Home | Latest
Reviews | Latest Interviews
| Archive | Biographies
| Live Events | Live
Reports | Rock Girls | Hell
Links | Guestbook
| Forum
| Chat
| Audio Files | Explosion
Team | Contacts
|
|||||||||||||||
Piss-Ant Official Website | |||||||||||||||
|
|||||||||||||||
Corre l'anno 1991, Share Pedersen
(bass) e Janet Gardner (vocals), decidono di abbandonare le Vixen, una delle
rock band simbolo del rock al femminile, per dedicarsi ad un altro progetto.
La chitarrista Jan Kuehnemund e la batterista Roxi Petrucci decidono di
portare avanti la band ed iniziano a cercare le sostitute. Ecco arrivare
Jackie Eynon, alla voce, ed una certa Amy Ruhl al basso. Questa formazione
durerà per meno di un anno visto che Roxy deciderà di impegnarsi,
assieme alla sorella, in una nuova avventura. Ora tutti si staranno interrogando,
su come questa introduzione possa,in qualche maniera, essere legata alla
recensione di questo nuovo album dei Piss-Ant, seguito di "Piss-off"
uscito sempre su Genxtasy Records nel 2001. Non lo avete ancora intuito?
Amy Brandt è Amy Ruhl, Amy Ruhl è Amy Brandt e non potete
credere al mio stupore nel ritrovarla magicamente, dopo averla persa di
vista, fra questo oltraggioso combo statunitense. I Piss-Ant hanno raggiunto
una certa fama negli U.S.A. grazie ai loro live shows altamente provocanti
ed a diverse apparizioni su importanti magazines e su reti televisive di
richiamo, fra cui Playboy Channel. Essere attanagliati dal crossover sonoro
proposto da questo quartetto è un esperienza molto particolare: i
vistosi richiami alla scena fetish e 80's glam introdotti dal aspetto visivo,
si ripercuotono ovviamente sulle varie composizioni, per poi venire ulteriormente
arricchiti da svariate puntate in territori punk e nu rock. Nell'iniziale
"Monkey" rarefatti attimi di puro terrore ed inquietudine vengono
alternati ai percussivi cori maschili, mentre Josi K. si presta ad un tagliente
cantato al limite del rap. La seguente "To Think I Thought", si
attesta su territori più classici e mette in mostra un'ottima propensione
alla melodia, grazie ai suoi chorus particolarmente catchy. La riottosa
"Enemy" e la più decadente "Bonnie And Clide"
fondono in un unica soluzione: pesanti rock riffs, screaming vocals, litanie
dal sapore più o meno gotico, cori incisivi, intermezzi riflessivi
e voci filtrate. "Silence" è, in tutto e per tutto, una
toccante goth song riveduta secondo gli stilemi dei Piss-Ant. "Whip
And Chains" sorprende mediante la sua potente componente nu glam ed
i propri suoni aggiornati, con le chitarre che ripercorrono, per certi versi,
gli stilemi classici del rock più anfetaminico. Dopo il calo di tensione
della pop oriented "Devil In My Backyard" si vira verso le parte
più aggressiva dell'intero lavoro con l'anthemica "Wasted"
e la buona title-track. La breve "Trouble" tenta di tracciare
un incubo fra le note del pentagramma, mentre nei suoni scarni di "Shak
Attack" sembrano aleggiare i connotati più punk dei Piss-Ant,
con le background vocals che puzzano di Turbonegro. C'è ancora tempo
per le veloci incursioni chitarristiche di "Don't you" e l'ispirato
ed acustico lento finale a titolo "Pull". Paragoni permettendo
vi direi che i Piss-Ant riprendono la stessa versatilità dei Bang
Sugar Bang, la propensione più alternativa dei Powder ed elementi
goth-fetish in chiave Genitortures. La produzione poteva essere migliore
e per questo motivo il voto finale non è elevatissimo. In ogni caso,
se siete in crisi d'astinenza da nuove bands e se il pensiero aperto è
la vostra filosofia di vita, vi inviterei a fare conoscenza con il mondo
dei Piss-Ant. Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
|||||||||||||||
Vote: 7,5 |