I Piss-Ant
al completo ci raccontano le loro selvagge avventure
on stage, le loro preferenze musicali e dipingono il
loro mondo di provocazione! C'è spazio pure per
i ricordi di un passato nelle Vixen, a voi la parola
ragazzi
Salve ragazzi, credo proprio
che si possa dire che ormai siete sulla scena da un
bel po'. Ma quali sono state le esperienze musicali
di ciascuno di voi prima dei Piss-Ant? Per esempio,
Amy, so che nella tua carriera ti sei imbattuta addirittura
nelle Vixen. Puoi raccontare com'è andata a tutti
quelli che non ne avevano idea?
Amy B.: La mia avventura
con le Vixen è durata decisamente poco. Nel 1991
la loro bassista Share e la cantante Janet se ne andarono
per dedicarsi a un altro progetto. La chitarrista, Jan,
e la batterista, Roxi, volevano però continuare
a tenere in vita la band, così presero una nuova
cantante, Jackie, e me come bassista. Ho fatto parte
delle Vixen per meno di un anno prima che tutto andasse
a monte. Nel 2001 sono stata contattata per il loro
reunion tour. Ho fatto delle prove ma alla fine ho dovuto
rinunciare perché i Piss Ant avevano organizzato
un tour nello stesso periodo.
Josi K.: La musica è
sempre stata e sempre sarà una parte fondamentale
della mia vita, in qualche modo. Potrei perfino vedermi
bene come una spietata manager. I miei genitori facevano
parte di una band quando ero bambina, e questo significava
viaggiare in uno school bus, proprio come una specie
di scombinata Partridge Family. I miei davano davvero
un sacco di feste. Insomma una Partridge Family, ma
mooolto più tosta! Così sono stata tirata
su in un clima un po' fuori di testa e mi sono ritrovata
con un microfono in mano in tenerissima età.
La mia prima band è stata un gruppo punk al liceo,
chiamata Society In Decay.Mio padre mi comprò
un basso, che ho ancora e che non so ancora suonare!
Dave F.: Credo che per
me la musica sia una ragione di vita. Non l'ho mai considerata
solo un' alternativa, ma conosco molta gente che ha
smesso di suonare. Non è facile amare talmente
qualcosa che il più delle volte non ti aiuta
nemmeno a pagare le bollette!
Jeff D.: Personalmente
sono stato abbastanza fortunato da essere cresciuto
a New Orleans, dove ho iniziato a suonare molto giovane,
così posso dire di poter vantare un tipo di apprezzamento
profondo per la musica come forma d'arte, sin dall'adolescenza.
La musica è sempre stata la forza trainante della
mia esistenza. E' la mia chiesa.
Come vi siete ritrovati assieme
nella band? Quando e perché sono nati i Piss-Ant?
Amy B.: Dave e io eravamo
insieme in un'altra band mentre lui era già nei
Piss Ant con Josi. Il caso ha voluto che il bassista
originale dei Piss Ant se ne andasse e così sono
subentrata io. Jeff invece l'abbiamo incontrato davvero
per caso. Si è infilato in casa mia con amici,
pensando ci fosse una festa, ma aveva sbagliato indirizzo.
Siamo però rimasti in contatto dopo quell'episodio
e così, quando i Piss Ant dopo un po' di tempo
hanno avuto bisogno anche di un nuovo batterista l'abbiamo
chiamato.
Josi K.: Dave! Spiega tu
com'è andata, tu ed Amy in realtà ve la
intendevate
Dave F.: No, ci siamo incontrati
tutti in un bordello dove Josi ed Amy stavano lavorando.
Sto scherzando, siamo stati solo io e Jeff che ci siamo
incontrati in un bordello come clienti. Però
è vero che Amy e Jeff suonavano in un'altra band.
Josi e io (assieme al precedente bassista) abbiamo fondato
i Piss Ant. Ma il momento che considero di nascita ufficiale
della band è stato quello in cui si sono aggiunti
Amy e Jeff, circa tre anni fa, poco prima di realizzare
il nostro primo album. Si può dire che appena
loro sono arrivati siamo entrati in studio.
