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Lincoln De Grace 1
Lincoln De Grace 2
Lincoln De Grace 3
Wild Guys On Tour!!!

“Wild child”, l'ultima fatica sul breve tragitto dei The Sweetbacks, si è preso il mio cuore in 3 o 4 ascolti! Sono svedesi, ma non si direbbe più di tanto…genio, rock’n’roll e un’anima 70’s che permette alla loro proposta musicale di fare un notevole salto di qualità. Come potevo esimermi dal contattare lo spericolato frontman Lincoln De Grace!? Bene ecco a voi che mi ha detto uno scatenato, giovane, arrabbiato ribelle...

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Gli Sweetbacks nascono sulle ceneri degli L.A. Hotsluts! Cosa ami particolarmente ricordare di quel periodo?
Quando abbiamo colpito la scena di Karlstad, la nostra città, per la prima votla, eravamo dei ragazzini in cerca di adrenalina, pieni di si sé al 110%, che volevano essere visti e sentiti. E’ stata la naturale evoluzione che nasce dal semplice ascoltare musica e buone bands fino a suonare. Molti di onoi ascoltavano musica Punk ed avevano proprio appena scoperto la potenza del rock n’roll. Dietro questa attitudine comunque c’è molta serietà nei testi e nella musica, da sentire. Tutte queste emozioni sono scaturite col tempo, dal fatto che ravamo differenti tra di noi. Volevamo esprimerci suonando potente musica Punk Rock. Può sembrare che i testi fosser roba profonda, ma in realtà non lo erano. Ok, abbiamo spiegato cosa intendevamo con quei pezzi, ed avevano anche dei titoli divertenti: We kicked god down to hell, New media whore, Rebell, One way ticket to Amsterdam e All in the name of alcohol. Eravamo una punkrock band rude e merdosa che non è mai stata capita. Ciò che amo diq uel periodo è che i nostri concerti erano forti, ci siamo fatti un sacco di risate e abbiamo pazzeggiato tanto. Ma la cosa migliore è che in quel periodo abbiamo sviluppato la nostra visione di musica rock.

Poi dopo un anno di gigs gli L.A.Hotsults si sciolsero e sulle loro ceneri nacquero gli Sweetbacks. Come mai siete arrivati a questa decisione e perché avete deciso di formare gli Sweetbacks spostando la vostra proposta musicale su un suono più pesante influenzato da Black Crowes, MC5, The Faces etc.?
Per due ragioni principalmente. La prima è che The Count, che aveva scritto il 50% della musica fino a quell momento, aveva iniziato ad ascoltare molto Grunge e quella roba lì. Io e Abs (Cobra) eravamo invece molto più interessati al Rock in quel momento. Ascoltavamo continuamente Guns N´Roses, Rolling Stones, MC5, Stooges, Kiss e gruppi svedesi come Hellacopters e Backyard Babies significavano molto per noi, anche se l’interesse nei confronti di questi ultimi due gruppi è scemato nel corso degli anni. Ci hanno indicato la retta via come gli altri nomi che ti ho menzionato e siamo rimasti molto impressionati da loro, ma era all’inizio che essi erano grandi. Un altro buon gruppo svedese sono i Mando Diao. I Guns N’Roses inoltre sono l’influenza più importante per gli Sweetbacks, anche se non sempre musicalmente suoniamo come loro, ad ogni modo puoi constatare tu stesso l’aggressività e la nostra capacità di dare bei calci in culo. In poche parole… we wanted to rock!

Dalla nascita degli Sweetbacks all’ultima produzione, ci sono in mezzo un bel po’ di guai legati a vari avvicendamenti riguardanti la line-up! Sai che fine hanno fatto i vostri ex-chitarristi Robban e Chris, ci vuoi raccontare, un po’ meglio, le vicende di autodistruzione che ve li hanno fatti perdere per strada?
E’ risaputo che trovare una line up che funzioni è difficile. Con le formazioni precedenti non siamo riusciti a trovare il sound che cercavamo, e non ci trovavamo neanche bene assieme come band. Robban ci ha lasciati perché null’altro che problemi da dare alla band. Era un tipo figo, ma quell’anno si è ritrovato nella merda ed ha dovuto cambiare aria per un po’, lasciò il paese. Adesso suona blues ed ha una vita più facile. Anche Chris era un ottimo ragazzo, ma in quel momento non era ciò che cercavamo. Era piuttosto timido, e la cosa non ha funzionato come speravamo. Oggi suona la chitarra nei Silverwings e nei Yellow Bright, due ottime bands della nostra città, Karlstad.

