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Sembra che a Padova la scena
rocknroll sia più che mai attiva e capace di sfornare
con alta frequenza una serie di bands che potrebbero benissimo tenere botta
a ben più quotati acts stranieri. Ad aumentare il prestigio e le
quotazioni della scena made in nord-est ci pensano i Baby Ruth. Lo fanno
con tutte le credenziali disponibili per accaparrarsi la stima di molti
kidz sparsi sul globo. Il nucleo storico dei Baby Ruth risale al 1988, ma
la band ha raggiunto una certa stabilità solo nel 1999, facendoci
già ben sperare con il precedente mini di 3 pezzi a titolo To
Be(lla). Il qui presente full-lenght autoprodotto a titolo Hi
fi rock n roll mette in luce le capacità di una band matura,
in grado di miscelare in maniera egregia spunti provenienti da generi musicali
assortiti, creando uno stile che potrebbe essere definito come street glam
punknroll. Money è uno dei tanti pezzi da
novanta disseminati lungo queta mezzora abbondante di goduria sonora.
Linee melodiche dalla facile presa, ritmiche pronte a farci muovere e un
gran bel guitar work: una specie di American Heartbreak song con una verve
meno grezza e più tipicamente glam! La ballata acustica a titolo
Right now è davvero ispirata, sicuramente non sfigurerebbe
fra le songs più intimiste di bands quali Kiss e GunsnRoses.
Rosie Line è unaltra chicca giocata sul contrasto
fra un guitar work ispirato agli Ac/Dc e connotazioni glam punk legate alle
conturbanti melodie dei chorus. La sparata e sporca Captain America
fa da preludio a Like toy capace di stamparsi facilmente nella
vostre menti grazie ad un refrain davvero irresistibile. Conclusione affidata
ad altri 2 episodi di altà qualità quali Dirty Rockin
ed I wanna. Hi fi rock n roll poggia quindi su una
proposta musicale originale, fresca e dagli indubbi pregi ma purtroppo evidenzia
qualche piccolo difetto, molto probabilmente legato al low budget a disposizione,
riguardante lopera di packaging e la produzione. Questa breve critica
dovrebbe fare riflettere fans e scienziati musicali vari: se
i Baby Ruth spaccano a low budget, pensate un po quale debordante
album potrebbero produrre se ingaggiati da qualche facoltosa label!? E allora
etichette fatevi sentire questo dischetto scotta fra le mie mani. To Bella,
To Maiala, Ciapa el sardeon!!! Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
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Vote: 7 |