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The Erotics All That Glitters Is Dead cover
Artist: The Erotics
Location: Albany, New York (U.S.A.)
Line-up:

Mike Trash (Vocals & Lead Guitar), Billy Belaire (Bass & Backing Vocals), Mikey King (Drums & Backing Vocals)

Album: All That Glitters Is Dead
Label & Pubblication Year: Cacophone Records 2003
Tracklist: Space Age Mafia / Gas Chamber Barbie Doll / Fast Cars & Porno Stars / Only Girl For Me / Death Of The Party / Supermodel Suicide / Rocket To Nowhere / All The Glitters Is Dead / Want It All / Star-Sprangled & Beaten / Date Rape (By Candle Light) / Bullet
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Mike Trash capo supremo dei The Erotics, combo di New York formatosi nel'96 come side-project e autore dei precedenti "Born to destroy" (Cachophone, '97) e "21st century S.O.B." (Fastlane, '01), ritorna alla grande con una formazione rinnovata e passata dal formato quartetto alla più economica soluzione trio. Ora che Uzy se n'è andato, dopo aver prestato le sue "additional lead guitars" a "All that glitters is dead", Mike Trash si è dato al ruolo di tutto fare impegnandosi sia nella veste di singer che di unico chitarrista della band. Billy Belaire (bass, backing vocals) e Mickey King (drums, backing vocals) completano la line-up. I The Erotics ci avevano già abituato a prestazioni di tutto rilievo ma questa volta l'impresa è davvero titanica e "All that glitters is dead" ha tutte le carte in regola per diventare "storia recente" del party rock. L'anthem "Space age mafia", già presente sulla compilation "Cock'n'Roll" edita dalla Sleazegrinder Records, apre subito con il botto: la voce roca di Mike Trash non è troppo distante da quella del migliore Alice Cooper ed il sound risulta un miscuglio di influenze provenienti dalla scena ottantiana targata Sunset Boulevard, di stilemi punk orientati ai Ramones o ai Sex Pistols e di chitarre pervase dall'anima elettrica degli Ac/Dc. "Gas chamber rocket doll" non molla la presa e imperterrita segue le coordinate della squassante opener. Le successive "Fast cars & porno stars" e "Only girl for me" (versione riveduta e corretta di "Heller Keller" presente sul primo lavoro) macinano ottime melodie accostabili ad alcune produzioni dei Pretty Boy Floyd. Tuttavia i The Erotics riescono a mantenere un impatto più rozzo e mascolino rispetto a quello dello storico combo californiano. Con "Death for the Party" e l'arrembante "Rocket to nowhere" si viaggia, in perfetto climax, verso i primi lavori dei Faster Pussycat. Dopo l'ottima title track, "Want it all", mi lascia quantomeno spiazzato, risultando l'episodio più oscuro e pesante dell'intero lavoro ed aprendo, tramite il suo riff portante, uno squarcio di luce sull'opera del sabba nero. L'idole ribelle dei nostri ritorna con la scalpitante e Kissiana "Star-sprangled & beaten", mentre in "Date rape (by candle light)" i tempi rallentano e dalla tuba nera, Mike Trash, sembra estrarre da perfetto illusionista, la verve più sessuale, decadente ed oscura di Mr.Alice. La ruvida "Bullet" mette il sigillo su questo gioiellino, destinato a diventare, con i suoi 40 minuti abbondanti di sballo totale, opera di culto per tutti i seguaci del motto "sesso, droga e rock'n'roll". The Erotics for president!!!

Recensione Realizzata da Bruno Rossi.
Vote: 8