Boarders Official Website
Boarders All Clean For Lies Cover
Artist: Boarders
Location: Italy
Line-up:

E.Casati (vocals, guitar), L.Civardi (guitar), O.Sasso (bass) e R.Agnelli (drums)

Album: All Clean For Lies
Label & Pubblication Year: Demo, 2002
Tracklist: Electric Eyes / Highway To Hell / Dedication / Jihad / Peace Sells / Tornado Of Souls / Victim Of Fate / Musical Death
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Perché buttare 18 € (o equivalenti 35.000 £) nei soliti album di tributo ad Accept, Iron Maiden, Judas Priest ed Helloween, messi sul mercato da majors raschiatrici di fondi e spesso pieni zeppi di covers interpretate da gruppi che c’entrano con gli originali come il cavolo a merenda? (mi pelo ancora dal ridere quando ascolto “Children of the grave” dei Black Sabbath rifatta dai Grave Digger….o esperimenti simili!!). Cari Kids eccovi la soluzione: acquistate il 4° demo dei milanesi Boarders a titolo “All clean for lies” (dopo “Bad mistake” 1990, “Soft fall system” 1993, “Rust of ‘99” 1999) che allegerirà in maniera minore il vostro portafoglio e soddisferà in larga parte la vostra voglia di hard rock, classic & thrash metal covers. Vi ascolterete così 8 inni interpretati in maniera ottima da tutti i membri di una band che ci mette l’anima. Troverete altresì una produzione eccellente (non vi accorgerete facilmente che si tratta di un demo!) . Dopo “Electric eyes”, degli eterni Judas Priest, eseguita in maniera magistrale, arriva il turno di “Highway to hell” targata Ac/Dc che non mi convince del tutto per la scelta di relegare i suoni troppo in secondo piano rispetto alla voce, sminuendola così dell’originaria potenza. Ma subito dopo giù il cappello di fronte all’hard rock di “Dedication” dei Thin Lizzy e di “Jihad”, dei poco conosciuti danesi D.A.D, tratta dall’album “No fuel left for the piligrims” di fine anni ’90. Si prosegue in un tumulto di elettricità con l’accostamento Megadeth di “Peace sells”, “Tornado of souls” e la vecchia “Victims of fate” degli Helloween. Rimanendo di stucco di fronte all’esecuzione sempre precisa e potente, che dona a questi pezzi l’originario e micidiale tiro. Per concludere la ben suonata e strumentale “Musical death” dei Testament della quale non condivido sinceramente la scelta. Secondo il mio punto di vista era possibile inserire in scaletta qualche altro classico del repertorio Boarders come ad esempio “Aces high” degli Irons o “Set the world on fire” degli Annihilator. Fa impressione sapere che questi ragazzi in giro dall’87 sono ancora impegnati con dei demo di cover. Ma bisogna rendersi conto che nella macabra realtà della nostra penisola questa è l’unica maniera per attirare l’attenzione di una buona fetta di persone (secondo voi un locale si riempie di più quando c’è un tributo ai Manowar o agli Irons o quando suonano delle grandissime band che prpongono pezzi che nessuno ha mai sentito?). I Boarders sono in giro in tour e se passano vicino a casa vostra vi consiglio vivamente di non perderveli: E.Casati (Vox, guitar), L.Civardi (guitar), O.Sasso (bass) e R.Agnelli (drums) sono carichi e scalpitanti! Attendo con impazienza la prossima prova in studio del quartetto lombardo che lì vedrà indaffarati con pezzi propri.

Recensione Realizzata da Bruno Rossi.
Vote: 7