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Erocktica Official Website | |||||||||||||
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Formatesi verso
il 2000 attorno alla figura della carismatica porn frontgirl
Pink Snow, le Erocktica sono lennesima scommessa fra la musica
del diavolo ed il gentil sesso. Così, dopo lo scioglimento
delle Rockbitch, possiamo mettere il cuore (o forse sarebbe meglio dire
il
!) in pace, consolandoci con un altro fenomeno che fa della pornografia
una delle proprie carte vincenti. Infatti le Erocktica, la cui denominazione
americana è Porn Rock, uniscono le loro doti musicali ad un live
show altamente sensuale ed oltraggioso, fra minimali perizomi,
procaci ammiccamenti, dollar dance, bollenti interazioni con i fans ed altre
cornici riconducibili allatmosfera dei migliori night clubs. La ciliegina
sulla torta o plus valore viene dal fatto che Pink Snow è
stata equipaggiata, non è dato sapere se da madre natura o meno,
di un fisico degno di comparire su svariati adult magazines, su tutti citerei
il celebre Pentahouse! Venendo al lato prettamente musicale Pink Inside,
targato 2001, è il 4 tracks Ep desordio delle Erocktica, registrato
da una line-up che vede attualmente come uniche superstiti la bassista Shelly
Lynn e la singer Pink Snow. Il dischetto fra le mie mani fotografa quindi
una band ancora agli inizi, che sicuramente avrà avuto modo di maturare
e rodarsi grazie allabbondante centinaio di concerti tenuti in giro
per gli States, talvolta assieme a bands quotate quali L.A.Guns, Faster
Pussycat, Motley Crue e Poison. Pink Inside vede le Erocktica
alle prese con un rocknroll che si inspira principalmente alloperato
di bands quali Manitobas Wild Kingdom, Kiss-low era, Poison, Joan
Jett & the Blackhearts. Il tutto viene rivisto tramite unottica
pornografica che lascia meno spazio allelettricità e allenergia
per dare ampio risalto alle viziose vocals di Pink Snow; fra esternazioni
di piacere e amplessi vari (vedasi le porno-evoluzioni
vocali che concludono la titletrack!). Porn star risulta, a
mio avviso, lepisodio più azzeccato dellintero lotto,
grazie ad una buona dose di aggressività e ad un refrain dominato
dalla caratteristica ed ultra sensuale voce della procace Pink. Play
si protrae su ritmiche molto vicine ai Manitobas Wild Kingdom di D.W.I.
(tratta dal mitico
and you? targato 90) e su di
un ritornello di stampo pop, prima di regalarci un buon crescendo elettrico
finale. Pink Inside poggia su degli slow times squadrati, nel
corso dei quali Pink Snow continua a ripercorrere la folle via di Handsome
Dick Manitoba, riprendendone, in veste hardcore e profondamente
hot, la stessa malata teatralità. Dollar a dance
conclude la prova con lievi accenni alla fondamentale Joan Jett (riscontrabili
in modo particolare allaltezza del refrain). Ad ogni modo direi che
le Erocktica sono tuttaltro che una band tutta fi.. (ops fumo!) e
niente arrosto! La loro immagine non può che giovare alla loro popolarità,
ma Pink Inside, pur risultando leggermente acerbo, si lascia
apprezzare ampiamente anche dal punto di vista prettamente musicale. Aspettando
il full-lenght album che dovrebbe apparire sul mercato non oltre la fine
dellanno concludo affermando: Cumon feel the Pink Inside! Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
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