Ascoltando gli mp3 tratti dai vostri precedenti demo (disponibili sul vostro sito) e paragonandoli all’ultimo “Wild child” mi è sembrato che la vostra tendenza si sia spostata verso un sound più maturo, complesso influenzato da Rolling Stones, Quireboys e Hanoi Rocks. Che ci racconti a riguardo di questa mia impressione e che importanza ha avuto la partecipazione di Slim Kim (il nuovo chitarrista) al songwriting?
E’ naturale per una band sviluppare il proprio sound ad ogni nuova uscita. Non cambiare le cose, ma sperimentare e costruire un paio di nuove torri. “Wild Child” suona proprio come noi vogliamo, ma ora abbiamo sviluppato ancora altro materiale interessante che sarà incluso nel nostro prossimo lavoro. E’ buono avere due menti coinvolte nel songwriting. Kim ha delle idee molto interessanti, ed alcune volte le elaboriamo insieme, anche se io ho scritto il 70/80% del materiale pubblicato fino adesso, testi e musica. Un’altra cosa interessante è che sul nostro prossimo disco abbiamo una sorta di ballad, Kim l’ha scritta quasi tutta lui e parla delle difficoltà dell’amore…(ride).

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Anche l’operato di Danny (organ, piano, harmonica) è molto evidente sull’ultimo lavoro! Come è avvenuto l’incontro con questo straordinario artista?
Beh, io , Mange e Danny abbiamo studiato musica insieme. Volevo un pianista/organista nella band e l’abbiamo chiesto proprio a lui, che era davvero eccitato. L’abbiamo invitato a jammare con noi per circa un mese e gli abbiamo detto che non eravamo sicuri se sarebbe stato preso nella band. Poi ce ne siamo dimenticati, ed improvvisamente lui era nella band! Ahahah, il bastardo si è unito a noi prendendoci alle spalle. Dà un grande contributo alla band, e suona anche l’armonica! E’ il più giovane di noi e per questo lo chiamiamo Little Daniel.

Lincoln, veniamo alla tua particolare timbrica! Tu usi la voce in maniera molto “pulita” a differenza di molti tuoi colleghi! Quali sono i singers del passato e del presente che stimi maggiormente e quelli che ti hanno particolarmente influenzato?
Posso cantare in maniera molto chiara ma posso farlo anche con un tono molto sporco e rauco. E’ buono essere capaci di cantare in modi differenti, ma la cosa più importante è che alla fine il tutto suoni come il mio personale modo di cantare. Sono molto soddisfatto della mia voce e posso solo sperare che migliori ancora con l’andar del tempo… proprio come il vino, ahahah! E’ difficile trovare bravi cantanti. Quando ascolto bands piccole, posso trovarne di decenti, ma solitamente è sempre il cantante a fare schifo. Alcuni ce l’hanno alcuni no. Amo Steven Tyler, Chris Robinson, Sebastian Bach, il “vecchio” Axl, Robert Plant e Josh Todd dei Buckcherry.

La song “Wild Child” è davvero un anthem fantastico, non riesco più a levarmela di dosso! Come vi è saltata fuori questa trovata? Dimmi un po’, di cosa parla precisamente?
Wild child è una tipica canzone della serie “Non me ne frega un cazzo delle tue regole”. L’anthem di un teenager ribelle. Parla di fare ciò che vuoi quando la gente prova a controllarti. Libera la bestia che è dentro di te!!

