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Ed eccoci arrivati alla nuova
fatica dei teutonici Rage capitanati dall'inossidabile bassista e cantante
tedesco Peavy Wagner coadiuvato dal talentuoso chitarrista russo Victor
Smolski (già coi Mind Odissey) e dal tellurico batterista americano
Mike Terrana. Una formazione che si può definire decisamente eterogenea,
vista la qualità ed il talento del trio e le bandiere che rappresentano,
Paesi così lontani fra loro ma in questo caso tutti uniti sotto l'insegna
della musica. L'attuale line up è insieme dal '99, cioè dai
tempi del controverso "Ghosts", ed è magnificamente rodata
ed oliata come non mai. I Rage nati nel 1984 sotto il monicker Avenger,
sono passati dal rude e grezzo sound degli esordi a richiami più
complessi e robuste divagazione sul genere thrash fino ad arrivare alle
splendide orchestrazioni sinfoniche degli ultimi anni ed al ritorno ad un
power, decisamente energico e tecnico, ma capace di ripescare vari elementi
dai capitoli passati. E' con queste premesse che i Rage ci presentano la
loro ultima fatica, ispirata in parte dai racconti sui grandi antichi di
Lovecraft e adattata da Peavy al tema del disco, cioè queste creature
chiamate Soundchaser, simbolo del combo tedesco sin dal lontano 1986. Dopo
una rapida intro l'album si apre con "War Of Worlds" e "
Great Old Ones" due pezzi rocciosi e decisamenti tosti che ci introducono
alla title-track, basata su di un buon mid tempo dal ritornello azzeccato.
Degne di nota e confermanti il buon momento di forma del trio tedesco, sono
le seguenti "Secrets In A Weird World", "Flesh And Blood"
e "See You In Heaven Or Hell". Un discorso a parte merita la mini
suite degli ultimi 2 pezzi, ovvero "Wake The Nightmares" e "Death
Is On It's Way", scritta e composta da Peavy e Victor sullo stile orchestrale
degli ultimi albums e narranti la fine di queste leggendarie creature. Sul
digipack è presente anche la bonus track "French Boureè".
Decisamente un buon album, ben strutturato, ma leggermente inferiore al
predecessore in quanto tentente a ricalcarne le sonorità. Detto questo
abbiamo a che fare con un prodotto decisamente superiore a tante uscite
attuali, capace di meritarsi più di un ascolto ed un posto fisso
nella discografia dei cultori del genere. Recensione Realizzata da Alberto Giovanetti. |
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Vote: 7,5 |