Ave
Exploders! Anche questa volta vi regaliamo una chicca
di intervista con un grande artista e soprattutto una
persona alquanto speciale. Per tutti i fans, adoratori
ed estimatori dei Britny Fox, e per tutti gli altri
rockers degni di questo appellativo, ecco arrivare direttamente
da Philadelphia Mr. Billy Childs, pronto a rispondere
pazientemente a tutte le nostre domande, svelandoci
anche un paio di succose novità.
Ciao Billy, siamo felici di averti
qui con noi e benvenuto su The Rock Explosion! Cominciamo
a soddisfare la curiosità dei nostri Exploders
sui tuoi progetti futuri: cosa bolle in pentola?
Salve a tutti! Per la verità, spero di potervi
far ascoltare qualcosa per gli inizi del 2005, si tratta
di un progetto che sto portando avanti con un altro
musicista di Philadelphia, Tommy Krash. Siamo solo io
e lui, e non abbiamo ancora un piano per la release.
Forse usciremo per una label minore, ma ci sono tante
altre possibilità di scelta oggi
potremmo
perfino tentare la via del web, o produrlo per conto
nostro, opzione che per ora ci è più congeniale.
Sono dell'idea che se riusciamo a realizzare del buon
materiale la gente avrà tutto l'interesse di
andarselo a cercare. Pensate che gli ultimi due album
dei Britny Fox sono usciti per un' etichetta più
piccola, e non è che siano stati promossi più
di quanto riusciremmo a fare noi due di nostra spontanea
iniziativa. Perciò non vedo granché di
vantaggi a uscire sotto una label. Per ora stiamo aspettando
il resoconto degli appuntamenti con i nostri promotori
finanziari per sapere cosa ne pensano (ride, N.d.T.)
Vi terrò aggiornati sul sito www.childskrash.com,
dove potrete trovare molte foto e gli mp3. Fateci un
giro, vi assicuro che non ve ne pentirete!
Bene Billy, ma è inutile
negare che i nostri lettori esplodono dalla curiosità
di sapere qualche novità sui mitici Britny Fox.
L'ultimo album risale ormai a più di un anno
fa. Cosa è successo dopo l'uscita di "Springhead
Motorshark"? Ci dobbiamo tenere pronti per una
nuova bomba targata Britny Fox da un momento all'altro?
Mitici? Bè, abbiamo pubblicato "Springhead
Motorshark", ma non abbiamo davvero fatto nulla
per supportarlo adeguatamente, purtroppo. Per quanto
riguarda il futuro, non credo proprio che possiamo contarci
troppo se non partiamo in tour, poi non abbiamo molta
speranza di vendere qualcosa altrimenti. Perciò,
penso che a questo punto una band come i Britny Fox,
non abbia più molto da dare. Tuttavia molti di
noi sono ancora in giro singolarmente. Sono sicuro che
Tommy (Paris, vocalist, N.d.T.) prima o poi uscirà
con un disco suo, sembra sempre che stia lì lì
per farlo. Personalmente non ho intenzione di appendere
il basso al chiodo, almeno finché non avrò
trovato di meglio. Per cui continueremo a fare album,
ma dubito che siano ancora targati Britny Fox.
Dopo tutti questi anni trascorsi
nella band, chi dei tuoi compagni ti ha dimostrato maggiore
disponibilità, senso dell'amicizia, stima e rispetto?
Sai, a quanto si legge normalmente nelle biografie delle
bands, è davvero difficile stabilire buoni e
duraturi rapporti con i colleghi. Spesso tutto si chiude
con sedute in tribunale. Insomma, nel pazzo mondo dello
show biz è più facile farsi nemici che
amici. Non credi?
Nei Britny ci siamo abbastanza rispettati tra noi per
un bel po' di tempo. Ma credimi quando dico che fare
parte di una band è una situazione talmente estrema,
che è vero che viene più facile distruggere
le amicizie piuttosto che mantenerle, cosa piuttosto
triste. Posso suggerirti di pensare a noi musicisti
come esseri umani, per capire le dinamiche che si scatenano.
