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The Randies Official Website | Elicit Music Production | |||||||||||||||
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Di fatto conosco questo quartetto
dal tempo del loro esordio con l'omonimo demo di 7 traccie. Fu quello il
trampolino di lancio che permise loro di raggiungere l'accordo, per la produzione
del qui presente full-lenght di debutto, con il Production Team "Elicit
Music", capeggiato da Rob Hoffman e dalla partner Heather Holley, i
quali hanno contribuito alle opere, curandone aspetti differenti quali produzione,
songrwriting, programming, guitar playing, di celebrità del calibro
di Christina Aguilera, M.Jackson, Hole ed altri ancora. Così nel
tardo inverno del 2003, la mia attesa è finita, e l'annunciato esordio
delle The Randies, si è materializzato quando mi sono visto recapitare
questo dischetto, provato dal lungo viaggio transoceanico. Per fortuna che
sull'involucro protettivo campeggiava una bella scritta, chiara avvertenza
sulla fragilità dei contenuti, altrimenti non saprei proprio come
avrei fatto a riparare all'immane danno arrecato al supporto audio in questione,
da non so quale nefasto personaggio. Casualità vuole che l'ascolto
non sia stato in alcun modo intaccato dal trattamento sopraccitato, così
mi trovo di fronte ad una sostanziosa collezione di episodi pop punk rock
che rimandano ad acts quali Ramones, Beatles, Blondie e Pixies. Vengono
così ripescate le vecchie "Boys in Stereo", cavallo di
battaglia della band, "Stop", "Cookie" e "Put Out",
impreziosite dai nuovi arrangiamenti e da una produzione che permette di
assaporare al meglio i cori catchy, creati dalla polifonia vocale che contraddistingue
le The Randies. Il campo d'azione rimane inalterato con i nuovi episodi.
Arrivano così le contagiose aperture melodiche di "Threadbare",
le pulsanti "Jast What I Needed" e "Way if goes", la
poppegiante "Kevin Bacon", la più elettrica e deviata "Hi
hat hepatitis C" e le sonorità soffuse della conclusiva "PBnJ".
Una band matura che ha imparato a giocare al meglio le proprie carte, consigliata
agli amanti delle sonorità più dirette, melodiche e leggere. Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
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