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The Dollyrots Official Website | |||||||||||||||
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Ed ecco arrivare
sempre da Los Angeles un terzetto tutto pepe guidato dalla carismatica front-girl
Kelly Ogden, anche impegnata al basso, coadiuvata da Luis Cabezas (guitar,
backing vocals) e da Joshua Valenti (drums). I Dollyrots hanno più
volte condiviso il palco con i Bang Sugar Bang in occasione delle nottate
targate Kiss or Kill Club. Proprio da questultima band i nostri sembrano
riprendere ed amplificare il lato più easy e fun punk oriented, aggiungendovi
per altro, una potente dose di melodia di chiaro stampo 60s. Jackie
chan apre con un riff molto vicino a quello della celebre Squeeze
Box targata The Who, ripresa recentemente dai Poison nella loro ultima
fatica collettiva a titolo Hollyweird(02), per poi lasciare
spazio ad un incedere in stile Ramones sul quale si staglia lincisiva
voce di Kelly. Così questi 2 minuti scarsi mettono subito di buon
umore grazie ai coretti catchy di sicuro impatto ed alle particolari divagazioni
recitate, assolutamente teatrali ed alienate, delleroina di turno.
Goodnight tonight è un lento atmosferico aperto in punta
di piedi dalle trasognanti vocals della Ogden ed impreziosito nel suo sviluppo
dal lavoro chirurgico della chitarra e della batteria, capaci di donare,
con intelligenza, una buona dose di potenza messa sempre al servizio di
ottime melodie. Con Feed me, pet me i Dollyrots ci sparano in
faccia un vero e proprio attacco sonoro fra velocità, grinta ed il
solito azzeccato uso dei chorus. A sorpresa lultima traccia viene
ripescata dal repertorio pop tardi 80s dei Voice of the Beehive, band
formata dalle sorelle californiane Tracey Bryn e Melissa Brooke Belland
trasferitesi a Londra. Theres a barbarian in the back of my
car tratta dal full lenght Let it bee(88) ci viene
riproposta in una versione punk oriented, elettrificata e velocizzata, a
tratti schematizzata, ma non per questo impoverita delloriginale carisma.
La missione dei The Dollyrots sembra quella di donare fun, e le loro songs
non sfigurerebbero certamente quali colonna sonora di un bel party estivo
fra qualche inno rocknroll, glam, power-pop, punk e qualche
altra prelibatezza più materiale. Unaltra band da tenere altamente
in considerazione in ottica full-lenght: non si sa mai che dalle parti di
Los Angeles se ne spunti, in un futuro non troppo lontano, un altro Greatest
hits!!! Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
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Vote: 7,5 |