Kentucky Slim Sterling Official Website




Arrivò sul mio “Trash Pc” come un fulmine a ciel sereno. I miei timpani furono pervasi da una grezza miscela di rock’n’roll, slide guitars, armoniche impazzite, voce grezza e filtrata. Poi scoprii che dietro al monicker Kentucky Slim Sterling si nascondeva un carismatico personaggio capace di cimentarsi in prima persona nel maneggiare i sopracitati strumenti e abile nel dare alle stampe songs dalla verve lercia e degenere. Infine esaltato e posseduto mi sono catapultato alla ricerca del contatto giusto per poter intervistare Slim, così dopo averlo raggiunto grazie ad un suo collaboratore, non ho esitato a scambiare 4 chiacchiere con questo nuovo “King of rock’n’roll” proveniente da oltreoceano.

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Ciao Kentucky Slim Sterling, come va da quelle parti? Ci vuoi raccontare la tua storia? Quando hai iniziato a suonare e quali sono gli artisti che ti hanno maggiormente influenzato?
Prima di tutto vorrei ringraziarti per l’interesse mostrato nei confronti miei e di quest’arte morente conosciuta come rock n’roll. Siamo rimasti in pochi, e stiamo combattendo contro i nostri demoni interni, contro il non dialogo e contro gli spot delle bevande gasaste. Ma ora non ci interessa, ciò che importa in questo momento è il lerciume che hai bisogno di conoscere su di me. E non è affatto carino. Suono musica praticamente da sempre, suono dall’alba dei tempi e dall’invenzione del peccato. Ho iniziato a 9 anni con l’armonica, poi sono passato alla batteria e poi a tutto il fottuto resto. Nonostante sia un artista, non so molto dell’arte, sai Jackson Pollock era sciatto e Andy Warhol era una fighetta...

C’è qualche particolare episodio nella tua vita che ti ha spinto a diventare Kentucky Slim Sterling?
In tutta onestà, ho iniziato a prendere in mano la chitarra seriamente quando mi sono reso conto che quasi tutti i chitarristi non avevano abbastanza palle, così mi sono occupato della questione in prima persona. E’ dei batteristi che comunque devi preoccuparti. Bevono e picchiano come muli.

Quando ho visto il tuo sito e ascoltato il demo non avrei mai pensato di trovarmi di fronte ad uno one man band! Tu hai suonato tutti gli strumenti, compresa la batteria se ho ben capito. Che ci dici a riguardo….
Che sono un genio musicale! In realtà è stata una sfida divertente, ed il materiale è venbuto fuori grezzo e senza tagli. Bianco e nero. O forse nessuno vuole essere della mia band perché sono un cazzone.

Durante le esibizioni live ti fai accompagnare da una band vera e propria oppure fai anche li tutto da solo tramite particolari accorgimenti per quanto riguarda gli strumenti?
No, no! Ho una live band completa, con ballerine e fuochi d’artificio. A metà del concerto fermo tutto e si svolge un concorso Miss maglietta bagnata tipicamente all’americana. Le ragazze ci fanno divertire di sicuro!

Mi ha molto incuriosito l’utilizzo della tua voce, a volte filtrata ed effettata, che rende il sound complessivo molto sporco e degenere! Perché hai deciso di adottare questo tipo di effetto?
La mia voce è sporca di natura, ma mi piace aiutarla con qualche piccolo extra. Aggiungi al mix un po’ di olio di serpente, voodoo e gasolio…

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Kentucky da quello che ho capito sei un grande intenditore nel campo inerente ad alcolici, droga e gentil sesso! Per questo ti chiedo qual è la tua bevanda preferita, la tua droga preferita e la tua pornostar preferita!
Sì, sono un adepto dei clichés del rock n’roll! Tuttavia sono coinvolto in alcune azioni legali che non mi permettono di fornire maggiori dettagli inerenti al mio stile di vita. Posso dirti comunque di non aver mai incontrato una pornostar che non mi è piaciuta!

Devo ammettere che è stato molto difficile reperire informazioni su di te, così ti chiedo quali sono state le tue migliori esibizioni live! Hai aperto per qualche grande artista? Se si, ci vuoi raccontare qualche particolare su quell’esperienza?
Suono continuamente, solo che dò notizia dei miei concerti solo poco prima che questi si svolgano. La folla di solito. In questo momento stiamo negoziando un tour assieme ad un nome grosso, ma non ho avuto ancora il permesso di rivelarne il nome. Posso solo dirty che on stage ci sarà un bello spargimento di sangue.

Hai pronto del nuovo materiale? Hai avuto qualche contatto con qualche etichetta? Insomma ci vuoi anticipare le tue mosse future?
Me la sono presa piuttosto comoda quest’ultimo anno. In questo momento il mio terzo disco, intitolato “Used Up, Dirty & Raw, The Skull & Bones EP”, è in fase di pre-produzione e sarà fuori alla fine dell’estate. Posso solo dirti che si tratta del più forte ed insolente progetto in cui sia mai stato coinvolto, musica anche divertente da ballare. Ad ogni modo non so se mi va di essere “schienato” da una label. Adesso ho tutti i soldi e libertà di cui ho bisogno.

Dal mio punto di vista il tuo chitarrismo è molto immediato e diretto, un vero pugno nello stomaco e questo mi lascia pensare che le tue songs nascano dall’istinto del momento! Ma lascio a te la parola, quando e come ti vengono le idee per scrivere le tue “Wild songs”?
Di solito da incubi o risse nei bar. E sono solo all’inizio. Scrivere canzoni è un arte che cresce e si sviluppa nell’arco di tutta la vita, e la strada è piena di scherzi. Un po’ come pagare la tua auto a rate.

Grazie per la disponibilità Kentucky, spero che prima o poi tu possa mettere piede anche in Italia! Spazio libero, concludi come meglio credi!
Di nuovo, vorrei ringraziarti per aver mostrato interesse in me e nella mia musica. Da quanto ho visto in tv l’Italia è un gran bel fottuto paese, anche se dal punto di vista architettonico potrebbe usare di più i rappezzi… Andate sul mio sito per tutte le novità musicali e di merchandising! Goodbye and fuck off. Love, Slim.

Intervista realizzata da Bruno Rossi.
Traduzione realizzata da Margherita Realmonte.

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