Lincoln, un giorno sei nato e dopo un po’ hai scoperto di essere svedese, eppure non si direbbe da come suonate! Voglio dire, molte bands svedesi tendono ad assomigliarsi, mentre la vostra proposta è abbastanza “originale” e differente! Condividi questa mi opinione? Credi che questa particolare qualità vi agevoli oppure tenda a lasciarvi ai limiti della grande scena?
Puoi dire che suoniamo musica inglese o Americana perchè è lì che è nato tutto. Come tante alter bands proviamo a suonare quella musica, ma con un tocco tutto nostro, sperando di piacere alla gente. A noi piace, e la cosa più importante è questa. Se pensi che la nostra musica spicchi tra quella delle altre bands è perché probabilmente noi siamo più intensi nel nostro modo di realizzarla. E’ realizzata per colpirti la seconda volta che premi il play per riascoltarla. Inoltre penso che abbiamo delle buone songs, e credo sia la cosa più importante quando hai a che fare con la musica. Molte bands cadono proprio su questo punto, finendo con il non avere canzoni sufficientemente buone e personali.

Avete già pronto qualcosa di nuovo, che bolle in pentola! Ci vuoi fare qualche anticipazione sul vostro futuro?
Ora stiamo provando e scrivendo nuovo materiale. Abbiamo parlato con la Nicotine Records per la realizzazione di un full lenght e ci stiamo lavorando. Speriamo di finirlo in dicembre, così la Nicotine lo publicherà ad inizio primavera ed inizieremo a girare in concerto. In italia, ma anche in Germania, Danimarca, Olanda ecc... Abbiamo in programma un grande concerto in Norvegia molto presto tra l'altro. Abbiamo vinto un concorso assieme ad altre due bands e andremo in Norvegia per le fasi finali. Sarà registrato, e io voglio vincerlo! Siamo stati votati miglior live band della nostra città, così andremo lì con le nostre pistole cariche e pronte a sparare. Abbiamo anche alcuni piani per uno split single e cose del genere.

Siete una delle migliori band che mi sia capitato di ascoltare ultimamente! Non c’è qualche altra etichetta che vi ha messo gli occhi addosso? Lincoln spiegaci perché gli Sweetbacks sono e saranno una grande band: “dai voglio un bel proclama”!
Hehe.. Abbiamo trattato con molte label. La Dead beat da L.A. era interessata tra le altre. Inoltre stiamo guardando ad una possibile collaborazione con la Nicotine Records. Siamo anche molto interessati alle label svedesi, perché lavorare con loro sarebbe senz’altro più facile. Perché una casa discografica dovrebbe interessarsi a noi è semplice, siamo proprio come una band dovrebbe essere… Affamati, favolosi, bellissimi giovani in cerca di adrenalina. Ci faremo il culo per riuscirci. Amiamo la musica ed amiamo suonare dal vivo. Non abbiamo paura di fare le nostre cose onstage, prendiamo la nostra musica molto seriamente e ci divertiamo molto facendolo. Forse siamo pazzi a dire questo, ma secondo il nostro punto di vista non ci sono molte demo bands come noi, e sarebbe stupido toglierci gli occhi di dosso solo perché bruciamo come il fuoco.

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Adesso che ci penso c’è una cosa che vi unisce ad una altra band Svedese! Il vostro sito ha delle illustrazioni molto simili a quelle interne all’album “Total 13” dei Backyard Babies! Pura casualità oppure c’è qualcosa in più?
Non abbiamo alcuna connessione con I Backyard Babies eccetto che forse entrambi amiamo il Glam Rock. Abbiamo avuto un periodo in cui eravamo Glam, ma ora siamo semplicemente ciò che siamo… gli Sweetbacks! Quando suoni musica Rock volente o nolente hai un’immagine.We don´t have a connection to Backyard Babies exept that we both probobly like glam rock. We had a period when we were glam but now we just are the way we are.. The Sweetbacks. Nella storia del Rock e del Punk I trend sono stati sempre malvist da coloro che si vestivano in maniera differente. Noi sembriamo semplicemente ciò che vogliamo sembrare, e se somigliamo a qualcuno non ci importa. Siamo gli Sweetbacks e proviamo ad essere fighi come Ron Wood, ma è difficile, lo sai! (ride).

