Per celebrare
l'usicta del nuovo Time Machine, The Rock Explosion
ha raggiunto Bernhard Weiss, cantante degli Axxis. Ecco
cosa ci ha detto questo grande artista...
Ciao Bernhard, allora il 21 gennaio,
esce il vostro nuovo lavoro, titolato "Time Machine".
Da quello che ho potuto ascoltare vi è stata
una notevole evoluzione delle vostre sonorità,
sbaglio o in brani come la "Angel of Death"
avete adottato quasi un approccio sinfonico, senza tuttavia
perdere le vostre caratteristiche principali? Vuoi,
esprimere il tuo punto di vista su "Time machine"?
Time Machine è più potente rispetto ai
2 lavori precedenti. Le chitarre e i cori sono più
diretti così le tipiche caratteristiche del sound
degli Axxis possono essere messe in risalto in maniera
migliore. Su Time Machine utilizziamo pure più
doublebass.
La tua voce, distingue da sempre,
l'Axxis sound. Riesci a spingerti su note molto alte
e l'estensione è veramente notevole. Come hai
raggiunto questi risultati e qual è il segreto
che ti ha permesso di mantenerla invariata per tutto
questo tempo?
Io vengo da studi classici il che mi permette di usare,
la voce nel modo appropriato ad ogni momento. Con la
voce si possono fare un sacco di errori, così
se la si usa in modo sbagliato la si distrugge. Invece
se si ha la cura di seguire alcune regole, non vi saranno
problemi a riguardo. E' un processo che coinvolge un
muscolo e quindi deve essere allenato tantissimo.
C'è qualche concept nascosto
che lega le tematiche trattate dalle varie canzoni?
"Time Machine" non è un concept album,
è più da vedersi come un best of composto
da nuove canzoni. Ascoltando i nostri precedenti lavori,
ci siamo accorti che su di esso si trova il meglio riferito
ad ogni nostro periodo.
Con "Wind in the night"
e "Wings of Freedom" toccate due argomenti
attuali, come lo scontro fra palestinesi ed israeliani
e la guerra del golfo? Qual è il tuo personale
parere su questi eventi? Devono averti toccato molto
per spingervi a trattarli all'interno delle vostre composizioni
Il modo nel quale la guerra nel golfo prese forma fu
molto duro da accettare per me, come persona dai pensieri
democratici quale sono. Non fraintendetemi. E' positivo
che ora Saddam Hussein è fuori gioco. Ma la maniera
nella quale gli americani hanno fatto questo, specialmente
G. Bush, non va assolutamente bene. Nel conflitto tra
palestinesi e israeliani, credo che ci siano pensieri
differenti fra la popolazione. Ci sono molte comunità
pacifiste che stanno lavorando per la pace in quella
regione e molte persone le seguono. Spero che un giorno
potremo andare in Israele e cantare con Israeliani e
Palestinesi la canzone 'Wind in the night (Shalom)'.
Siete passati dalla Massacre
Records alla AFM Records. Cosa vi ha spinto ha cambiare
etichetta e come vi trovate con i nuovi partners?
Non c'è stata nessuna ragione specifica riguardo
a questo. Dopo due album con la Massacre Records noi
eravamo liberi. C'erano delle labels interessate agli
Axxis. Secondo noi la AFM assecondava al meglio le idee
della band per il futuro. E fino adesso il lavoro è
meraviglioso.
Se non sbaglio il recente tour
con i vostri amici Axxis Cream 69 non passerà
per l'Italia. C'è in previsione qualche data
italiana, magari durante qualche festival estivo, oppure
ci consigli di raggiungere al più presto Zurigo?
Il nosto booking è in contatto con alcuni promoters
di festival estivi. Non so ancora a che punto siano
arrivati. In più suoneremo in un grande tour
europeo il prossimo autunno come spalla ad una band
più grande. Probabilmente ci sarà la possibilità
di far qualcosa anche in Italia.
Quando nel 2000 ho acquistato
"Back to the Kingdom", non credevo alle mie
orecchie, gli Axxis con una formazione rinnovata erano
tornati definitivamente fra di noi, con un album di
livello assoluto. Come mai con "Matters of Survival"('95)
e "Voodoo Vibes"('97) avete deciso di cambiare
progressivamente rotta, dopo i fasti di "The Big
Thrill"('93)?
Non c'è stata nessuna ragione particolare. Una
band durante la propria carriera subisce molti cambiamenti.
Ad un certo punto non eravamo più sicuri su quale
direzione avrebbe preso l'avventura degli Axxis. C'erano
diverse cose all'interno della band che ci facevano
sentire insicuri. Dopo lo split del '98 siamo tornati
alle nostre radici e credo che sia stata la decisione
migliore.
"Matters of Survival"
è stato registrato a Los Angeles e prodotto da
Keith Olsen (Whitesnake, Foreigner, Scorpions), che
ti ricordi di quell'esperienza? Com'è stato lavorare
con Keith?
Fu molto strano. Da una parte Keith produsse uno dei
miei album preferiti, Whitesnakes 1987, dall'altra volle
che gli Axxis fossero una band più alternativa.
Noi siamo tutto ma non alternativi. Lui ha un sacco
di esperienza perciò imparammo molte nuove soluzioni
riguardo la produzione. È stata una buona scuola
per noi. Ma il risultato non fu così soddisfacente:
i suoni, non erano abbastanza metal per i miei gusti.
