Ok Exploders, gli Switchblade sono da poco fuori con
il loro "Switchblade Serenade" su Perris Records.
Questo è un album figlio di Junkyard, Ac/Dc,
Little Caesar, Four Horsemen, etc., con un' attitudine
sleaze, alcolica e tatuata! Certo, nulla di nuovo sotto
il sole, ma un lavoro capace di sbatterci in faccia
tutta la sua onestà, con gli anni '80 nel cuore
e la rabbia di chi non vuole stare al gioco. Ce ne parla
il singer Ken Anthony!
Ciao Ken, benvenuto
sul pianeta The Rock Explosion. Pronto per parlarci
un po' di te e della tua carriera? So che hai collaborato
con band del calibro di Metallica, Pretty Maids e Merciful
Fate, e che sei stato anche giornalista per diversi
magazines come"Metal Force". Che tipo di lavoro
hai svolto con queste grandi bands? Ci puoi dire quello
che ricordi con più piacere di queste esperienze?
Perché hai deciso di non continuare su quella
strada?
Salve a tutti lì! Ebbene sì, ho dato una
mano alle bands che hai menzionato, sono stato il manager
dei Pretty Maids e dei Mercyful Fate agli inizii delle
loro carriere. Anche io suonavo in una band agli esordi
che si chiamava Merciful Fate, strano no? I Metallica
erano nel mio quartiere quando registravano a Copenhagen.
Sono un buon amico di Lars, lo conosco da anni. Prima
che formasse i Metallica, veniva nel mio appartamento
e insieme ascoltavamo un sacco di heavy metal e roba
del genere. E' divertente per me vederlo in una delle
più grandi rock bands del mondo! Sì, sono
stato anche un giornalista di "Metal Forces"
negli anni '80. Mi occupavo della scena glam-sleazy
di L.A.
Hai vissuto a Los Angeles negli
anni '80, se non sbaglio. Raccontaci un po' quello che
ti è rimasto più impresso di quel periodo
e degli artisti che senza dubbio arai avuto modo di
conoscere allora
Per la verità non è che vivessi in pianta
stabile a Los Angeles. Usavo andare a Hollywood ogni
anno in estate alla ricerca di nuove glam bands, di
concerti e così via. A quei tempi ho conosciuto
molti gruppi, ci sbronzavamo da mattina a sera! Alcune
delle mie bands preferite di allora erano gli Heart
Throb Mob, gli Helter Skelter, i Cherry Street, i Junkyard
e i Little Caesar. Troppe per elencarle tutte.
Come e quando hai deciso di mettere
su gli Switchblade? Ci presenti il resto della ciurma?
Com'è nata l'idea di questo particolare monicker?
E' successo tutto un paio di anni fa. Il mio chitarrista
Thomas e io ci trovavamo a L.A., e mentre ce ne stavamo
a Hermosa Beach a parlare di bands danesi e della tristissima
scena rock dalle nostre parti, ci siamo chiesti come
poter intervenire per risollevare la situazione. E così
abbiamo pensato di creare una proposta tutta nostra,
una sporca e sleazy rock band nelle cui vene scorresse
lo spirito di una volta. Abbiamo iniziato un paio di
settimane dopo. Thomas se ne uscì con il nome
per la band e subito dopo abbiamo trovato il nostro
batterista Frankie e poi il bassista Olsen. Ed ecco
fatto, gli Switchblade avevano visto la luce!
Il vostro debut album "Switchblade
Serenade" è un ran bell'esempio di dirty
Rock'n'Roll. Mi ricorda bands tipo Junkyard, Ac/Dc,
Junkyard, Little Caesar, Four Horsemen, Ac/Dc, etc.
Sei d'accordo su questo punto? In generale quali artisti
ti hanno influenzato particolarmente sin dall'inizio
della tua carriera?