Siamo di natura molto passionali e prendiamo molto sul
serio quello che facciamo, e, a volte, tendiamo a prendere
altrettanto seriamente noi stessi. Se a questo aggiungi
esperienze particolari come un tour, che bene o male
è una convivenza forzata che dura un bel po'
di tempo, la pressione dei media e dei fans, la corsa
al successo e la fatica per riuscire a mantenerlo, bé,
converrai che si tratta di una serie di situazioni piuttosto
difficili da gestire. E poi il nostro ego gioca un ruolo
determinante, e, specie se questo porta a prevalere
gli uni sugli altri, può sfuggire di mano. Nel
nostro caso, Dean (Davidson, ex lead vocalist, N.d.T.)
ne è un perfetto esempio. Se una band è
in grado di realizzare qualcosa di veramente buono,
gran parte di quello che si è fatto può
venire rovinato. E questa purtroppo sembra essere più
una regola che un'eccezione. E poi, spesso, i componenti
di una band non hanno molto in comune, a parte la musica,
il che non costituisce una base abbastanza solida per
stabilire una bella amicizia. Penso che la maniera migliore
per rendere l'idea sia paragonare la situazione a un
matrimonio forzato e innaturale tra quattro persone,
che è inevitabilmente destinato a fallire. Eh,
siamo un mucchio di fottuti malati mentali, i musicisti
in generale intendo dire. Comunque è un aspetto
interessante. Ho sempre pensato che una band senza nemici
comuni li avrebbe cercati al suo interno. Credo che
in fin dei conti si tratti di una comune reazione, tipica
della natura umana. Ma questo punto sto decisamente
entrando in confusione
Devo ammettere Billy, che come
giornalista e soprattutto come fan dei Britny, non posso
evitare di chiederti qualcosa sull' "amato"
Dean Davidson. Sai, è stato un elemento fondamentale
della band, e molti vostri fans ancora ne sentono la
mancanza (sebbene personalmente apprezzi molto Tommy
Paris), ma tutti vorrebbero sapere l'opinione di un
elemento storico della band: credi che le fortune e
le sfortune dei Britny siano da imputare in qualche
modo all'addio di Davidson?
Accidenti! A me non manca di sicuro! Guarda, cercherò
di dipingerti un bello scenario del tipo "e se
invece
" allora: se lui non avesse lasciato
la band quando lo ha fatto, noi avremmo realizzato il
video di "Hair Of The Dog", e "Boys In
Heat" sarebbe diventato probabilmente un album
d'oro o di platino, avremmo finito col fare un altro
sostanzioso tour, avremmo riscosso molto più
denaro di quanto ne abbiamo fatto, visto che quello
era il momento in cui avevano iniziato a girare molti
soldi, dopodiché avremmo registrato un altro
album di successo. Poi tutta la scena sarebbe crollata
comunque nel 1991, ma almeno avremmo potuto godere di
una maggiore sicurezza finanziaria. Invece contando
com'è andata, gli eventi hanno portato a cercarci
un altro cantante, a scegliere Tommy, a firmare un nuovo
contratto con la Atlantic e a registrare "Bite
Down Hard". Nel frattempo siamo arrivati al fatidico
1991 e il glam è morto, come noi. Dean ha sbagliato
perché ci ha voluto fregare, andandosene per
un fottuto contratto da mezzo milione di dollari. Ma
quei soldi se li sarebbe potuti guadagnare anche restando
con noi al massimo in un anno o due. Perciò quello
che ci ha fatto è stata una bastardata. Come
puoi capire non posso perdonare o dimenticare una bassezza
simile. Posso solo dire che la vita ha strane vie per
presentarti il conto, e quindi lascerò che sia
il destino a occuparsi di lui, se non l'ha già
fatto. Il lato positivo di tutto questo è stato
che finalmente abbiamo trovato un singer di talento,
e abbiamo registrato un album che, posso dirlo a nome
di tutta la band, è stato il nostro miglior lavoro,
anche se rispetto ai due precedenti ha venduto meno.
Un altro aspetto positivo è che abbiamo regalato
allo show biz un ragazzo come Tommy, davvero in gamba.
E' uno dei musicisti più preparati che abbia
mai avuto il piacere di conoscere e con cui abbia avuto
l'onore di comporre e scrivere. Sono molto orgoglioso
delle canzoni che abbiamo composto assieme e le considero
il migliore risultato che sia io sia lui abbiamo ottenuto
finora. Se le cose fossero andate diversamente, probabilmente
sarei qui a parlarti per ore dei Britny Fox. Se fosse
rimasto Dean avrei potuto vantare un bel po' di milioni
di dollari, forse. Quello che so è che invece
ho fatto due album dei quali vado davvero fiero e che
Tommy si è meritato la sua grande occasione.