Jeff D.: Ho iniziato come
rimpiazzo per qualche show, ma mi sono divertito così
tanto con questi matti che ho deciso di restare e iniziare
anche a scrivere i pezzi con loro.
Perché avete scelto il
nome Piss-Ant? Ci sono significati reconditi?
Josi K.: Il significato
letterale di Piss Ant si riferisce a qualcosa o qualcuno
che non ha nessuna importanza, che è del tutto
insignificante. Avevamo discusso a lungo sul nome da
dare al gruppo ed era saltata fuori roba tipo Body Paint,
Dutch Oven e qualcos'altro di altrettanto sciocco, finché
qualcuno non ha commentato dicendo qualcosa come: "Voi
ragazzi non siete altro che un ammasso di nullità"
e a noi è piaciuto.
Al momento siete appena usciti
con il full- length "Your Best Sucks". Quali
sono secondo voi le principali differenze tra questo
lavoro e il precedente "Piss Off"?
Amy B.: Le maggiori differenze
tra "Piss Off" e "Your Best Sucks"
stanno nel song writing e nella produzione. Tranne per
una cover ("Trouble") l'intero album "Your
Best Sucks" è stato scritto da noi quattro.
"Piss Off" ha avuto invece un po' di autori
esterni. "Your Best Sucks" ha aiutato i Piss
Ant a sviluppare il loro sound. Inoltre, questo nuovo
album ha un tono molto più duro del precedente!
Josi K.: "Your Best
Sucks" è molto più cattivo di "Piss
Off".
Dave F.: Come ho detto,
Amy e Jeff avevano appena raggiunto i Piss Ant, così
abbiamo usato del vecchio materiale che Josi e io avevamo
già scritto. Il nuovo album invece è stato
scritto con la collaborazione di tutti. E poi anche
la produzione suona molto meglio. Ci siamo presi più
tempo per lavorare a questo disco e abbiamo lavorato
con più persone che si sono occupate di mixarlo
e ordinare le tracce. Speriamo che il nostro impegno
si noti e che l'album piaccia.
Jeff D.: Credo che finalmente
adesso abbiamo trovato la nostra voce come band. Ora
abbiamo un nostro proprio sound, che racchiude tutte
le nostre principali influenze. Siamo diventati come
un ingranaggio ben oliato.
Pur avendo uno stile molto personale,
ho potuto riscontrare nel vostro album degli accenni
al classic rock, ma corredato di atmosfere che vanno
dal Glam al Gothic, con qualche deviazione perfino sui
tipici riff metal. Com'è nato questo mix di suoni?
Credete che sia questo l'elemento di spicco che distingue
i Piss-Ant dalle altre bands?
Amy B.: Ma sai, tra di
noi scherziamo molto sulle nostre differenze tra rockers
(io, Dave e Jeff) e punkers (Josi), così ci è
venuto naturale mescolare la musica rock al modo di
cantare tipico del punk. Credo che sia nato così
il nostro sound.
Josi K.: Siccome ognuno
qui ha le sue proprie influenze musicali, posso solo
parlare per me. Non giudicare mai un libro dalla copertina,
pensa che prima andavo in giro con un crestone viola
e stivaloni. Credo che da quello avresti potuto effettivamente
dedurre influenze punk/gothic.
Dave F.: Bhé, se
hai un batterista come Jeff, che pesta molto le pelli,
è facile che un riff possa sembrare più
heavy. Penso che tutti abbiamo aggiunto parte delle
nostre varie influenze musicali. Per quanto mi riguarda
sono assolutamente riconoscibili riff di chitarra molto
anni '70 e '80.
Jeff D.: Siamo tutti reduci
da differenti backgrounds musicali e tutti quanti contribuiamo
alla stesura dei pezzi. Così è facile
che tra di noi ognuno prenda in considerazione quello
che l'altro ha portato. E' così che nasce la
vera essenza delle nostre songs!