Hai fatto centro! Ammiriamo molto le bands che hai appena
menzionato e sono profondamente influenzato da tutta
la scena degli anni '80. Adoro il glam, davvero. Mi
sarebbe piaciuto suonare in una glam band, ma non ho
mai avuto la voce adatta, insomma non sono quel tipo
di persona che se si mette a fare una cosa che non sa
fare. Capisci cosa voglio dire, vero? Comunque amo la
parte sleazy di quella scena, credimi, è vero,
come è vero che sono il cantane degli Switchblade!
So che la gran parte delle composizioni
contenute in "Switchblade Serenade" sono stata
concepite nel cuore della notte! Ce ne vuoi parlare,
che tipo di processo compositivo usate principalmente
tu e Thomas Lock?
Sì è vero! Thomas aveva sparato al massimo
il volume delle casse nel bel mezzo della notte e aveva
registrato i riffs! Era uscito totalmente di senno.
A un certo punto decise di chiamarmi: "Hei bello,
che ne dici ti piace questo riff?", e io stavo
dormendo, così gli ho risposto: "Sì
amico, vai così!". Talvolta lo richiamavo
per dirgli: "Ho avuto questa idea, lavoraci su
ok?" Così lui è riuscito a comporre
alcuni pezzi in appena un paio di giorni.
Perché avete deciso di
registrare la cover degli Holocaust "Smockin Stacks"?
Come mai ti piace tanto? Se non sbaglio il titolo è
cambiato rispetto all'originale
Mi è sempre piaciuto quel pezzo, è davvero
una cool rock'n'roll song. E poi, come ho detto prima,
io e Lars (Ulrich, batterista dei Metallica, N.d.T)
avevamo l'abitudine di ascoltare un sacco di pezzi metal
a casa mia, e uno dei miei preferiti tra quelli era
appunto "Smokin' Valves", questo è
il titolo originale a proposito. Noi l'abbiamo modificato
trasformandolo in "Smokin' Stacks".
A quanto vedo siete particolarmente
innamorati dei tatuaggi. Per questo avete scritto "Tattooed"?
Quando è nata la tua passione per quest'arte?
C'è un tatuaggi al quale sei più legato?
Hey, hai mica qualche tatuatore coi fiocchi da suggerirci?
Sono un vero e proprio amante dei tatuaggi, ecco il
perché di un pezzo come "Tattoed".
E' dedicato a tutti i bastardi tatuati là fuori!
Non ricordo a quando risale il primo che ho fatto, ma
sono legato alla maggior parte di quelli che ho addosso.
Mi piacciono molto quello dei Guns'n'Roses, o quelli
dei Motley Crue e di Dr.Feelgood, anche quello dei Faster
Pussycat e ovviamente quello degli Switchblade. Un bravo
tatuatore? Thomas, il mio chitarrista è in gamba,
non sto scherzando.
Come mai avete deciso di scrivere
un pezzo come "Sentenced" sulla pena di morte?
Siete pro o contro la pena capitale?
"Sentenced" è davvero venuta bene.
Thomas l'ha composta tutta da solo, è venuto
da me e me l'ha fatta ascoltare. Mi è piaciuta
subito. Se sono pro o contro la pena di morte? Dipende.
Per esempio uno che violenta e uccide donne e bambini
secondo me si merita la sedia elettrica!
Ken, cosa ci puoi dire su "Fade"
(fonte di ispirazione, test etc.). Mi sembra una bluesy
ballad in cui mostri il tuo lato più tenero...
"Fade" è stata ancora un'idea di Thomas,
è un pezzo su una sua ex. E' vero, è più
bluesy, ma io sono anche molto affascinato dal southern
rock di Molly Hatchet, Outlaws, Doc Holliday, etc..
Sul nostro prossimo cd avremo una bella sleazy blues
song!
La mia canzone preferita dell'album
è "Live It Up". E' un fottuto rock'n'roll
anthem!
Sono contento che ti piaccia "Live It Up".
E' pienamente una sleazy rock'n'roll song.
Come siete riusciti a ottenere
il contratto con Perris Records? Che ci puoi dire a
riguardo?
Abbiamo firmato per Perris Records, perché a
Tom piacevamo molto. Lui è il proprietario della
label, e siamo amici da molti anni. Suonavamo insieme
negli anni '80, lui militava nei Cherry Street.
