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Rain Headshaker Cover
Artist: Rain
Location: Italy
Line-up:

A.Tronconi (lead vocals), L.Tattini (guitars), G.Zenari (bass), A.Amorati (guitars), A.Baldi (drums)

Album: Headshaker
Label & Pubblication Year: Deadsun Records, 2003
Tracklist: Headshaker / Rocker Ram / Wings / Face The Blizzard / Viking / Blood Sport / Yellow Putrefaction / Energy / Only Your Dreams / Serial Killer / Only For The Rain Crew
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Finalmente un dischetto di puro heavy metal made in Italy fatto come dio comanda! I Rain sono dei veterani dell'underground: le loro origini risalgono addirittura ai primissimi anni 80! Questo è il loro 4° full lenght: successore di "Ten Years After" ('90), "Red Revolution" ('94) e "Bigditch 4707" ('00) ed è la dimostrazione che tanti anni di gavetta non sono passati invano. La costanza, la tenacia del leader Lucio Tattini alla fine hanno dato i loro frutti e forse anche per i Rain è giunto il momento di raccogliere quanto seminato. "Headshaker" è un ottimo album di puro, fottutissimo heavy metal 80's. Judas Priest ed Accept sono le influenze più evidenti, tanto che potremmo definire i Rain come una sorta di Primal Fear italiani. I nostri dimostrano di non avere nulla da invidiare ai loro colleghi tedeschi ne tecnicamente ne a livello di songwriting; maturo e mai banale. L'album picchia duro fin dall'iniziale title-track, un up-tempo tagliente come un rasoio, nel quale spuntano gli impressionanti acuti del vocalist "Tronco": un micidiale incrocio tra l'estensione vocale di Ralph Scheepers ed il timbro sporco di Rhett Forrester. Insomma niente da spartire con i tanti cloni di Kiske e Kotipelto, che oggigiorno, tentano di sbarcare il lunario con risultati più o meno ridicoli. Altrettanto efficace "Rocker Ram", brano dinamico, sostenuto da cori maestosi in stile Accept. Una song che comanda headbanging sfrenato! Grandiosa "Face The Blizzard": un anthem in grado di scuotere anche il più sedentario dei metalheads. Atmosfere epiche compaiono in "Viking" e vengono sottolineate da cori "bellici", mentre la demenziale "Yellow putrefaction" è un irresistibile blues metallizzato con tanto d'inserto d'armonica nella parte centrale. Tutto l'album si mantiene su ottimi livelli, dispensando energia a piene mani con songs quali "Bloodsport", "Energy" e la conclusiva "Only For The Rain Crew"; brano da urlare a squarciagola durante le gigs dei Rain! La produzione è di livello elevato ed il dischetto è confezionato in maniera estremamente professionale, con l'inclusione d'una sezione multimediale contenente foto, testi e brani live in formato mp3. Veramente un gran bel lavoro, sicuramente se provenisse dalla Germania diventerebbe un autentico best-seller! Per tutta l'armata dei true metalheads, arriva l'extra abusato comando: buy or die!!!

Recensione realizzata da Andrea Zazzarini.

Vote: 8