"Whips&Chains"
e "Wasted" sono i miei pezzi preferiti, perché
trovo che proponiate un Rock'n Roll in chiave moderna
con un genere di approccio molto personale. Cosa potete
dirci di queste due tracce? Da dove avete preso l'ispirazione?
Josi K.:"Wasted"
potrebbe essere interpretata in due modi. Riguarda non
solo quel momento della vita in cui ognuno di noi se
l'è preso in quel posto, ma anche proprio chi
è stato fottuto in qualche modo. Volevo una canzone
che sapesse di Ramones, sai, con quel genere di ritornello
che per gli ubriachi è facile da ricordare e
canticchiare.
Dave F.: Bhé, il
testo di "Whips & Chains" è ironico
e parla di quando qualcuno viene giudicato dalla gente
ben pensante a causa del suo atteggiamento provocatorio
e mentalmente libero, mentre poi sono proprio i benpensanti
a essere beccati spesso nella merda. Gli arrangiamenti
musicali ci sono venuti in mente subito dopo aver buttato
giù le parole, più o meno com' è
successo con "Wasted".
Jeff D.: "Whips"
veramente è stata ispirata da una linea melodica
di chitarra di Dave, sulla quale poi ognuno di noi ha
aggiunto i propri ingredienti. In "Wasted"
c'è una Josi bambina, molto rappresentativa del
suo background punk.
Quali sono stati i musicisti
che hanno esercitato la maggiore influenza su di voi
e che vi hanno spinti a scegliere di percorrere il cammino
del rock?
Amy B.: Probabilmente la
scelta di intraprendere questa carriera l'avevo già
presa quando suonavo nei gruppetti del liceo. Sin da
allora avevo un'enorme voglia di esibirmi in pubblico.
Come bassista ammiro da sempre Getty Lee dei Rush, mentre
adoro Ann Wilson degli Heart per la voce e Lenny Kravitz
per il suo look e style.
Josi K.: Sono cresciuta
in una famiglia in cui la musica era una grossa componente
della nostra vita. I miei erano hippies, suonavano nella
stessa band e avevano anche uno studio. Perciò
i miei primi ascolti sono stati band e artisti degli
anni '60 e'70, come Henderix. Nel periodo dell'adolescenza
mi sono lasciata travolgere dall'ondata punk e ho iniziato
ad ascoltare Sex Pistols, X, e Clash. Col passare del
tempo mi sono interessata al punk britannico dei GBH,
Exploited, The Damned e Vice Squad.
Dave F.: Sono colpito da
tutto quello che ascolto in generale. Non ricordo nemmeno
un momento della mia vita in cui non abbia voluto scrivere
o suonare musica.
Jeff D.: Come artista sono
influenzato da tutti i generi di musica che mi trovo
ad ascoltare, specialmente come song writer. Comunque
i musicisti più significativi per me sono troppi
per poterli elencare. Però, su tutti metterei
Elvis, dato che mi ci ha iniziato mio padre, che era
un suo grande fan.
Amy, a quanto leggo dalla tua
biografia, hai imparato a suonare una "Fender Jazz"
bass-guitar. Come mai questa scelta? Suppongo perché
ti piace il tipo di suono che ne viene fuori
Amy B.: Mi piace la Fender
Jazz per un paio di ragioni fondamentali:ha un manico
più stretto che si adatta meglio alla mia mano
e ha un suono molto ricco e pastoso.
La vostra immagine è alquanto
provocatoria, sexy, fetish e glamour. Questi elementi,
aggiunti alla presenza di ben due donne nella line up,
mi fanno venire in mente The Genitortures. E' possibile
che qualcosa del vostro look derivi da lì? Cosa
ne pensate delle Genitortures?
Josi K.: Gen è grande.
La sua band sa come mettere su un fantastico show. Ma
c'è anche Kimbra dei Voluptuous Horror Of Karen
Black che è altrettanto capace di creare un grande
live.
