Red Hot Lovers Official Website
Red Hot Lovers Ain't Got Time To Waste Cover
Artist: Red Hot Lovers
Location: Calgary, Canada
Line-up: Danny Danger (vocals), Charlie Horse (bass), Randy Romance (guitar, backing vocals), Kevin the Kid (guitar, backing vocals), Minty Delicious (drums)
Album: Ain't Got Time To Waste
Label & Pubblication Year: Deathride Music, 2002
Tracklist: Sodom city / Ain’t got time to waste / Speedload’er / Fick of fight / Vegas knights / High after death / Rob the dead / Teenage thunder / Redline / Ass, ass or ass / Peeler
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Oh mio Dio, cosa mi sta travolgendo? Oh mio Dio, cos’è questa incredibile elettricità che pervade in toto miei sensi? Dicesi Red Hot Lovers, un furibondo quintetto canadese proveniente da Calgary formato da Danny Danger (vocals), Charlie Horse (bass), Randy Romance (guitar, backing vocals), Kevin the Kid (guitar, backing vocals), Minty Delicious (drums) ed attivo dall’estate del 2000. Con alle spalle un ep a titolo Deathride (’01) il 7’’ a titolo Redline (’01) e la partecipazione ad alcune compilations fra le quali il tributo ai Turbonegro a titolo Alpha Motherfuckers II (Bitzcore - Sweden, ’01) i Red Hot Lovers si ripresentano sul mercato nel 2002 con il qui presente “Ain’t got time to waste”! Questo full lenght non perde veramente un istante per quanto riguarda velocità ed intensità, mettendo in mostra una lercissima prestanza che si divincola fra 70’s hard rock, Ac/Dc, Turbonegro, Gaza Strippers, Motorhead e alcune sferzate care ai metalheads ottantiani più intransigenti. Loro stessi si auto definiscono come una punk-powered, metal-charged rawk & roll band e ascoltando “Ain’t got time to waste” non saprei proprio come dargli torto. “Sodom city” parte subito a mille, batteria sugli scudi e chitarre che fanno il verso a “Smoke on the water” dei Purple, per poi cedere il passo ad evoluzioni care ai primi Gaza Strippers. La title track prosegue su quest’ultimi territori mettendo in mostra ritmiche veloci e squassanti assieme ad un guitar work che lascia senza parole. La vetta più alta del lavoro viene raggiunta grazie al velocissimo anthem a titolo “Speedload’er”, che poggia su un concentrato di Motorhead e di accattivanti chorus che potrebbero spuntare da qualche songs dei seminali Anvil o Accept. “Rob the dead”, “Teenage Thunder” ed “Ass, ass or ass” mettono in mostra il lato più Turbonegro oriented, risultando permeate da un ottimo guitar work sia ritmico che solista e dalla sporca e malvagia voce di Danny Danger! “Peeler” mette fine ad un lavoro che per attitudine, sudore, grinta e capacità tecniche non può che lasciare sbalorditi. I Red Hot Lovers torneranno al più presto sul mercato con un nuovo album forti del nuovo deal raggiunto con la indie Sloth Records di Calgary! Dalle loro parti sono già famosi per i loro incendiari live shows, ed il sottoscritto vorrebbe avere il piacere di vedere in azione i Red Hot Lovers in Italia, magari assieme ai nostrani Bad Dog Boogie e Long Dong Silver. Quanto ci scommettete che, senza tirare in ballo i soliti ultra famosi monickers, questa sarebbe una delle serate più “kick ass” che abbiate mai visto nella vostra sconvolta esistenza? Come dire: “Orgogliosi di essere cattivi, pesanti e tremendamente veloci”!!!

Recensione Realizzata da Bruno Rossi.
Vote: 8