Come stanno andando le vendite
del vostro debut album?
Non so per certo quanti cd abbiamo venduto, ma finché
facciamo felice la gente con la nostra musica, siamo
soddisfatti! Potete trovare i cd in tutta Europa, e
nel caso aveste problemi per averli, fatemelo sapere.
Cosa c'è nei progetti
degli Switchblade? State programmando un tour?
Il nostro futuro? Bè, spaccheremo le chiappe
a tutti e mostreremo a tutti questi fighetti che il
rock'n'roll è ancora vivo! Probabilmente saremo
occupati tra un po' per un breve tour. Al momento stiamo
lavorando al materiale per il nuovo cd. Abbiamo anche
aggiunto un altro chitarrista alla band, un vero sleazy
rocker, un puro bastardo ve lo assicuro!
Ken, credo di conoscere un pochino
della scena hard rock & metal delle tue parti. Mi
piacciono molto Pretty Maids, Push, D.A.D., Hellroute
16, The Defectors, Loomp, etc. In che condizioni versa
il panorama rock attuale danese? Hai qualche conterranea
cool band da suggerire ai nostri lettori?
La scena danese fa schifo per la gran parte. Abbiamo
poche band di buon livello qui, come per esempio i Force
Of Evil di Hank Sherman e Michael Denner dei Merciful
Fate. I Pretty Maids stanno ancora andando bene, i D.A.D
pure e pochi altri ancora. Non sto dicendo che attualmente
siamo quanto di meglio di nuovo ci sia in giro, ma la
verità è che qui purtroppo ha preso piede
troppa di quella robaccia techno, pop e rap.
Come trascorri il tempo libero?
Hai ancora qualche sogno da realizzare di cui ci puoi
parlare?
Amo trascorrere il tempo libero con i miei amici più
cari e con mio figlio. Sono divorziato
qualche
ragazza carina in ascolto? (Ride, N.d.T.). Per quanto
riguarda il mio sogno ancora da realizzare, bè,
mi piacerebbe far uscire un secondo disco con gli Switchblade,
andare in tour e spaccare il culo!
Se potessi cambiare il mondo,
cosa faresti per prima cosa?
Ken: Di sicuro cambierei un mucchio di roba, ma al momento
non mi va di parlare di politica.
Ken, cosa ne pensi di internet
e della diatriba sullo scambio di musica on-line?
Ken: Credo che sia una cosa positiva scambiarsi del
materiale, ma di certo preferirei che la gente comprasse
i cd originali. Vedete, io e Thomas abbiamo sborsato
del denaro per registrare il nostro album, e di certo
pagheremo per registrare il successivo, perciò
per favore, non copiatelo, ma compratelo!
Pornostar e drink preferiti e
la tua personale top 5 albums di tutti i tempi...
Ken: Pornostar preferita? Io, naturalmente! Scherzo,
no non ne ho nessuna per la verità. Mentre le
mie bevande preferite sono birra e vodka. Top 5 albums,
wow, questa sì che è dura! Dunque vediamo
un po'
direi: Pretty Boy Floyd con "Leather
Boys With Electric Toys", Little Caesar con il
loro primo album, Junkyard con l'omonimo "Junkyard",
gli Uriah Heep con "Demons And Wizards", i
Warrant e il loro primo lavoro. Eh
è difficile,
c'è tanta di quell'ottima roba degli anni '80!
Ken, abbiamo terminato le domande.
Grazie mille per l'intervista e se vuoi puoi dire ancora
qualcosa ai nostri lettori.
Ken: Prima di tutto, grazie Bruno per il tuo appoggio
e per il tempo che mi hai dedicato. Vorrei però
approfittare per ringraziare anche tutti i nostri fans.
Grazie a tutti voi ragazzi e ragazze, continuate così
e mi raccomando comprate i nostri cd, okay!
Intervista realizzata da Bruno
Rossi
Traduzione e supervisione di Margherita
Realmonte
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