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The Super Cricket Official Website | Big Bongo Records Official Website | |||||||||||||||
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I Super Cricket fanno parte assieme ai The Dontcares della scuderia Big
Bongo Records. La differenza fra il sound delle 2 bands in questione è
davvero notevole e sottolinea come la giovane etichetta svedese sia determinata
nel produrre album di qualità senza fossilizzarsi su di un unico
standard sonoro. "
coming out from the woods" è il
full lenght di debutto, uscito in Scandinavia nel Febbraio '03, di questo
trio composto da Schilla (vocals, guitar), Steven (bass) e Tollwé
(drums). Ho avuto già modo di fare conoscenza con i ragazzi grazie
alla loro presenza sul tributo ai The Nomads ed in quella occasione il feeling
emanato dal loro rifacimento di "My deadly game" era davvero di
tutto rispetto. "
coming out from the woods" mantiene in
parte le promesse grazie ad un elevato impatto emozionale. Il sound dei
Super Cricket si avvicina molto spesso a quello degli ultimi The Hellacopters.
Le songs sono sostenute da ottime melodie e da venature profondamente settantiane
conferite, in particolar modo, dall'Hammond dell'ospite Jens Beck. L'elettricità
è ben dosata e si sposa spesso alla perfezione con le clean vocals
di Schilla. "Getting wasted" apre con i sui tempi medi mettendo
subito in mostra le caratteristiche sopraccitate: una song per certi versi
intimista che lascia da parte inutili fronzoli o forzature di sorta per
mirare dritta al cuore. "If you come screaming" corre via su ritmiche
leggermente più dinamiche, i chorus sono sostenuti da ottime linee
vocali e le frequenti incursioni di hammond fanno notevolmente lievitare
il mio tasso di gradimento verso la prova della band. "Glasses for
the sun" risulta più robusta e sembra uscire direttamente da
"High visibility" dei The Hellacopters. "I don't wanna see
you" vede l'alternanza di parti veloci con break sinistri e riflessivi,
dando sentore di lievi connotazioni purpleiane. Il preludio acustico a titolo
"Easy street" sembra rievocare la memoria del leggendario Jhonny
Cash prima di cedere il passo alla buona ma canonica "Lifestyle pro"
e alla garage oriented "Kick it", contraddistinta da tempi serrati
e da abrasive vocals filtrate. Quando "Spare me" e la conclusiva
"Going out of my head" spengono i riflettori su questo "
Coming
out of my head" giunge l'ora di tirare le dovute conclusioni su di
una band che pur denotando indubbie capacità artistiche non riesce
a scrollarsi da dosso le scorie degli attuali headliners della scena svedese.
Con un'iniezione di originalità ed un senso più spiccato dell'eterogeneità
questo lavoro avrebbe messo le ali ai Super Cricket senza bisogno di un
Red Bull. Peccati di gioventù
Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
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Vote: 7 |