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Laor è
un genere in Italia purtroppo poco diffuso tuttavia gli appassionati hanno
da ora in poi un nome nuovo da inscrivere nella propria wanted list: gli
Even! Nato dalle ceneri degli Exile (band power-prog attiva dal 1997) il
combo lombardo composto dal principale songwriter e tastierista Paulo F.Cinzia,
dal singer Dave DellOrto (impegnato anche nei metallers Drakkar),
dal chitarrista Diego Della Novella, dal bassista Simone Pesenti Gritti
e dal batterista Alex Girotti (anche attivo, con il soprannome di Lexxy
J, nei glamsters Naughty Whisper) propongono dieci songs di hard rock melodico
di altissimo livello. Liniziale The Abyss mette subito
le cose in chiaro: grandi melodie, perfetto equilibrio tra tastiere e chitarre
e un refrain memorabile. Sembra a tratti di ascoltare i Caught In The Act,
ma gli Even sono musicisti dotati di personalità e non si limitano
a copiare i modelli stranieri. Basta prestare attenzione alla superba Hollow
Music ed al suo ritornello di grande presa per rendersene conto. In
Ice e The Storm Is Over il mood si fa più
progressivo e avvicina i nostri al pomp-rock di bands quali Spys e Stingray.
Proprio durante questi frangenti Paulo Cinza esprime il meglio di sé
dimostrandosi in possesso di una tecnica notevolissima. La mia fav song
è sicuramente Surrender, un brano roccioso, trascinante
e, scusatemi se è poco, degno dei migliori Ten! Non troppo riuscita
appare Sickness, dotata di inserti rap, certamente originali
ma estranei al contesto generale della song. Ci si rifà abbondantemente
con la malinconica ballata a titolo Dont Rely On Me che
chiude questo esordio con il botto. Se da un lato lauto
produzione tende a fiaccare alcuni suoni togliendo parecchio potenziale
alle songs dallaltro è da lodarsi la gran cura per lartwork
ed per il booklet sul quale vengono riportati tutti i testi delle canzoni.
Insomma, pensandoci e ripensandoci, non mi resta che concludere indirizzandovi
allascolto di questo gran bel lavoro sul quale si riflettono mille
luci e si addensano pochissime ombre. Probabilmente, se gli Even avessero
avuto alle spalle una facoltosa etichetta ed un budget più elevato
ora potrebbero gironzolare per lEuropa in compagnia di qualche grande
aor acts ma diamo tempo al tempo accontentandoci di inserire unottima
band nellormai grande famiglia marchiata made in Italy!
Recensione Realizzata da Andrea Zazzarini. |
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Vote: 7,5 |