Oh Yeahhh! Andy Pierce, un cantante con le palle è
tornato fra noi, e ovviamente è scattata l'intervista
comprensiva di step by step, storia, follie, giochetti
e realtà... Un grande personaggio, in tutto e
per tutto, che non si è divincolato fra le domande,
ma le ha distrutte una dopo l'altra! Esplosivo per le
mie orecchie!!!
Eccoci qui Andy! Cominciamo a
parlare della tua nuova band: presenteresti gli United
Enemies a tutti coloro che ancora non vi conoscono?
Come e quando avete deciso di formare un nuovo gruppo?
Gli United Enemies sono una nuova rock band nata a Malmoe,
in Svezia, che comprende me, Andy Pierce (voce, ex Nasty
Idols e Machinegun Kelly), Mats Jeppsson (chitarra),
Christian Fridlund (basso, ex 69 Hard) e Richard Dahl
(batteria). L'idea di mettere su una nuova band mi aveva
già sfiorato la mente un paio di anni fa. Avevo
scritto un po'di pezzi e stavo cercando qualcuno con
cui suonare. Ci è voluto in realtà un
bel po' di tempo, finché non mi sono imbattuto
in un degno chitarrista e un altrettanto bravo bassista.
Entrambi provenivano dalla band hardcore 69 Hard, che
in quel periodo stava per sciogliersi, e quindi hanno
pensato che sarebbe stata un'ottima idea entrare a far
parte di un nuovo progetto con un nuovo gruppo di svitati.
Nel settembre 2004 abbiamo così iniziato a provare
e poi a incidere qualcosa.
Lo scopo è stato presto raggiunto: abbiamo messo
su ben presto una band ad alto tasso adrenalinico con
pezzi ruvidi e veloci, diretti e distruttivi.
In molti altri, tra i quali anche
io, ci ricordiamo di te nei Nasty Idols e poi nei Machinegun
Kelly. Potresti raccontarci quali sono stati i momenti
migliori e anche quelli peggiori che hai trascorso con
loro?
I bei momenti con i Nasty Idols sono stati un'infinità.
Abbiamo messo su quella band nel 1987 e abbiamo preso
il volo abbastanza in fretta. Spesso mi ritrovo a pensare
che siano stati sette anni tra cielo e inferno. Di certo
lo spasso maggiore lo vivevamo in tour. Il momento più
brutto è stato quando ci siamo accorti che la
nostra avventura era giunta al capolinea. Con i Machinegun
Kelly è stata una cosa diversa. Persone completamente
diverse con stili di vita differenti. In realtà
non è che mi sia divertito poi troppo in quella
band. Certo c'era un sacco di droga e roba del genere,
ma è stato comunque abbastanza bello scrivere
i pezzi e registrare l'album con loro. E' stata una
band che ha avuto vita breve. Ci siamo divisi poco prima
dell'uscita dell'album, principalmente perché
la nostra etichetta era fatta di coglioni che non volevano
spendere soldi per noi. Ed era la stessa etichetta che
aveva fatto uscire il primo album dei Backyard Babies
e che ha fregato anche loro, che poi sono finiti sotto
un'altra label. La Perris Records sta ristampando l'album
dei Machinegun Kelly che sarà pronto il mese
prossimo.
Un po' di tempo fa si era sparsa
la voce di una probabile reunion dei Nasty Idols. Ora
com'è la situazione? C'è la possibilità
di rivedervi di nuovo assieme?
Veramente direi di no. C'è stato un gran parlare
a riguardo quando abbiamo deciso di far ristampare i
nostri vecchi albums da Perris Records nel 2002 e avevamo
anche considerato la possibilità di realizzare
un paio di gigs di nuovo insieme. Ma poi non se ne è
fatto più nulla, suppongo perché in fondo
non volevamo più avere a che fare gli uni con
gli altri. Le persone cambiano, alcune in meglio e altre
no. Personalmente preferisco che i Nasty Idols restino
morti e sepolti per sempre.
C'è un album dei Nasty
Idols cui ti senti più profondamente legato e
che consideri migliore degli altri per qualche ragione?
Mi sento forse più legato al nostro secondo album
"Cruel Intention". In quel momento avevamo
proprio fatto centro. Quando penso al periodo in cui
l'abbiamo registrato e in cui è poi uscito, mi
tornano in mente le feste, le sventole che ci circondavano
e un sacco di bella roba. Era un perfetto party album
e a volte credo che lo sia ancora adesso. Quelle canzoni
semplici e dirette alla gente piacciono ancora.