Dave F.: Non è che
conosca molto bene questa band, veramente.
Da quello che leggo si potrebbe
affermare senza ombra di dubbio che le vostre esibizioni
dal vivo possano essere considerate molto selvagge.
Quali sono stati gli show più oltraggiosi di
cui avete fatto parte? Cosa è accaduto in quelle
occasioni?
Amy B.: Stavamo suonando
a North Lake Tahoe, e un gruppetto di ragazzi era abbastanza
scalmanato. Abbiamo scoperto dopo che qualcuno era stato
accoltellato durante lo show. Quella volta è
stata davvero brutta. Un'altra, invece, ci hanno tirato
le sedie e un sacco di ragazze hanno improvvisato uno
strip tease sperando di ricevere una t-shirt in regalo.
Josi K.: Una volta un tipo
ubriaco ha iniziato a infilarmi soldi nei pantaloni
mentre stavo suonando e alla fine dello show avevo raccolto
150 dollari. The Camp Penelton Marine Bass era composto
da un pubblico di ragazzoni selvaggi e arrapati. Un
mucchio di marines pompati, ubriachi ed eccitati, che
ascoltavano musica tosta e non vedevano femmine mezze
nude da mesi! Penso che però il momento migliore
e la spinta pubblicitaria maggiore li abbiamo avuti
su VH1. Ho informato i produttori che saremmo apparsi
su Playboy TV e loro sono accorsi
e dopo, come
tutti potranno immaginare, l'intero pianeta ha iniziato
a credere che facessi la porno star!
Jeff D.: Sono stato rapito
da una ragazza dopo uno show in Georgia. Non scenderò
nei dettagli, ma il rock and roll è davvero strano
Cosa fate in genere prima di
salire sul palco? Mantenete qualche rito scaramantico
o recitate qualche formula di buon auspicio contro la
sfortuna?
Dave F.: Niente. A parte
bere una birra.
Jeff D.: Bere birra con
Dave e riscaldarmi i muscoli per l'esibizione. Niente
di così diabolico, vero?
Josi, negli States sei diventata
abbastanza popolare grazie alle tue apparizioni tv (su
Playboy Channel) per le tue foto su noti magazines e
per la presenza in un video di Marilyn Manson. Quale
di queste esperienze ti è piaciuta di più?
E com'è stato incontrare Mr. Manson?
Josi K.: Bhé, sono
sempre alla ricerca di attenzione, così tutto
ciò che parla di me va bene. Il mio preferito
è sempre Playboy; lì ti trattano come
una regina e ti pagano bene. Manson penso sia o un po'
timido oppure un po' snob, non saprei dire però
se l'una o l'altra cosa.
Da sempre il Rock'n' Roll è
considerato un affare per soli uomini, anche se ci sono
state delle eroine come Wendy O Williams, Joan Jett,
Girlschool Exene Cervenka
Lo chiederei soprattutto
alle ragazze: quali sono gli aspetti positivi ma anche
quelli negativi dell'essere donne nella scena rock?
Amy B.: Non è più
così male. C'è stato sicuramente un periodo
in cui le donne erano ritenute una gran novità
nel settore, qualcosa da guardare, non da ascoltare.
Comunque oggi sembra non essere più così.
Il più delle volte la gente ci prende sul serio
cioè,
sempre tenendo presente quanto si possano prender sul
serio i Piss Ant.
Josi K.: Ahhhh, ora sì
che parli la mia lingua! Hai nominato alcuni dei miei
miti Rock'n' Roll. Ci sono pochi svantaggi a essere
una rock girl e comunque li considero degli aspetti
positivi. La gente ama vedere le pollastrelle che riescono
a fare un rock duro. E tu Jeff, dicci come ti senti
a essere una donna del rock
(risate)
Dave F.: Non è sempre
facile essere presi sul serio. Qualcuno pensa che siamo
una "porn band". Il che non è assolutamente
vero. Ma una volta che la gente ha occasione di vederci
dal vivo, generalmente cambia opinione su di noi.