Qual è l'album degli Axxis
che ha avuto il maggior numero di vendite e quali sono
gli albums ai quali sei più legato affettivamente?
L'album che ha venduto di più è ancora
'Kingdom of the night'. Escluso l'ultimo lavoro, mi
sento molto legato a 'The Big Thrill'.
C'è qualche concerto degli
Axxis che ricordi con maggiore piacere?
La nostra prima apparizione al 'Rock Am Ring' nel '93.
C'erano 50.000 persone ad ascoltare la nostra musica
ed in quel momento ci sembrò di prendere parte
alla più grande festa sulla faccia della terra.
Incredibile. Ho un video riguardante questo evento e
ogni tanto lo guardo per ricordare.
Come mai avete deciso di rendere
disponibile "Pure and Rough" esclusivamente
tramite la vendita on-line? E' ancora disponibile qualche
copia di quel cd, per coloro che se lo sono originariamente
persi?
Su questo cd ci sono versioni demo di canzoni inedite
che sia noi che l'etichetta decidemmo di non pubblicare.
Così le abbiamo inserite su un cd che è
ancora recuperabile attraverso la nostra homepage: www.axxis.de.
Quali sono le band del passato
che vi hanno particolarmente influenzato?
Quando abbiamo cominciato le band che ci influenzarono
maggiormente furono Kiss, Judas, Deep Purple, Queen
e Scorpions. Perciò si può trovare una
bella miscela di questi differenti stili nella maggior
parte delle nostre canzoni.
Agli inizi avete raggiunto un
deal con la Emi in tempo record! Com'è andata
precisamente e come ti sentivi dopo aver raggiunto quel
traguardo? Eravate appena saliti sul carro dei vincitori
Emi fece un gran bel lavoro in Germania. Ma fuori dalla
Germania non successe niente. Facemmo un gran tour come
supporto nell'89 per i Black Sabbath. Ma fu tutto. E
con quello la nostra carriera internazionale rimase
congelata. Perciò lavorare ora per etichette
più piccole in diversi Paesi è tutta un'altra
questione. Durante i lontani esordi fu bello essere
legati all'Emi ma c'erano tante persone che stavano
lavorando con gli Axxis e nessuno dava l'impressione
di sapere concretamente dove si stava andando.
Quali sono, se esistono, le maggiore
differenze, sia a livello personale che artistico, fra
il Bernard Weiss degli esordi e quello attuale?
Cominciammo la nostra carriera senza alcuna esperienza.
Direttamente dalla sala prove al grande business. Fu
difficile perché la band ebbe molto successo
e in Germania piazzammo l'album rock di debutto più
venduto. Col passare degli anni abbiamo imparato molto
ma abbiamo anche fatto errori. Così siamo cresciuti
esattamente come può crescere un bambino. Oggi
mi piace la stessa musica di 15 anni fa ma ho molta
più esperienza nel farla. Sto anche lavorando
come produttore, cosa che non era possibile fare quando
esordimmo.
Una curiosità, da dove
proviene e qual'è il significato del monicker
Axxis?
Axxis viene da axis cioè l'asse sul quale girano
le ruote. Perciò la nostra vita ruota attorno
ad esso.
Ho letto che un paio di anni
fa, tu e Harry avete dato vita ad una compagnia chiamata
"Phonotraxx Publishing" per supportare i giovani
artisti e le band del futuro. Vuoi parlarci di Lakonia?
Formammo la Phonotraxx Publishing nel 2001. Nel
nostro stesso studio producemmo alcune bands e uno dei
migliori artisti fu 'Lakonia', che ora presta la propria
opera in alcune background vocals di 'Time Machine'.
Harry (Oellers, il tastierista/nda) scrive le canzoni
con lei e penso che cominceremo presto con la produzione.
Mi sai dire che fine hanno fatto
Werner Kleinhans e Water Pietsch, rispettivamente bassista
e chitarrista della vecchia formazione?
Werner Kleinhans è tornato al suo vecchio lavoro
in un'industria chimica. Non ho più contatti
con lui. Walter Pietsch sta lavorando come produttore
nella musica pop e siamo ancora amici. Lui suonò
due volte con noi, qui in Germania l'anno scorso, quando
il nostro chitarrista attuale si sposò ed era
in luna di miele con la moglie. Marcus Gfeller lasciò
la band, direzione Svizzera e non lo vedemmo mai più.
Vuoi parlarci del mistero riguardante
la scomparsa di Richard Michalski. Avete già
un nuovo batterista inserito in pianta stabile nella
band?
In tour ci sarà Andre Hilger dei 'Silent Force'.
Ritchie ha avuto problemi seri con la droga e credo
che abbia preso tempo per ripulire la sua vita. È
dura perdere un amico dopo così tanto tempo ma
fino ad ora non sappiamo dove lui sia e spero che situazione
si evolva per il meglio.
Bernhard, l'intervista è
conclusa! Vuoi salutare i fans italiani
Si. Spero che vi piaccia il nostro nuovo cd e spero
ci sia la possibilità di suonare alcune date
in Italia così da potere festeggiare con voi.
Intervista realizzata da Bruno
Rossi.
Traduzione realizzata da Laura Delnevo.
|