Home | Latest
Reviews | Latest Interviews
| Archive | Biographies
| Live Events | Live
Reports | Rock Girls | Hell
Links | Guestbook
| Forum
| Chat
| Audio Files | Explosion
Team | Contacts
|
|||||||||||||||
Rickshaw Official Website | Devil Doll Records Website | |||||||||||||||
|
|||||||||||||||
Ritornano grazie all'americana
Devil Doll Records, i "protectors of the groove" ovvero i rombanti
ed iperproduttivi svedesi Rickshaw, nati nel '98, ed attualmente composti
da: Jocke Olsson (vocals & guitar), Bobby Dawn (lead guitar and vocals),
Carlos Satanos (bass) e Macke (drums). Dopo essermi ascoltato "Temple
of your choice" su "Cock'n'roll", la compilation edita da
Sleazegrinder Records, non vedevo l'ora di avere fra le mani questo full-length
nuovo di zecca. 12 songs che ci regalano un mood "sonico" grazie
alle sporche e ben presenti space-vocals ed uno spietato "overload"
dato da ritmi e suoni rocciosi, da chitarre ruggenti e dalla notevole energia
sprigionata da ogni composizione. "Sonic Overload", per l'appunto,
ci mette di fronte ad una band che ha sviluppato un proprio e ben distinto
trademark sonoro, incrocio di svariate influenze, che vanno dall'hard rock
70's sino allo stoner dei Monster Magnet di "Powertrip" passando
per territori vicini ai Supersuckers. I Rickshaw dimostrano tramite "Sonic
Overload" come la loro voglia di watts sia ancora ben viva vegeta,
riuscendo così a mantenere un "tiro" assolutamente "kick
ass". Proprio questa caratteristica, assieme alle tinte stoner, è
capace di diversificare il loro sound da quello degli attuali The Hellacopters,
o da quello dei più glam oriented Backyard Babies, avvicinandolo
molto di più a connotazioni care ai Trigger autori dell'ottimo "Distort
& Esplode" uscito per l'italiana Nicotine Records (non a caso le
due bands hanno dato alle stampe, nel Maggio '02, con 7 songs ciascuna un
Cd/Lp split per la Devils Shitburner Records). Si parte con "Point
of orange" e si scopre che la voce di Jocke ha molto a che spartire
con quella di Dave Wyndorf (Monster Magnet), bel refrain e grande squarcio
solista con le chitarre ad innalzare un wall of sound davvero notevole.
Via attraverso il "rullo compressore" a titolo "Lick it my
flames": chorus "lisergico-spaziali" e onnipresenti guitars,
per una marcissima ed esaltante song che ricorda una versione incattivita
e stoneggiante degli ultimi Cosmic Ballroom. "I'm ready" torna
su territori più tipicamente rock'n'roll e i Rickshaw tirano fuori
giri di chitarra ultra ruffiani che, a tratti, profumano di boogie e di
Backstreet Girls. In "Last Man Standing" e "Kitten nativated"
(la song più oscura dell'intero lavoro) il fantasma dei Magnet, che
fin'ora aleggiava, si concretizza del tutto e i lussi del colossale "Powertrip"
('98) sono vicinissimi, se non eguagliati! Il trip continua in questa direzione
con "White Light" ma questa volta i Rickshaw vi inseriscono un
groove veloce ed assassino raggiungendo risultati da "capogiro".
C'è poi tempo per l'high energy rock'n'roll dell'anthemica "All
you jazz" e della buona "Perfect crime (electrified)". Con
"Island in the stream" e la conclusiva "Who's Bobby"
si viaggia addirittura verso stilemi lievemente punk, ma attenzione Jocke
e soci non vogliono proprio saperne di assomigliare troppo a qualche connazionale,
e non tirate fuori alcune sottili somiglianze con i Babies, perché
sarebbero quest'ultimi a perderci di brutto! Come se non bastasse il cd
contiene pure il video di "I'm ready" che vi mostrerà i
4 rockers svedesi all'opera. Rickshaw: sonicamente al top!!! Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
|||||||||||||||
Vote: 8 |