Jeff D.: E' fantastico
vedere il pubblico di maschietti ridere quando le ragazze
arrivano sul palco, ma è ancora più divertente
vederli rendersi conto man mano che queste signore sono
capaci di spaccare loro il c***! Josi è un fenomeno
rock ed Amy è una delle migliori bassiste con
la quale abbia mai suonato.
Potete dirci qualcosa della GenXtasy
Records, l'etichetta del vostro full-length? E' proprio
la vostra label?
Amy B.: Sì. Sarebbe
bello se però un'etichetta più grande
ci distribuisse. Ci piacerebbe far uscire altre bands
sotto la nostra etichetta prima o poi.
Dave F.: Sì, si
tratta di un'etichetta nostra. Entrambi i dischi infatti
sono usciti con la GenXtasy Records. Speriamo di attirare
qualche label che si possa occupare di produzione e
distribuzione internazionale. Così se qualcuno
dovesse conoscerne una che potrebbe trovarsi bene a
lavorare con noi, che ci contatti.
E i vostri piani per il futuro
dopo "Your Best Sucks"? State pensando anche
a un tour?
Amy B.: Abbiamo fatto un
discreto tour negli States per promuovere "Piss
Off". Per il nuovo album credo che insisteremo
sull'Europa e sul Giappone.
Josi K.: Stiamo per arrivare
in Italia ad eccitarvi baby!
Dave F.: Come ho appena
detto speriamo di lavorare con alcune labels oltreoceano,
così potremmo andare in tour fuori dagli States.
Al momento stiamo proprio lavorando per crearci questi
contatti.
Jeff D.: Non vedo l'ora
di tornare on the road. Non mi sono mai sentito così
felice in vita mia. Potrei vivere tranquillamente su
un tour bus o in giro per alberghi, leggerei tutto il
giorno, suonerei la notte, incontrerei un mucchio di
gente interessante e il giorno successivo rifarei tutto
da capo. Per me è il Paradiso!
Quali sono i vostri musicisti
preferiti al momento?
Amy B.: Da sempre mi piacciono
gli Stone Temple Pilots, ma anche una nuova band australiana,
i Jett. Poi direi Incubus ed Evanesence.
Josi K.: Gli artisti che
adoro sono Joan Jett, Blondie, Ramones e Iggy Pop. Appartengo
alla vecchia scuola! Delle band del momento direi Distillers
e Briefs.
Dave F.: Direi AFI e Incubus.
Ma anche Korn, Rage Against The Machine e Garbage.
Jeff D.: Tool , Mars Volta,
Audioslave , My Morning Jacket, Thornbirds... ancora
troppi per elencarli!
Quando non suonate, cosa amate
fare nel tempo libero?
Amy B.: Io mi diverto a
cucinare e cerco di trovare il tempo di rilassarmi.
Josi K.: Tempo libero?!?!?
Dave F.: Sembra che le
risposte debbano essere o dormire o suonare. Ma a me
piace anche guardare le partite di football americano.
Jeff D.: Leggere libri,
scrivere nuovi arrangiamenti sulla mia chitarra acustica,
dipingere, bere vino
non necessariamente in quest'ordine.
Ragazzi, l'intervista è
finita, adesso avete spazio libero per dire quello che
volete ai nostri lettori
Josi K.: Scriveteci lettere
cattivissime!
Dave F.: Speriamo davvero
di farcela a programmare un tour europeo quest'anno.
Con un po' di fortuna e con il vostro aiuto forse ci
riusciremo. Scriveteci pure tramite il nostro sito e
fateci sapere come procede la scena rock dalle vostre
parti. Rock on!!!
Intervista realizzata da Bruno
Rossi.
Traduzione realizzata da Margherita
Realmonte e Laura
Delnevo.
Photos by Holly Arete, Lorin Crosby and Katherine Tessier.
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