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New Maximum Donkey Official Website | |||||||||||||||
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In attesa del nuovo lavoro, la cui produzione sarà affidata, come nel caso delle The Randies, all'Elicit Productions (team con alle spalle produzioni per Christina Aguilera, Michael Jackson, etc.), i californiani New Maximumdonkey, ci inviano questo loro 2° demo composto da ben 14 tracce e registrato con ProTools. Ci troviamo di fronte ad un trio dedito a vibranti sonorità pop-rock anche se questa definizione sembra andare a loro stretta. Ingatti la band non disdegna passaggi vicini al surf, al punk più commerciale e ad un rock'n'roll abbastanza energico. L'impronta 60's del sound dei New Maximumdonkey è davvero evidente e trova il suo massimo sfoggio e splendore con "Live Bait", nella quale i The Beatles vanno a braccetto con i più contemporanei Fool's Garden di "Lemon Tree", oppure nella più personale "Front Row". I Beach Boys sono invece la luce che guida "Betty" ed il suo flavour surf e scanzonato. "Other Side Of Yellow" dimostra che i New Maximumdonkey sanno disimpegnarsi bene su territori leggermente più energici, in un brano che vede sonorità tipicamente rock'n'roll fondersi con una propensione al punk molto vicina ad un possibile incontro fra i Green Day e gli Offspring di "Why You Don't Get A Job". Buono il lavoro solista della chitarra di Benny Chadwick e gli inserti di piano che vengono qua e là a puntellare la song in questione, la quale risulta essere, escluse "Rodeo" e "Got A Feelin'", un episodio a se stante all'interno dell'intero lavoro. Peccato, perchè "Other Side Of Yellow", è il mio brano preferito dell'intero lotto. Il pop di "Mr. Know it All" ricorda nel refrain i The Connels di "'74-'75" mentre "Pants" scorre via con tutta la propria carica di fun ed un irriverente coretto tutto da canticchiare. Via poi con le suadenti melodie della ballad "Chance" e con altri episodi che mettono in luce tutte le varianti dello stile dei New Maximumdonkey. "The Battle For Antarctica" è quindi un lavoro sicuramente eterogeneo. Tuttavia consiglierei a questi ragazzi di sviluppare meglio una propria personalità e di trovare una soluzione di continuità fra le varie composizioni, le quali rischiano di apparire sin troppo slegate fra di loro. Ultimo appunto riguarda l'artwork, sicuramente buffo ma sostanzialmente infantile e poco propenso a rispecchiare l'anima della band. Comunque se volete passare qualche momento all'insegna dell'easy listening, questi New Maximumdonkey, fanno sicuramente al caso vostro! Recensione realizzata da Bruno Rossi |
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