Per quale motivo "Heroes
For Sale" vide la luce solo nel 2002, tramite la
Perris Records, quando, se non ricordo male venne registrato
nel 1995?
Stavamo per dare l'addio alla band nel 1994 quando abbiamo
registrato l'album. Avevamo perso il nostro chitarrista
Peter Espinoza e la nostra label ci fece capire che
non prevedeva nulla di buono per noi sul mercato all'epoca.
C'era il regno del grunge in quel periodo e il nostro
genere di musica era sorpassato secondo loro. Noi li
abbiamo mandati a fanculo e abbiamo registrato lo stesso.
Quando l'album doveva essere pronto per uscire il nostro
contratto era già scaduto. Alcuni mesi dopo decidemmo
di sciogliere la band. Quando siamo stati contattati
dalla Perris Records nel 2002 per la ristampa dei nostri
albums loro hanno voluto ovviamente realizzare l'inedito
del 1995.
Qualcosa è cambiato nella
tua personalità di uomo e di artista durante
la tua lunga carriera? Che differenza c'è tra
l'Andy Pierce di "Gigolos On Parole" e quello
di adesso?
Veramente molte cose sono rimaste esattamente le stesse.
Ma in generale direi che oggi sento il bisogno di avere
sempre di più per essere energico ed entusiasta.
Intendo dire che quando abbiamo fatto uscire il debut
"Gigolos On Parols" ero eccitato perché
ero riuscito a incidere un disco ed ero molto soddisfatto
di questo traguardo. Ma quando riesci a realizzare o
tuoi obiettivi, allora vuoi qualcosa in più.
Dopo un po' volevo migliorare, mettermi alla prova sotto
ogni aspetto, e sono diventato sempre più pignolo.
Invece che 12 tracks per album, ne scrivo 20 e, parlando
a livello personale, bevo 20 drink anziché 12.
Sono rimasto positivamente impressionato
dal vostro Ep in cui ho sentito tracce di Stooges e
New York Dolls, pur dovendo riconoscere una vostra impronta
molto personale e suoni molto attuali. Come descriveresti
il sound degli United Enemies?
Cerchiamo di renderlo il più semplice possibile,
non aggiungiamo troppi orpelli tipo tastiere e roba
del genere. Vogliamo lasciar parlare la voce e la chitarra.
La canzone per noi deve stare al centro dell'attenzione,
se non c'è un buon testo non c'è un buon
arrangiamento. Oggi molte bands puntano troppo sui suoni
spettacolari e scordano l'effettivo appeal della canzone
in sé. Almeno noi lavoriamo molto su questo.
Ci faresti un'analisi del vostro
Ep traccia per traccia?
Love Kills: Love Kills
è una punksong vera e propria. Pochi accordi
e una facile melodia. La gente se la ricorda facilmente
e già al secondo ritornello la sa cantare. E'
il genere di canzone che amo. Le parole sono ovviamente
d'amore, il che può essere bene, ma quando l'amore
è cattivo, potrebbe ucciderti.
The Misfits: La mia canzone
preferita. Volevo fare una nuova "Youth Gone Wild".
Un'istituzione. Ci è voluto un po' a metterla
su, ma la gente spesso mi dice che è un gran
bel pezzo.
Dead Boy: Per qualche ragione
penso a Iggy Pop in questo pezzo. L'intro somiglia all'inizio
di una canzone dei Guns' n' Roses. Penso sia una figata.
Down: Questo qui è
un vecchio pezzo. Era sull' ultimo album dei Nasty Idols
"Heroes For Sale". Ho sempre creduto che fosse
una canzone molto buona, ma a dire il vero ero un po'
scettico all'idea di doverla registrare di nuovo. Non
credo nelle seconde incisioni dei pezzi. Ma alla fine
sono felice di averlo fatto, perché mi sbagliavo.
Come fanno i fans italiani a
comprare il vostro Ep?
Il nostro management non ha ritenuto opportuno far uscire
l'Ep di una band sconosciuta se non a scopo principalmente
promozionale. Dovrete aspettare per il nostro primo
album, ma se proprio non potete fare a meno dell'Ep,
penso si possa recuperare sul nostro sito web.
Come scrivete i vostri pezzi?
C'è una sorta di processo compositivo cui siete
abituati o un momento particolare della giornata in
cui vi sentite maggiormente ispirati?
In genere comincio a comporre qualcosa da solo con la
chitarra, provando diversi accordi e melodie. Se mi
sembrano interessanti li registro su un nastro. Qualche
giorno dopo faccio ascoltare alla band quello che ho
creato e ci lavoriamo su. Registro di nuovo il pezzo,
stavolta con la band, lo porto a casa e lo ascolto.