Tutto è bene quel che finisce bene. Decisamente
confuso eh?
Qual è la cosa più
squallida che ti è capitato di vedere nel music
biz fino a ora? Quali credi siano le maggiori differenze
tra la vecchia maniera di produrre e promuovere una
band e quella utilizzata attualmente? Come credi che
sia cambiato l'atteggiamento delle labels nei confronti
degli artisti? Cominciamo da un esempio diretto: come
mai i Britny Fox hanno firmato contratti con diverse
etichette nel corso della loro carriera?
Penso che la cosa più squallida del biz sia quanto
poco arrivi a guadagnare un musicista rispetto a quello
che riesce a creare. Ormai è un aspetto talmente
tristemente consolidato, che l'industria stessa dell'entertainment
se ne frega. Da quando sono in questo ambiente è
sempre stato così e credo non cambierà
mai, a meno che non sia il business stesso a cambiare.
Molta gente pensa sia colpa degli artisti che non riescono
a far fruttare tutto quello che guadagnano perché
lo sperperano, ma non è così semplice.
Non si può quantificare in denaro tutto il lavoro
che facciamo nella nostra carriera, dalla fase creativa
al momento in cui restiamo tappati in studio a registrare,
o in giro per il mondo a promuovere quello che abbiamo
fatto. Dietro tutto questo c'è molto più
lavoro e molta più fatica di quanto la gente
riesca a immaginare. Per di più, è impossibile
rendersi conto di tutte le fonti dalle quali ti arrivano
i soldi. Non puoi tenere i conti a mente, e allora non
ti resta che fidarti di qualcuno che lo faccia al posto
tuo, e non dico come va a finire di solito
Sai,
non credo che sia cambiato di molto il modo di agire
di una label nei confronti di una band. Piuttosto, noto
che internet è ormai diventato un mezzo di comunicazione
a tutti gli effetti, e che il computer è uno
degli apparecchi migliori per la registrazione. Il rock
sembra stia rinascendo attraverso la rete. Le labels
fanno credere che l'artista mantenga sempre i suoi diritti,
ma in realtà sono pronte a fregargli tutto. Da
parte loro le bands cambiano etichetta quando vedono
che le cose non vanno per il verso previsto. Trovo ridicoli
i ragazzetti alle prime armi che se ne vengono tutti
felici e contenti, perché hanno firmato un contratto
per 5 album. Poveri illusi! Loro hanno in realtà
un contratto per un album, visto che gli altri sono
a discrezione della label. A volte però le cose
cambiano se per caso hai ottenuto vendite sorprendenti.
Ci sono musicisti che apprezzi
di più della scena rock attuale? Quali album
stai ascoltando più spesso ultimamente? E com'è
la situazione a Philadelphia? Ci sono gruppi davvero
kikin' ass?
Mi piace tutto ciò che ha un suono pop-punk con
un buon rock melodico di base e bei cori. Non capisco
come mai così tanti esponenti della vecchia guardia
non possano soffrire questo tipo di musica. Non è
poi così diversa da quella anni '80 per cui vanno
matti! Negli ultimi tempi metto su il secondo cd degli
Sugarcults, non impazzisco per il primo, ma questo è
davvero forte! Poi sto ascoltando Finch, una grande
band piuttosto heavy, e poi Trust Co., sebbene non si
stiano sforzando molto di recente. Penso che in generale
ci sia ottima roba in giro, almeno dal punto di vista
del songwriting, poi è anche vero che i mezzi
di produzione sono migliorati, e si tende a usufruire
di tutte le più moderne tecnologie per rendere
tutto molto più gradevole. Se devo essere sincero,
non sono proprio il tipo di persona che si lamenta dei
tempi andati, non mi sentirete mai dire: "Non c'è
più la buona musica di una volta!". Credo
che anche oggi ci siano in giro delle bands di grande
spessore. Fino a qualche tempo fa per esempio ascoltavo
principalmente l'ondata più cupa degli anni '90,
dai Nirvana ad Alice, e gli STP che sono da sempre grandissimi
writers. Non vi deve sorprendere che apprezzi dei generi
così distanti tra loro, perché secondo
me quando un riff è ben fatto e la musica è
tosta, non importa che la band si chiami STP o Green
Day. Per quanto riguarda gli albums, devo dire che ho
letteralmente consumato "Unplugged" dei Nirvana
e adorato i primi tre dischi targati STP. Il mio cd
preferito potrebbe in effetti essere proprio quello
dei Nirvana, perché ha quell'atmosfera che mi
fa venire la pelle d'oca, un lavoro diretto, puro, onesto,
e poi lui aveva una vocalità straordinaria. Nell'ambiente
di Philadelphia invece non c'è nessuna band degna
di nota, manca proprio il tiro giusto. Non c'è
profumo di contratti per le bands da queste parti, e
se lo dico io
Ci racconti una delle tue migliori
e una della tue peggiori live performances?
