Quando
finalmente varco la soglia dellIndians Saloon
in un caldo pomeriggio di maggio, stento a credere ai
miei occhi e alle mie orecchie: tra cavi, casse, strumenti
e apparecchiature assortite, i Faster Pussycat sono
già impegnati col sound check per il concerto
inaugurale del festival Cathouse (ideato e realizzato
da Roby Comanducci e signora, circondati da uno staff
di giovani e appassionati rockers). Band californiana
tra le più mature e taglienti della scena hard
rock degli anni 80, nasce nel 1986 ad opera di
Taime Downe (voce) e Brent Muscat (chitarra). Influenzati
dal sound di Rolling Stones e Aerosmith, ma con un tocco
più ironico e graffiante di street rock degnamente
rappresentato da pezzi come Cathouse, Babylon
e Bathroom Wall, i Faster Pussycat, sin
dallomonimo album desordio raggiungono la
fama di GunsnRoses, Alice Cooper, David
Lee Roth, Motley Crue e Motorhead, tanto per citare
alcuni dei mostri sacri con cui hanno suonato. Ma nel
1993, dopo sette anni di carriera, gli ottimi album
Wake me up when its over e Whipped, milioni di
copie vendute e tour di portata mondiale il gruppo risente
del nascente fenomeno grunge di Seattle. Nel 2001, Taime
e Brent riuniscono i Faster per un tour estivo e lo
scorso anno si sono esibiti con gli L.A. Guns proprio
allIndians. Ora Brent, tra un pezzo di pizza
e laltro, si concede una simpatica chiacchierata
con me, che tredici anni fa solevo svegliarmi con i
suoi occhi azzurri che mi guardavano dal poster sulla
parete.
Allora Brent, pensando alla vostra
carriera live mi stavo chiedendo se cè
ancora qualcuno con cui non abbiate suonato.
Sì ci mancano gli Aerosmith. Ne abbiamo già
parlato diverse volte e Steven (Tyler) e Joe (Perry)
sono più che favorevoli.
E quando eri ragazzino cera
qualcuno in particolare con cui sognavi di poterti esibire?
Certo! I Beatles per esempio, ma anche Elvis e Jimi
Hendrix. Erano i miei miti.
So che stai scrivendo unautobiografia
e che hai intenzione di essere molto sincero, così
ne approfitto per chiederti se potessi tornare indietro
nel tempo cosa faresti che non hai fatto?
Risparmiare soldi di sicuro. Succede che quando sei
troppo giovane credi che il successo, la fama e il denaro
durino per sempre, ma quando ti risvegli dal sogno è
molto triste rendersi conto degli errori che hai commesso.
Quindi questo potrebbe essere
un prezioso consiglio per i giovani rockers...
Assolutamente, mettete soldi da parte e cercare di guardare
al futuro. Non farlo può costare molto.
Che ne pensi dellautobiografia
dei tuoi amici e colleghi Motley Crue?
Mah, (sorride) è solo una mia opinione, però
mi sembra che abbiano esagerato un po, che in
alcuni casi mi sembra abbiano ingigantito un po
i fatti.
Che mi dici invece della tua
vita privata?
Sono innamoratissimo di mia moglie e prevedo di metter
su famiglia molto presto.
E che diresti ai tuoi figli se
un giorno volessero ricalcare le orme di papà?
Di studiare la musica, di metterci tutta la passione
che sentono. Ecco cosaltro farei se potessi tornare
indietro, studierei la musica con maggiore consapevolezza.
Quali guitar heroes hanno contribuito
a far nascere in te la passione per la chitarra?
Jimi Hendrix
Steve Ray Vaughan. Ma apprezzo molto
anche Slash e Izzy Stradlin che ho avuto il piacere
di conoscere di persona.
Quale canzone dei Faster è
la tua preferita?
Cathouse è sicuramente una delle mie preferite.,
ma anche House of Pain che suoneremo stasera.
Quale canzone che invece ami
avresti voluto che fosse tua?
Tutte quelle firmate John Lennon e Paul McCartney? (sorride)
Quali band oggi sono maggiormente
influenzate dallo stile e dal sound dei Faster Pussycat?
Direi Murderdolls e Backyard Babies.
Avete mai avuto problemi con
la censura?
Sì, una volta Mtv decise di cancellare un nostro
video dalla programmazione. Non ricordo nemmeno più
per quale motivo.
Hai saputo della polemica per
il concerto di Marilyn Manson qui a Milano. Che ne pensi?
Sì me lo hanno detto, cè da non
crederci che al giorno doggi si verifichino ancora
cose del genere. E davvero molto triste.
A intervista terminata Brent
è ancora tanto gentile da offrirmi qualcosa da
bere. Quando torna al tavolo ha portato una lattina
di birra per me e una bottiglia di acqua minerale per
sè. Ah
i rockers!
Intervista e traduzione realizzata da
Margherita
Realmonte.
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