Con l'advance
di Rocket Ride i The Pocket Rockets si sono segnalati
come una band originale e valida, capace di attingere
dal passato senza per questo finire schiacciata dai
clichè. Ecco cosa a detto un disponibilissimo
Jo (bass player) alla nostra Rocknursey Olivia.
Jo, spiegaci chi sono i Pocket
Rockets e quanto sono cambiati in questi anni...
Jo: Siamo una band
costituita da persone che hanno già avuto negli
anni passati numerose e variegate esperienze musicali
e ora si sono ritrovate tutte nel gruppo migliore di
cui ciascuno di noi abbia mai fatto parte. I cambiamenti
che ci possono essere stati si riferiscono senza dubbio
alla formazione, ma credo che ciò sia fisiologico,
soprattutto appena una band viene assemblata, ma anche
al songwriting e alla produzione, e qui si tratta semplicemente
di "crescita". E posso dire che siamo solo
all'inizio... il meglio deve ancora assolutamente venire!
Vuoi presentare ai lettori di The Rock Explosion la
vostra ultima fatica: "Rocket Ride"?
The Dude: Volevamo
fare qualcosa che fosse un po' diverso dallo stereotipo
glam, che fondesse una certa parte delle influenze di
tutti noi, che sono disparate, cercando di trovare un
nostro stile senza scopiazzare, e direi che che ci siamo
riusciti. Ci sono pezzi più movimentati ed articolati,
altri più diretti ed immediati, una ballatona
da accendini accesi e tre cover che abbiamo cercato
di reinterpretare con lo stile dei brani nostri... E'
stato un processo naturale e, malgrado i differenti
generi che ci hanno attribuito (glam, street, hard rock,
pop), mi sembra sia possibile trovare un filo conduttore
a tutto il disco...Semplicemente Pocket Rockets :)
Tra l'altro curiosando nella retrocopertina
del cd, mi è saltato all'occhio il nome di Lizzie
Grey (fondatore dei London insieme con Nikki Sixx) tra
i ringraziamenti. Jo, ci vuoi parlare dei contatti che
hai avuto con lui e dei rapporti con gli Spiders&Snakes?
Jo: Beh, diciamo che una
volta che viene stabilito che una cover verrà
registrata e pubblicata, per una questione di educazione
cerco sempre di contattare l'autore per comunicarglielo
e chiedergli se possa avere qualcosa in contrario. In
questo caso sono riuscito a entrare prima in contatto
con Marty, il bassista dell'attuale formazione degli
Spiders & Snakes, che mi ha poi presentato a Lizzie.
Oltre a essere stati fin da subito entusiasti dell'idea
e ad avere in seguito apprezzato molto la nostra versione
di "Nobody loves you like I do", siamo rimasti
regolarmente in contatto via mail, e saremo il gruppo
di spalla della band nella loro prossima tourneè
europea (Svezia e zone limitrofe), che dovrebbe avvenire
una volta terminate le registrazione del loro nuovo
album.
Ho notato che ci tenete a sottolineare
che nel vostro cd sono presenti, oltre ai vostri brani,
"3 oscure covers accuratamente selezionate".
A cosa è dovuta la scelta di queste tre canzoni
volutamente non famose?
Jo: Noi riteniamo che nel
momento in cui si intende ri-registrare un brano scritto
da altri su un proprio disco, questo debba essere qualcosa
che, per un motivo o per l'altro, era "passato
inosservato" in prima istanza. In quest'ottica,
quindi, incidere una cover significa voler anche offrire
il proprio tributo a bands che per noi rappresentano
qualcosa ma che non hanno avuto il successo che meritavano.
E' un concetto che ci piace, quindi penso che rimarrà
una costante anche nel futuro.
The Dude: E' una questione
di gusti che prevale sulla fama...Inoltre trovo sia
più interessante confrontarsi con brani meno
conosciuti che con hit coverizzate da mezzo mondo. I
pezzi che abbiamo scelto sono tutti stupendi e ci siamo
divertiti un sacco a registrarli ed a suonarli...Direi
che basta ed avanza...
E riguardo ai vostri pezzi? Come
nasce una canzone dei Pocket Rockets?
The Dude: Fondamentalmente
da un' idea che qualcuno di noi ha, che magari sviluppa
per proprio conto fino ad un certo punto e poi propone
agli altri.
Craig: Poi quando siamo
tutti assieme proviamo il pezzo dando suggerimenti a
chi a scritto la base, che alle fine prepara una versione
'finale' della musica. Dopo, l'autore della musica base
e Alex lavorano su una melodia: quando siamo a posto
con la melodia scrivo io le parole.
