Les Paul Junior
del 1959... Johnny Thunders? Ma no ragazzi, semplice,
Wild JP dei The Wild Week-End. Dopo l'uscita dell'omonima
fatica di debutto, JP ha risposto alle domande del nostro
Roberto Barisone. Ecco come se la vive questo scatenato
trio Salernitano...
Ciao JP, vuoi raccontare la storia
dei Wild Week End? Come è nato questo progetto
e quali sono le vostre esperienze passate ed il vostro
background musicale?
Quando Peppe "Yena" Ferrari, il bassista originario
della band, mi assillava chiedendomi di formare un gruppo
punk, io cercavo di evitarlo. forse dipendeva dal fatto
che lui possedeva un basso - tra l'altro prestatogli
- da soltanto sei mesi, mentre io erano già dieci
anni che suonavo e insomma, per dirla tutta, pensavo
di essere troppo bravo per fare punk con un branco di
ignoranti. tra l'altro in quel periodo stavo suonando
in una specie di hard rock band piuttosto "moderna"
e anche un pò commerciale; una cagata, insomma.
sSa di fatto che dopo che le insistenze diventarono
allucinanti decisi di accettare una prova: avrei fatto
solo quella, pensavo, ed avrei avuto così il
pretesto per mandare Peppe a cagare, una buona volta,
e chiudere l'argomento "gruppo punk". Invece
dopo tre prove registrammo il primo demo; dopo meno
di un mese avevamo fatto insieme uno dei concerti più
belli e catastrofici della mia vita. Ovviamente facevamo
schifo, ma la gente rimase allibita per la furia, i
palloncini sul palco con la scritta "Fuck You"
e le calzamaglie in faccia abbinate ai cravattini di
pelle. Salerno, la mia città, aveva avuto il
suo primo impatto col real rock 'n roll. E non posso
negare di esserne fiero. Quanto alle esperienze passate,
sarebbe veramente lunga: io ho cominciato dal blues
di Muddy Waters e Freddy King, poi sono arrivato alla
psichedelia anni '60, di cui sono veramente un patito;
ma amo anche i Kiss, i Black Sabbath, David Bowie...
I più grandi restano Iggy e i Velvet Underground,
comunque. Gaetano ha suonato funk e disco music anni
70, poi noise, trash metal, dark... Insomma... Vincenzo
viene dal death metal; poi è diventato un beatnik
coi Toni Borlotti e i suoi Flauers (Mysty Lane Records);
noi altri abbiamo tentato una fusione delle sue due
anime e l'abbiamo fatto diventare un batterista punk,
o almeno ci abbiamo provato.
Dal tuo punto di vista la forza
del nuovo album risiede nella qualità dei brani,
nel talento individuale, o piuttosto nell'interazione
fra musicisti?
Mah, non so neanche se quest'album sia veramente forte...
Propenderei per l'interazione fra musicisti, comunque.
Sicuramente quella c'è, perché i The Wild
Week-End sono l'unico gruppo in cui sono mai riuscito
a comporre in sala due pezzi a prova; in genere questa
è la media, se consideri che proviamo una volta
ogni due settimane, nella maggior parte dei casi, ma
anche più di rado in certi periodi. Comunque
le canzoni partono da Gaetano o da me; Vincenzo si limita
a mettere le parti di batteria, quando non gli rompiamo
le palline su come la deve suonare. Lui ha molta fantasia,
anche se è un lavativo.
Che significa essere una band
punk o comunque una band che suona musica propria non
tipicamente legata al circuito Partenopeo? Come descriveresti
la scena locale?
Non ci sentiamo una punk band nel senso tradizionale
del termine... Voglio dire: abbiamo passato i trent'anni,
Gaetano è sposato, io lavoro all'Università,
almeno per ora! Enzo non ha un lavoro fisso... Insomma,
abbiamo altro per la testa e ce ne fottiamo del punk,
sinceramente. Diciamo che è la musica che ci
riesce più facile suonare, il resto sono pippe.
La scena partenopea invece, a mio avviso, è tra
le migliori d'Italia e la gente dovrebbe proprio sbrigarsi
ad accorgersene: Sbirros, Sperms, Fuck Ups, Cessi sono
solo i primi gruppi che mi vengono in mente e sono veramente
forti, con delle ottime idee e un sacco di talento.
Lo giuro! La "scena" ruota attorno allo Slovenly,
un bar di Napoli che amo pietra per pietra. Dio, se
esisti, fà che il locale non chiuda mai, grazie.
L'artwork del vostro nuovo cd
mi ricorda le cover di molti gruppi di fine anni ' 70;
credo sia una vostra influenza
Ovviamente si. Ma la copertina è soprattutto
opera di un nostro grande amico e "fan" (oddio
quanto volevo usare questa parola!): Arturo Brown Barbarisi,
un ottimo grafico e un adorabile rompiballe.
Di cosa amate circondarvi quando
scrivete le vostre songs?
Proprio non te lo posso dire, caro mio.
Com'è stato l'approccio
con il nuovo lavoro? Ci sono state delle differenze
rispetto al passato?
