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L.A. Guns Official Website | |||||||||||||||
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I Vampiri di Hollywood
sono ritornarti, vivi e scalpitanti, per farci smarrire lanima in
un labirinto ribollente di emozioni forse mai così vere e profonde
fino ad ora! La base street rock degli 80s viene lacerata da contaminazioni
più heavy (già in misura minore visibili sul precedente Man
on the moon) e dallattitudine forse più decadente e allo
stesso tempo incazzata di sempre! Evidente la maestria di saper avvolgere
ogni singola song con una ben precisa identità, spaziando dal lento
da brividi The ballad allo sparato e potente punk-rock di Psycopathic
eyes. Ancora una volta non ci sono parole per descrivere un Tracii
Guns incontenibile, in evidente stato di grazia, capace di disegnare scenari
distanti e diversi tramite le sue evoluzioni chitarristiche, risultato di
una mistura perfetta fra tecnica di ottimo livello e superbo feeling. Senza
fiato ci lascia la voce bastarda di Phil Lewis nelle sue interpretazioni
vere, malate, sporche, sempre sofferte e tremendamente capaci di trasmettere
quel vecchio calore chiamato sentimento, così difficile da incontrare
fra i vicoli musicali odierni! Di rilievo le prestazioni del nuovo entrato
Adam Hamilton (ex-Joe 90 e No9) al basso e dellincandescente batterista
di sempre Steve Riley! La title-track mostra, il lato più cattivo
della band, fra ritmiche squadrate di stampo heavy illuminate, soprattutto
nel refrain, da un inusuale Lewis alle prese con un cantato mai così
gridato e grintoso! Su questo piano si collocano pure la iniziale e squassante
Donlook at me that way, la seguente Okay lets
roll, ispirata agli attentati dell11 settembre 2001, ed Hellraiser
ball. Frequency gioca sul contrasto fra aggressive parti
rock, un refrain acido e divagazioni psichedeliche. Revolution,
Dont you cry e Lost of the city angels sono
songs più rilassate e vicine al repertorio classico degli L.A.Guns,
in bilico fra una discreta dose di potenza ed elementi melodici street glam
rock oriented. La produzione dellalbum poi è davvero ottima
grazie allapporto di Andy Johns (Rolling Stone, Van Halen, Led Zeppelin)!
Waking the dead: eterogeneo, sofferto, scapestrato, trascinante,
cattivo, incredibilmente emozionante, più semplicemente: imperdibile!
Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
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