The Dude: In realtà,
poi, non c'è comunque niente di definito, ogni
brano ha una storia tutta sua...
Come vedete il panorama musicale
attuale? Ci sono band attuali a cui vi ispirate?
Craig: Personalmente
io sono un 'classic rock man' o 'bluesman', preferisco
la musica degli anni 70 e in parte degli anni 80. La
sensazione che ho io è che non esista piu' molto
di quello spirito...
The Dude: Business, soldi,
un vero schifo...ci sono eccezioni naturalmente ma raramente
sono visibili al "grande pubblico" che consuma
musica al pari di un prodotto commerciale.. Sinceramente
non mi ispiro a nessun gruppo in particolare, ma a livello
inconscio sicuramente le mie radici sono da ricercarsi
nei 70-80...
Jo: Io invece vengo dal
punk e dalla new wave, e ho quindi un approccio molto
più pragmatico e disincantato. Anche se a livello
di ispirazione come "filosofia" di gruppo,
ci vedo molto vicini a band come Mott The Hoople o Guns'n'Roses.
E non mi sto riferendo al suono, ci terrei a precisarlo.
E in Italia? Le rock'n'roll bands
stanno crescendo come funghi. Come vedete questa rinascita
del genere e che rapporti avete con la scena musicale
italiana?
The Dude: E' bello che
ci sia gente che suona ed abbia qualcosa da dire ed
è ancora meglio che lo faccia con del sano rock
ma non per questo si deve prendere tutto per oro colato...bisogna
valutare caso per caso, senza cavalcare l'onda... Abbiamo
avuto una fruttuosa collaborazione con Harry Kill Kill
degli Hollywood Killerz e speriamo di poter continuare
a suonare assieme con gente tosta, ma non vedo comunque
una scena compatta in Italia...
Jo: Harry è un grande!!!
Gli auguro di raccogliere un giorno tutto quello che
si merita perchè è un ragazzo d'oro. E
comunque si, c'è sempre stata una "scena
italiana" dagli anni del beat passando attraverso
il Great Complotto di Pordenone dell'80 e arrivando
ai giorni nostri, ma sempre troppo divisa, inconcludente
e minata da gelosie, invidie, etc..
Mi togliete una curiosità?
Come è nato il vostro moniker?
Jo: Cercavo un nome che
avesse prima di tutto un "suono" particolare...
e quindi l'assonanza fra le due parole è stata
utile in questo senso. Poi quando ho scoperto che Pocket
Rocket è una famosa marca di vibratori negli
U.S.A. non ho proprio resistito... in fondo... sia nel
"loro" caso che nel nostro, l'obiettivo è
quello di fornire la... massima soddisfazione!!!
Quali sono i dischi che ritenete
fondamentali?
The Dude: Tutti quelli
che mi piacciono, nessuno escluso...le classifiche le
lascio a MTV...
Craig: Ce ne sono diversi
ma velocemente... Pink Floyd "Dark side of the
Moon", Kiss "Alive I"I, Jimi Hendrix
"Electric ladyland", The Clash "London
Calling". Jo: Uuuuh...
tantiiii... ti cito qualche gruppo così si fa
prima... New York Dolls, Mott The Hoople, Kiss, Faces,
Aerosmith, Motley Crue, Poison, Ratt, Hanoi Rocks, Guns'n'Roses....
e decine di altri!
A questo punto cosa riserva il
futuro ai Pocket Rockets?
The Dude: Suonare in giro
il più possibile per promuovere il disco e divertirsi
come pazzi sopra un palco.
Craig: Produrre un 'Top
10 Hit', diventare miliardari e poi fare quello che
cazzo vogliamo!!
Jo: Ehm... magari!! Più
a breve termine, posso elencare la partecipazione a
due-tre nuovi cd fra compilations e tributi, la negoziazione
attualmente in corso sui diritti del nuovo cd in alcune
nazioni estere, sapete pare che qui in Italia abbiano
tutti il braccino corto...Ed ovviamente concerti, concerti,
concerti.
Cosa vuoi dire ai lettori di The
Rock Explosion e soprattutto a tutti i fans che vi seguono?
The Dude: Fatevi una buona
birra e continuate a seguirci, non vi deluderemo!
Craig: Se siete capaci
a suonare o cantare, mettete su presto un gruppo e non
smettete mai!!!
Jo: Se quello che avete
letto, e eventulamente sentito, vi è piaciuto,
ditelo agli amici!! Se non vi è piaciuto... fatevi
i cazzi vostri!! (ride)
Intervista realizzata da Olivia
Balzar.
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