Aspetta un po’, voi provenite da Karlstad, anche i Mama Kin provengono dalla stessa città! Conosci questi ragazzi e che ne pensi di loro?
Abbiamo suonato per un po’ pensando di essere l’unica rock n’roll band in città al momento. C’era dello Stoner Rock ed altra roba, ma noi eravamo l’unico gruppo di Rock puro. Poi i nostri amici formarono i Mama Kin e costruimmo una scena. In quei giorni eravamo molto radicali. Ci siamo divertiti molto a fare concerti insieme e abbiamo fatto anche tanti parti alcolici. Ci sono alcune altre rock bands a Karlstad, ma non saprei dirti cos’è che stanno combinando, comunque se vuoi qualche nome ti accontento: Silverwings, Ben Dovers, Mama Kin e The Rash. Loro sono cool, ma noi li prendiamo a calci in culo, haha!! Scherzo ovviamente.

Se io vengo in Svezia penso di trovare una popolazione di rockers e soprattutto un sacco di ragazze bionde disponibilissime! C’è qualcosa di sbagliato nella mia immaginazione? Sei già stato in Italia? Che ci racconti a riguardo…
Hai ragione riguardo alle donne!! Per quanto riguarda I rockers non lo so, ma le donne sono senza dubbio le più carine del mondo. Karlstad è infatti la città con le ragazze più belle, ameresti vivere qui! Sono stato in Italia e anche in tutto il resto d’Europa. Mi piace la natura in Italia, in Spagna e in Francia, amo le emozioni di questi paesi. Inoltre mi piace il buon vino, così è sempre ottimo viaggiare in Italia. E le donne italiane ci piacciono molto! Ho sentito dire che c’è anche una bella scena giù da voi, la gente apprezza i gruppi che suonano e ci sono parecchi posti in cui farlo. People rocks in Italy…almeno questo è ciò che ho sentito dire. In Svezia la gente è abbastanza timida (tranne quando è ubriaca) e a volte è molto difficile rompere il ghiaccio.

Se vuoi già mettere le mani avanti per quando verrete dalle nostre parti spiega alle ragazze italiane perché dovrebbero passare una notte con gli Sweetbacks! Poi spiegagli chi all’interno della band è più abile negli affari di sesso…
Haha... Direi che abbiamo tutti delle mazze di 30 cm!! No, strizzerei l’occhio, farei una battuta e sussurrerei qualcosa di segreto nelle loro orecchie. Che domanda divertente! Non c’è dubbio che il più capace sia io, Lincoln, ma siamo tutti davvero pazzi con le regazze. Specialmente Little Daniel, lui sì che sa com’è che si tratta una donna.

Adesso voi dite di essere “Young, hungry, restless, rebellious and out of control”. Una indovina vi dice che se per i prossimi 3 mesi non sarete astemi, tranquilli e in totale controllo delle vostre condizioni psichiche e fisiche un giorno uno di voi salirà su un auto sportiva condotta da Vince Neil in stato di ebbrezza! Che fate?
Beh, se è scritto nel destino è giusto che accada. Qualunque cosa può accadere in ogni momento. Puoi attraversare la strada e venire investito da un’auto. Non puoi preoccuparti di tutte queste cose, ma a volte è giusto fare un passo indietro. Ad ogni modo penso che tutti noi abbiamo nove vite, come un gatto!

Okkey dopo questo dilemma esistenziale direi che l’intervista può dirsi conclusa! Spazio liberi ragazzi, concludete come meglio vi pare e long live rock’n’roll!
E’ stata un’intervista molto fica, grazie Bruno! Ascoltateci, e se vi piacciamo, spargete la voce. E se non vi piacciamo, beh, chiudete quella cazzo di bocca! Se tutto va bene ci vedremo quando saremo in Italia. Stay cool! Over & out, Lincoln De´Grace.

Intervista realizzata da Bruno Rossi
Traduzione realizzata da Margherita Realmonte.

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