Ah be! Ce n'è una dei Britny di cui mi ricordo
ancora. Devo premettere che indossavo una di quelle
assurde mise che all'epoca andavano tanto di moda. Appena
ho messo piede sul palco ho subito notato che per terra
si espandeva una bella chiazza di liquido non meglio
identificato mescolato a fango. Così ho cercato
di stare alla larga da lì, ma una volta iniziato
il primo pezzo, ci sono andato a scivolare proprio in
mezzo. "Bel modo di iniziare un concerto!"
mi sono detto, ma ho fatto finta di niente. Però
d'un tratto ho cominciato a sentire freddo alle chiappe
e ho pensato di essermi bagnato con quella schifezza.
Solo dopo un bel po' ho realizzato che in realtà
avevo squarciato i pantaloni e avevo il culo per aria!
Ecco perché sentivo freddo! Ma a quel punto non
potevo fare altro che finire lo show in quelle condizioni.
Ma è stato piuttosto imbarazzante, credimi. Comunque,
a parte questo episodio, la maggior parte delle nostre
gigs sono andate alla grande. Però quella che
ricordo con maggiore emozione è stata una che
abbiamo tenuto durante il tour del '92 della serie "il
glam è morto e noi non l'abbiamo ancora capito".
Ci trovavamo a Philadelphia in un club piuttosto grosso.
Anche se non era l'ultima data del tour c'era un'aria
di disfatta, di tristezza generale, come se tutto attorno
a noi stesse per finire. Noi eravamo già stanchi
e Tommy era piuttosto giù di voce. Nonostante
tutto il locale era strapieno e da parte nostra abbiamo
cercato di dare il nostro meglio. Bé, ti devo
dire che non ho mai più sentito applausi tanto
forti, calorosi e duraturi, nemmeno in uno stadio con
60.000 persone! In quei momenti ho pensato: "Ma
come è possibile? E' il concerto più disastroso
della nostra carriera e questi reagiscono così!"
Mi sono commosso, perché il pubblico che sapeva
(come noi del resto) che la scena era ormai morta, ci
stava comunque ringraziando per quello che stavamo cercando
di fare. E' stata una fantastica esperienza, una di
quelle che non si scordano.
A un certo punto della tua carriera,
però, devo ammettere che ho perso le tue tracce.
Poi ho scoperto che stavi suonando con una band chiamata
Pinwheel. Raccontaci un po' chi c'era e che genere di
musica proponevate. Avete anche registrato qualcosa?
So che adesso si chiamano Crashbox e che sono vicini
a firmare un contratto. Bé, almeno questo nome
è migliore dell'altro. Con loro ho suonato solo
un paio di volte, ma di tanto in tanto li aiuto quando
serve, sai essendo un tale genio
Io consiglio
vivamente ai vostri Exploders, di ascoltare questi ragazzi,
li trovate su www.myspace.com/crashbox.
Ne vale la pena, parola mia!
Se potessi scegliere un musicista
o una band con cui collaborare o condividere il palco,
chi sceglieresti e per quali motivi? Punteresti sulle
nuove leve o sui vecchi colleghi? E tra le bands che
vi hanno accompagnato in tour ce n'era una formata da
veri e propri fuori di testa?
E' difficile dire chi sceglierei, e poi di matti ce
ne sono talmente tanti che è una bella gara!
Onestamente e materialisticamente parlando sceglierei
la band che attirerebbe più gente o quella che
fosse disposta a pagare di più, boyakasha!
Tra i vecchi amici qualcuno purtroppo
non c'è più. Come descriveresti Tony Destra
a tutti quei giovani fans dei Britny Fox che non hanno
mai avuto il piacere di conoscerlo? E' stato difficile
per voi continuare a fare rock dopo una tragedia simile?
