che il tempo non è passato in vano, che hanno da dire e da dare ancora qualcosa, e questo Scandinavian Leather, uscito ad aprile, ne è la prova. Non sarà forse all’altezza di Ass Cobra e Apocalypse Dudes, entrambi album di culto perfino negli ostici U.S.A., ma pezzi come “Fuck the World”, con il suo giro anthemico di chitarre, o come “Locked Down” e “Gimme some”, riescono a elettrizzare dal primo all’ultimo pelo della schiena! E’ vero, sono trascorsi cinque anni dall’incidente che portò allo scioglimento della band punk rock scandinava formatasi nel 1990, quell’overdose da acido lisergico del cantante, che parve mettere la parola fine su una delle pagine più competitive della “sfornata” rock nordica. Ma oggi Hank, Pål Pot Pamparius, Rune Rebellion e Happy Tom, ottimamente distribuiti dalla indie Epitapheurope, ci riportano l’energia dei tempi di Alice Cooper, (del quale ammirano anche il look, tanto da ricordarcelo nelle loro mise anche vagamente ispirate agli indimenticabili Village People) o a quelli di Iggy Pop e degli Stooges, riportando alla nostra memoria a tratti perfino i Ramones, e a voler proprio fare un paragone forse meno leggendario, ma sicuramente più recente, gli Offspring. Tredici tracce potenti e irriverenti per questo gradevolissimo Scandinavian Leather, che apre con la breve “Blizzard of Flames”, è degna intro all’ album, presentato da una voce roca e grave ( sembra quella degli Iron in “The Number of the Beast”). Subito dopo segue la travolgente “Wipe it till it bleeds”, con un ritornello che fai fatica a dimenticare. E come non lasciarsi trascinare da songs come “Sell your Body to the Night”, un vero e proprio proclama o “Remain Untamed”, perfette per il trittico di rito: Sex, Drugs and Rock’n’Roll!!! Una miscela esplosiva di arrangiamenti e riff, di ritornelli e testi a volte al limite dell’assurdo. Lo dimostrano perfettamente le lyrics di "Drenched In Blood" e dell'ironica “Turbonegro Must Be Destroyed”, che si conclude con un pianto teatrale e rappresenta una sarcastica invettiva contro tutti quelli che non sono mai riusciti a capire il loro lato più istrionico e allo stesso tempo decisamente noir.

Recensione Realizzata da Margherita Realmonte.

Vote: 7