Non direi: l'abbiamo presa come al solito, ossia: "hei
vogliamo andare a spendere un altro pò di soldi
in sala d'incisione? c'è qualche altro pazzo
che ci vuole produrre addirittura un album! Sappiamo
bene a quale pazzo alludo
Cosa ne pensi dei vari programmi
peer to peer e del mondo degli mp3?
Io scarico prevalentemente pornografia; Gaetano non
ha la linea telefonica in casa e Vincenzo usa il PC
solo per i giochi elettronici...
Quali sono i tuoi hobbies e quelli
del resto della band?
La musica, il sesso quando c'è... La lettura
anche, perchè negarlo? sono un fottuto intellettuale.
Come diceva Vasco rossi? "ti piace studiare, non
te ne devi vergognare". Questo comunque vale solo
per me; gli altri due sono piuttosto ignoranti.
Quali sono i tuoi film preferiti?
mah, direi Kubrick, Tarantino... Per la verità
non ho voglia di concentrarmi per darti una risposta
intelligente, tipo "beh, sai, io sono appassionato
del cinema impressionistico tedesco o del neorealismo
italiano o del minimalismo francese...". Per la
verità mi piace Frank Capra e la commedia all'italiana
dei primi anni sessanta. Totò, Fabrizi, De Sica
erano sublimi.
Descrivici i The Wild Week-End
in 5 parole...
Noi - siamo - brutta - gente. quattro parole. bastano?
Quale tipo di strumentazione usate?
E qui casca l'asino. Si perchè io sono un maledetto
malato del vintage. Tutto quello che guadagno lo spendo
in chitarre e ne possiedo un mucchio, signore e signori,
tutte splendide. La mia preferita è una les paul
junior del 1959, come quella di Johnny Thunders buonanima.
Anche Gaetano ha un grande basso, un Rickenbacker bianco
metà anni 70 che fa impazzire il fonico che ci
registra i dischi, e qualche altra cosina niente male.
Gli ampli sono, per quanto mi riguarda, una vecchia
testata Hiwatt dei primi 70 e cassa Marshall: coni da
trenta watt, attenzione; Gaetano usa una testata arcaica
della Montarbo, una roba di cui, credo, anche il suo
costruttore abbia perso il ricordo. Enzo ha una Pearl,
modello di merda, credo, ma tanto non la usa mai perché
quando andiamo in giro a suonare per fortuna troviamo
sempre una batteria, anche se spesso si tratta di "mostri"
peggiori della suddetta Pearl.
C'è qualcosa di cui vai
particolarmente orgoglioso?
La Les Paul Junior del 1959.
Cosa conta di piu' nella vita?
Avere i soldi che mi bastano per stare tranquillo, perdere
un sacco di tempo.
Cosa ti spinge a fare il musicista?
Musicista è una parola grossa per uno che non
ha mai pensato di imparare a leggere la musica. Mi spinge
il fatto che amo fare rumore con la chitarra elettrica.
Sul serio, sembra la classica fesseria ma non lo è.
Se tu dovessi essere ricordato
negli annali soltanto per una canzone, quali vorresti
che fosse?
Quella che ancora devo scrivere. Sinceramente non mi
reputo un grande compositore, vado meglio come chitarrista.
Come cantante, invece, faccio pena.
Dei gruppi con cui avete suonato
quali vi hanno lasciato il rcordo più profondo?
Ancora nessuno con cui abbiamo diviso il palco è
stato all'altezza dei Week-End. E adesso, cari i miei
lettori, odiatemi pure.
Quali bands mi consigli di ascoltare?
I New York Dolls...
Se tu potessi cambiare una cosa
al mondo, quale cambieresti?
Cambierei me stesso in una persona piuttosto ricca di
famiglia. Sembra che il denaro mi ossessioni, in realtà
non lo amo affatto: lo considero solo un viatico per
la felicità.
Cosa pensi della scena musicale
di oggi?
Non seguo i gruppi di oggi, sono troppo calato nel passato.
Insomma, avrò all'incirca duemila dischi a casa,
e quando vado da Gaetano, che ne ha molti più
di me, mi accorgo di non avere ascoltato quasi niente
di quello che è stato fatto.
Come nasce il rapporto con la
Nicotine Records e cosa ne pensate di questa label e
delle altre indie Italiane?
Alberto è una persona appassionata di musica
ed entusiasta di quello che produce. E se così
non fosse mentirei e ne parlerei bene comunque, perché
è il capo della mia etichetta e non ho intenzione
di farmi scaricare; poi chissà chi altri ci piglia...
Le altre labels italiane non le conosco e non saprei
che dire, al riguardo. Il rapporto con la Nicotine è
nato perché Marco degli Human Tanga ha fatto
in modo che nascesse. Gli Human Tanga sono dei ragazzi
splendidi, prima ancora che un ottimo gruppo di death
rock n roll. Però no, amici miei, i ***pini non
ve li faccio.
Saluti finali
Questo è tutto, rockettari. Non perdete mai la
speranza che l'Italia diventi la nuova patria del rocknroll;
non succederà, ma perché smettere di sognare?
I sogni aiutano a vivere meglio, tranne gli incubi del
tipo che ti sfrattano di casa, la tua donna ti tradisce
in una gang bang o uno psicopatico ti apre il culo con
un'impastatrice automatica. Meditate gente, meditate.
Intervista realizzata da Roberto
Barisone.
|