Se funziona butto giù le parole. L'ispirazione
può venirmi in qualsiasi momento del giorno e
della notte.
Quali sono i piani futuri degli
United Enemies? A quando il debutto?
Proprio in questo periodo stiamo facendo un sacco di
cosa nello stesso momento. Stiamo tenendo molte gigs,
principalmente per far conoscere la band in giro, stiamo
scrivendo del nuovo materiale e stiamo anche registrando.
Abbiamo un debut album pronto per l'uscita dopo l'estate.
Non sappiamo quando verrà distribuito nel resto
del mondo, ma abbiamo gente che sta lavorando proprio
su questo.
Durante la tua carriera sei stato
spesso in tour: cosa ne pensi della vita "on the
road"? Quali sono gli aspetti più esaltanti
e di quali potresti benissimo fare a meno?
Andare in tour è una gran bella cosa: suoni,
mangi, scopi e bevi. Poi lasci gli ossi e i rifiuti
e vai in un altro posto dove fai la stessa identica
cosa di nuovo. Solo le femminucce si lamentano della
vita on the road.
Cosa ti sentiresti di consigliare
alle nuove leve che entrano appena adesso a far parte
del mondo del rock' n' roll? Ci sveleresti i segreti
per restare a lungo sulla scena nonostante le difficoltà?
Non sono molto adatto a dar consigli credo. Sono in
questo ambiente da un po' di tempo e ne ho viste di
cose. Ma sono dell'idea che se credi davvero nella tua
band e in quello che fai devi solo tirare dritto e non
mollare. Non lasciarti andare e non accettare un no
come risposta. Se non ti accettano mandali a farsi fottere
e continua ad andare avanti. Non fermarti mai.
C'è una band che oggi
ti piace particolarmente e che ascolti con piacere di
recente?
Ascolto tutto quello che c'è in giro attualmente,
purché sia rock, ovviamente. Mi piacciono Span,
Monster Magnet, Donnas, Turbonegro e naturalmente le
vecchie glorie come i Ramones. Al momento sto ascoltando
una band svedese, i Ceasars Palace. Non li conoscevo
fino a un paio di anni fa.
Che ne pensi del mondo di internet,
delle webzine, dello scambio e della condivisione degli
mp3 e degli altri aspetti della rete?
Mah, ne ho un'opinione tutto sommato positiva. Navighi
e puoi prendere tutto quello che vuoi, qualunque cosa,
dalla musica ai film e altro materiale ancora. Ma c'è
anche il lato negativo della cosa, che per me è
anche troppo facile da individuare. Ricordo i vecchi
tempi in cui ero così eccitato all'idea della
prossima uscita di un nuovo album. Oggi quella sensazione
non è più così forte, visto che
puoi accedervi così facilmente tramite la rete.
Pornostar e bevanda predilette
e i 5 top album di tutti i tempi...
Pornostar: Va bene tutto quello che ha un faccino grazioso
e gran belle tette! Drinks: Baileys e Vodka, Birra,
Screwdriver, Jack D.. 5 top albums: Sex Pistols "Never
Mind The Bollocks", Guns N' Roses "Appetite
For Destruction", Sweet "Fanny Adams",
Kiss "Destroyer", Motley Crue "Dr. Feelgood".
Andy, ecco un giochino che di
solito proponiamo durante le nostre interviste. Associa
una tua idea accanto alle seguenti parole:
Groupies: E' un bene quando
ne hai bisogno...
Amore: Come una droga...
Droghe: E' un bene volerne,
un male averne bisogno!
Raw Power: United Enemies.
Matti: La gente.
Decadenza: Non ne ho mai
abbastanza!
Denaro: Lo voglio!
Ok Andy, l'intervista è
purtroppo giunta al termine. Grazie per la tua gentile
disponibilità e ora puoi salutare come preferisci
i nostri lettori e i tuoi fan italiani
Vorrei solo dire che l'Italia è uno di quei Paesi
in cui i ragazzi sanno cos'è il rock n' roll.
Non ho mai avuto modo di suonare lì da voi, ma
di certo mi piacerebbe moltissimo. Così spero
un giorno di poterlo fare, ma nel frattempo continuate
a credere nel fottutissimo e scalcinatissimo verbo del
rock!
Intervista realizzata da Bruno
Rossi.
Traduzione di Margherita
Realmonte e Francesco
Montalto.
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