Tony era il genere di persona nata per fare musica,
e difatti gli riusciva proprio bene. Per molti aspetti
ha fatto in tempo a godersi tutto quello che c'è
di veramente bello e positivo in questo ambiente, perché
poi lo show biz si porta via un bel po' del divertimento
legato a questa passione. E' morto in un colpo solo
in un incidente stradale, subito dopo aver finito di
suonare un'ottima gig. Probabilmente non se n'è
nemmeno accorto. Almeno non ha sofferto. Per quel che
concerne l'aver deciso di andare avanti lo stesso, non
abbiamo mai avuto dubbi. Eravamo vicinissimi a ottenere
un contratto e non potevamo perdere il treno. Avremmo
fatto lo stesso anche se fosse successo a un altro qualsiasi
di noi. Da quel punto di vista ci siamo sempre considerati
tutti alla stessa maniera.
Cosa ne pensi del fenomeno groupies?
Scommetto che ne hai conosciuta almeno una. Ti sei mai
innamorato di qualcuna di loro?
Certamente, di tutte! (Ride, N.d.T.) Le groupies sono
forti, senza di loro perché voler diventare famosi?
Puoi restare a suonare nel tuo scantinato. Visto che
i soldi non sono poi il massimo dei benefici per una
band, almeno ci rimangono loro a ripagarci della fatica!
Sono solo ragazze come tante, forse un po' più
fighe e più cool sotto altri aspetti, e ho avuto
anche belle storie con molte di loro. Basta non dirsi
stronzate ed essere del tutto onesti. Entrambi sappiamo
quello che vogliamo, si tratta solo di trascorrere dei
bei momenti di divertimento. Ma ho sempre avuto il massimo
rispetto per ogni ragazza con la quale sono stato, e
considero le groupies una parte fondamentale di tutta
la scena rock. Senza le ragazze cosa rimane? Un gruppo
di ragazzini fighetti che non fanno altro che dire "guardateci
quanto siamo belli!".
Rimanendo nel campo di gran belle
figliole, scegli la più sexy delle seguenti signore:
Pam Anderson - Heather Locklear:
Cristina Ricci. Ma d'altronde non caccerei certo nessuna
delle due precedenti dal mio letto per mangiare crackers!
Carmen Electra - Lita Ford:
Carmen Elektra, senza dubbio. Mi eccita moltissimo!
Doro Pesch - Joan Jett:
Be' senza mancare di rispetto a nessuna delle due ,
personalmente preferisco Lee Arron. Te la ricordi? La
playmate che cantava? Era brava ed era davvero sexy.
Credo lo sia ancora. Ma in generale non butto via niente,
quindi
Jenna Jameson - Tracy Lords:
Direi Jenna, Tracy è in giro da troppo tempo
perfino per me. Che ne diresti di Thora Birch? (l'attrice
di "American Beauty" ).
Marianne Faithfull - Babe Buell:
(chiaramente considerando la loro età all'epoca
in cui flirtavano rispettivamente con Mick Jagger e
Steven Tyler!)
Non è che mi siano poi così familiari
entrambe. Ma ho visto delle vecchie foto di Marianne
e mi è sembrata piuttosto figa! E che ne dici
di Raquell Welsh anche solo fino a 5-6 anni fa? Incantevole!
Aveva un aspetto splendido anche a 55 anni! E comunque
si scriva quel nome, ci rinuncio.
Che genere di consiglio ti sentiresti
di dare ai giovani rockers che muovono i primi passi
verso una carriera costellata di successo e un sacco
di soldi?
Direi di fare di tutto per andare avanti, ma solo per
la musica. Il successo può arrivare ed essere
grandioso, ma non dura molto. Poi quando è passato
manca terribilmente. Per quanto riguarda i soldi, credetemi,
ci sono vie molto più semplici per ottenerli
al di fuori del music biz. Se fate rock per i guadagni,
allora tanto vale che facciate i roadies o gli avvocati,
ecco dove vanno a finire davvero i soldi!
Hai qualche piccolo rammarico
pensando alla tua carriera e alla tua vita privata?
Proprio come tante altre persone credo di averne un
sacco. Credo che chiunque sia a conoscenza della mia
storia come musicista, immagini che per uno come me,
che è andato tanto vicino a ottenere il massimo
per poi farsi sfuggire tutto, ci siano un sacco di momenti
in cui rimpiangere qualcosa. Ma in generale reagisco
in maniera positiva anche in quei frangenti, cercando
di pensare che poi, alla fine, mi sono divertito e sono
sempre in buona salute. E poi di positivo c'è
da tenere in considerazione il fatto che, sapendo che
ho fatto parte dei Britny Fox, l'attenzione nei riguardi
di quello che faccio è notevole. Sai che ti dico?
