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The Erotics Official Website | |||||||||||||||
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Mike Trash capo
supremo dei The Erotics, combo di New York formatosi nel'96 come side-project
e autore dei precedenti "Born to destroy" (Cachophone, '97) e
"21st century S.O.B." (Fastlane, '01), ritorna alla grande con
una formazione rinnovata e passata dal formato quartetto alla più
economica soluzione trio. Ora che Uzy se n'è andato, dopo aver prestato
le sue "additional lead guitars" a "All that glitters is
dead", Mike Trash si è dato al ruolo di tutto fare impegnandosi
sia nella veste di singer che di unico chitarrista della band. Billy Belaire
(bass, backing vocals) e Mickey King (drums, backing vocals) completano
la line-up. I The Erotics ci avevano già abituato a prestazioni di
tutto rilievo ma questa volta l'impresa è davvero titanica e "All
that glitters is dead" ha tutte le carte in regola per diventare "storia
recente" del party rock. L'anthem "Space age mafia", già
presente sulla compilation "Cock'n'Roll" edita dalla Sleazegrinder
Records, apre subito con il botto: la voce roca di Mike Trash non è
troppo distante da quella del migliore Alice Cooper ed il sound risulta
un miscuglio di influenze provenienti dalla scena ottantiana targata Sunset
Boulevard, di stilemi punk orientati ai Ramones o ai Sex Pistols e di chitarre
pervase dall'anima elettrica degli Ac/Dc. "Gas chamber rocket doll"
non molla la presa e imperterrita segue le coordinate della squassante opener.
Le successive "Fast cars & porno stars" e "Only girl
for me" (versione riveduta e corretta di "Heller Keller"
presente sul primo lavoro) macinano ottime melodie accostabili ad alcune
produzioni dei Pretty Boy Floyd. Tuttavia i The Erotics riescono a mantenere
un impatto più rozzo e mascolino rispetto a quello dello storico
combo californiano. Con "Death for the Party" e l'arrembante "Rocket
to nowhere" si viaggia, in perfetto climax, verso i primi lavori dei
Faster Pussycat. Dopo l'ottima title track, "Want it all", mi
lascia quantomeno spiazzato, risultando l'episodio più oscuro e pesante
dell'intero lavoro ed aprendo, tramite il suo riff portante, uno squarcio
di luce sull'opera del sabba nero. L'idole ribelle dei nostri ritorna con
la scalpitante e Kissiana "Star-sprangled & beaten", mentre
in "Date rape (by candle light)" i tempi rallentano e dalla tuba
nera, Mike Trash, sembra estrarre da perfetto illusionista, la verve più
sessuale, decadente ed oscura di Mr.Alice. La ruvida "Bullet"
mette il sigillo su questo gioiellino, destinato a diventare, con i suoi
40 minuti abbondanti di sballo totale, opera di culto per tutti i seguaci
del motto "sesso, droga e rock'n'roll". The Erotics for president!!!
Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
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