Credo che tutti noi, bene o male abbiamo in comune qualche
rimpianto. Se facciamo un elenco dei miei e dei tuoi,
per esempio, vedrai che saranno più o meno simili.
A meno che non cominci a pentirti di aver fatto fuori
qualcuno, di aver fumato crack, o di aver perso soldi
e donne e tutte le altre stronzate tipiche delle rockstars!
Qual è stata la cosa più
folle o più pericolosa che hai combinato in vita
tua?
Ascoltare un discorso di George W. Bush senza aver prima
bevuto parecchio! Ma anche sfidare le cascate del Niagara
in una botte con altri dieci uomini, nutrendomi di alligatori
infilati in fondo per rendermi le cose più difficili.
La prossima volta niente alligatori e userò un
casco, credo. Sarà la mia ultima prova da professional
stunt, perciò non perdertela!
E ora finalmente una bella domanda
"intelligente" e culturale. Commenta le seguenti
frasi e aggiungi se sei d'accordo o meno con queste
perle di saggezza popolare:
E' meglio un uovo oggi che una
gallina domani:
Dipende ovviamente dalla gallina
Un peccato confessato è
mezzo perdonato:
Non credo di averla mai sentita, ma credo di poter essere
d'accordo. Ma rimane ancora l'altra metà, no?
Un vero amico si vede nel momento
del bisogno:
Dannatamente vero, ma anche altrettanto raro, come tutti
sanno, e se non lo sanno presto lo scopriranno.
Tutto è lecito in guerra
e in amore:
E anche nel music biz
Non è tutto oro quello
che luccica:
Verissimo. Prendi me per esempio, sono ricco di esperienza,
ma non si può dire lo stesso come finanze. Ma
sono contento di stare bene e di fare comunque quello
che mi piace. Voglio essere ottimista.
Meglio soli che mal accompagnati:
Sono totalmente d'accordo! Una mente brillante non si
annoia mai. E non hai mai conosciuto la mia ultima ragazza!
Chi troppo vuole, nulla stringe:
Non è che l'abbia capita molto bene questa qui.
E forse non l'ho nemmeno mai sentita, ma credo voglia
dire di essere contenti per quello che si ha e non diventare
avari. Non so se sono d'accordo, se è questo
che significa. Mi piace rischiare a volte, sarebbe troppo
noiosa la vita se no. Sì, direi che sono ottimista.
L'uomo propone e Dio dispone:
Questa non l'ho proprio capita, cosa faccio io?
Ho notato che hai cambiato look
più di una volta nella tua carriera: preferisci
guardare le tue foto sulle prime releases dei Britny
o l' immagine più sobria che ti caratterizza
oggi? Personalmente trovo che siano meglio le ultime
Bè, non odio le vecchie foto degli anni '80,
come fanno invece molti altri miei colleghi. Non le
rinnego, anche se era la moda che all'epoca era dettata
dalla label, quindi nessuno di noi aveva scelta in realtà.
Le foto sull'ultimo album sono troppo sobrie perfino
per me, e non vado matto neanche per quelle. Adesso
ho cambiato look un'altra volta, e sono molto diverso,
come puoi vedere dalle foto su Childskrash. Comunque
mi accontento di non avere ancora nessun accenno di
calvizie, fortunatamente, no? Per qualche ragione non
mi sento a mio agio nemmeno quando il mio aspetto è
troppo ordinario e docile. Un altro problema è
senza dubbio il taglio di capelli, e di recente non
me ne sto preoccupando più di tanto. Va a vedere
sul sito, sono davvero carino!
Ok Billy, la nostra piacevole
chiacchierata è purtroppo giunta al termine.
Grazie mille per la disponibilità e speriamo
di avere presto tue buone nuove. Ora è venuto
il momento di salutare i nostri Exploders come meglio
credi:
Hey ragazzi, grazie a voi per l'interesse! Spero che
abbiate avuto le risposte che volevate sentire, e se
qualcuno volesse contattarmi per sapere come procedono
i lavori per il mio album solista si senta libero di
farlo all'indirizzo billychilds@comcast.net,
mi piacerebbe molto rispondervi! E grazie a te, Margie
per la pazienza. Pace e rispetto, Billy.
Intervista e traduzione di Margherita
Realmonte
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